Elon Musk compra Twitter per 44 miliardi di dollari: che cosa vuole fare?

La guerra tra Twitter e Elon Musk giunge finalmente al termine con l’acquisto del social network da parte dell’imprenditore. Di seguito tutti i dettagli.

Un percorso tortuoso quello che ha condotto Elon Musk a comprare Twitter, social network che vanta la bellezza di 330 milioni di utenti attivi mensilmente. 

Dopo svariate vicissitudini -anche legali- finalmente le sue mani stringono anche Twitter, in una mossa che ha consentito di arricchire il suo già notevole impero. 

Ma che cosa si nasconde dietro l’acquisto?

La burrascosa lotta tra Twitter e Musk prima dell’acquisto

Dopo titubanze, infinite vicende che hanno visto Musk e Twitter scontrarsi su diversi fronti, in una guerra durata mesi, entrambi gli avversari possono deporre le armi: il social network è di Musk

Ripercorriamo l’infinita strada insidiosa, ci sarà molto da raccontare. 

Tutto è iniziato ad aprile 2022, quando il patron Tesla conclude un accordo di compravendita della piattaforma dal valore di 44 miliardi di dollari, per poi cambiare idea e filarsela. Il motivo? Twitter gli avrebbe mentito riguardo il numero effettivo di utenti iscritti, molto spesso “profili spazzatura” dal mero valore. 

Tuttavia, Twitter se la prende così tanto sul personale da intraprendere una causa contro il colosso, che darà avvio a una vera e propria guerra. Infatti, ciò scatena la furia di Musk, che decide di controquerelare il social network, sostenendo la sua colpevolezza in materia di frode, violazione del Texas Securities Act. 

Ma non finisce qui: Twitter -più precisamente l’amministratore delegato Parag Agrawal e altri dirigenti- viene accusato di utilizzare software obsoleti e vulnerabili, di avere tra la sua utenza una miriade di account falsi, di far ben poco per combattere lo spam, oltre che della mancanza di soluzioni per risolvere problemi di sicurezza

La guerra si sposta anche sul piano politico e ideologico, tanto che Musk sostiene che tutte queste ‘’gravi carenze e negligenze’’ potrebbero minare la democrazia.

Il punto di svolta sarebbe dovuto avvenire lo scorso 17 ottobre, quando le due parti si sarebbero scontrate in aula. Usiamo il condizionale in quanto Musk ha di nuovo cambiato rotta, tornando agli albori della vicenda, prima che iniziasse questa battaglia dai risvolti così inaspettati. 

Infatti il 28 ottobre 2022, è un giorno storico per Twitter: ufficialmente il social passa nelle mani dell’imprenditore statunitense

Elon Musk compra Twitter e celebra l’acquisto licenziando alcuni dirigenti

Dal 28 ottobre 2022 Twitter diviene parte dell’impero di Musk che celebra l’acquisto con un tweet dal forte contenuto ideologico. 

‘’L’uccello è finalmente libero’’ dice, ribadendo quella linea che aveva perseguito durante la “guerra” con Twitter, e che aveva visto il social accusato di fallacie pericolose per l’assetto democratico. 

Tuttavia, non si tratta dell’unica freccia scagliata da Musk. 

Infatti Musk, entrato in Twitter con un lavandino, conclude l’acquisto in bellezza, con il licenziamento di 4 top manager. Si tratta del ceo Parag Agrawal, il chief financial officer Ned Segal, il responsabile degli affari legali e della policy Vijaya Gadde, e il general counsel Sean Edgett. 

Inoltre, almeno uno di loro è stato persino scortato fuori dal quartier generale di San Francisco. 

Perché Musk ha comprato il social network Twitter

Riguardo le svariate indiscrezioni trapelate dalla stampa – vedendo anche l’immediata mossa del patron Tesla -, Musk sottolinea che non c’è alcuna intenzione di tagliare la forza lavoro del 75%.

Anzi, l’imprenditore promette di rivoluzionare la piattaforma, decretando così il suo amore per Twitter e il suo proposito di aiutare l’umanità. 

A tal proposito, Musk dice:

Acquisto Twitter perché è importante per il futuro della civilizzazione avere una piazza comune digitale dove un’ampia gamma di idee può essere discussa in modo salutare senza ricorrere alla violenza 

E ancora aggiunge di voler evitare che il social network sia invischiato in dinamiche di odio causate dalla divisione in ‘’camere di risonanza della destra o della sinistra’’. 

Un altro proposito di Musk risiede nella creazione di X, una super app che comprenda funzioni simili a quelle di WeChat, usata in Cina. 

L’imprenditore si pronuncia anche in merito alla volontà di abolire la censura, misura che potrebbe garantire il ritorno dell’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump, bandito da Twitter a seguito dell’assalto al Congresso americano dopo l’elezione di Joe Biden.  

Dove vuole arrivare Elon Musk con l’acquisto di Twitter?

Nonostante i buoni propositi sopracitati dell’imprenditore statunitense, alcune domande sorgono inevitabilmente. 

Twitter è un social network con una risonanza e un’affluenza di utenti incredibili: una vera e propria platea che consulta l’applicazione quotidianamente. Dinanzi al numero esorbitante di iscritti – per ora 330 milioni attivi mensilmente – è lecito chiedersi se qualcosa di “oscuro” si nasconda dietro l’acquisto da parte di Musk della piattaforma social. 

In fondo, il pubblico immenso di Twitter era l’unico anello che ancora mancava per rendere ancora più potente e solida la catena del suo impero. 

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