Assicurazione auto d’epoca, come funziona e quanto costa: la guida completa

Hai un'automobile d'epoca e non sai come funziona l'assicurazione e i relativi costi da sostenere. Ecco una guida con esempi, consigli e prezzi aggiornati.

La passione per le auto si sa non ha limiti e tanti solo coloro che hanno un amore viscerale per quelle d’epoca.

Possederle però è un privilegio di pochi, sono mezzi che richiedono una dedizione e delle attenzioni particolari e il rispetto di determinati limiti e regole molto diversi rispetto a quelle di più nuova costruzione.

Uno dei più importanti riguarda il divieto di circolazione, visto che questi mezzi possono circolare solo in determinate occasioni o eventi pertanto non sono veicoli con cui ci si possa spostare tutti i gironi.

Questo è senza dubbio uno degli aspetti che influisce sul costo della loro copertura assicurativa che ha regole del tutto particolari e che ha dei prezzi davvero molto convenienti inferiori di circa 70% a quello che costerebbe per una moderna con premi per la polizza che mediamente si aggirano dai 100 ai 200 euro.

Ma cerchiamo di capirne di più sull’argomento, andando innanzitutto a indentificare meglio che cosa è un’auto d’epoca, che cosa la differenzia da un’auto storica e vediamo che cosa è utile sapere riguardo la copertura assicurativa di questi veicoli.

Quando un’auto si definisce storica e quindi “d’epoca”

Erroneamente nel linguaggio comune si parla di auto d’epoca e storiche come se fossero la stessa tipologia di veicoli tuttavia, la differenza in termini concettuali è molto differente e si traduce anche in una diversa modalità d’uso dei due veicoli.

Generalmente quella storica storica è un mezzoo con almeno 20 anni, di interesse storico e collezionistico che sono iscritte all’ASI, l’Automotoclub storico italiano e al PRA (Pubblico registro automobilistico) e che quindi hanno tutte le caratteristiche di idoneità per poter circolare su strada.

Quella d’epoca invece ha tutte le caratteristiche di quella storica me se ne differenzia in un aspetto fondamentale ossia è un veicolo che è stato cancellato dal PRA.

Questo farà sì che non possa circolare liberamente su strada se non per eventi, raduni o manifestazioni dedicate per le quali però ha bisogno di essere necessariamente assicurata per potervi partecipare ed essere immessa su strada.

Come funziona e quali documenti servono

In virtù della natura molto particolare di questi veicoli anche la stipula del contratto assicurativo richiede un iter ben preciso.

Per sottoscrivere una polizza infatti, non basta calcolare il premio da pagare perché ci sono dei passaggi aggiuntivi che si devono considerare in virtù del fatto che si tratto di un veicolo che non può circolare su strada liberamente.

Ovvio che l’assicurazione che si dovrà acquistare è sempre una polizza di Responsabilità Civile, tuttavia oltre a quello che normalmente si richiede per la stipula di una polizza ordinaria, il proprietario è tenuto a presentare dei documenti aggiuntivi.

In effetti non si può perfezionare la conclusione de contratto senza il certificato di:

  • iscrizione all’ASI della vettura;
  • identità dell’auto dell’ASI che attesti la rilevanza storica e collezionistica del mezzo;
  • iscrizione a un ad un club quale Storico Lancia, Italiano FIAT, Italiano Alfa Romeo, Storico FMI.

Quanto costa l’assicurazione auto d’epoca

Pe quanto riguarda il costo effettivo da sostenere è notevolmente più basso rispetto a quelle tradizionali.

Il fatto che non possa circolare tutti i giorni fa cadere drasticamente l’ammontare del premio, tuttavia ci sono dei costi addizionali che si devono aggiungere e che non sono direttamente ascrivibili ad oneri assicurativi ma che sono ugualmente necessari.

Ci riferiamo nello specifico al costo per l’iscrizione del veicolo all’ASI che è pari ad una quota annua di 41,32 euro cui si deve aggiungere il costo per l’iscrizione ad un club di quelli sopra detti.

Generalmente l’importo minimo della somma di questi due oneri è pari a 100 euro e il proprietario è tenuto a rinnovare l’adesione ogni anno.

Quanto si risparmia

Alla luce di quanto sopra esposto appare subito evidente che assicurare questi veicoli costa decisamente meno rispetto ad una tradizionale.

Gli sconti e le agevolazioni riservati a questi veicoli fanno sì che si arrivi ad un abbattimento dei costi anche dell’ordine del 50-70%.

I motivi di questa drastica riduzione derivano dalla natura del tutto peculiare di questo mezzo che abbiamo anche già detto e che le differenziano tanto da quelle tradizionali che da quelle storiche.

I mezzi storici infatti non possono circolare tutti i giorni su strada e dunque la probabilità che possano essere coinvolte in un sinistro si abbassa drasticamente. Questo incide notevolmente sul costo finale della polizza.

Status particolare

Quando ci riferiamo quindi a questi veicoli non ci stiamo riferendo ad una categoria generica di automobili ma a mezzi che sono identificati da specifiche peculiarità che le conferiscono un vero e proprio status.

Innanzitutto abbiamo detto che si tratta di un mezzo che deve avere almeno 20 anni, ma al tempo stesso, si tratta di veicoli che devono essere in ottime condizioni in virtù della loro funzione meramente rappresentativa.

Questei veicoli sono infatti chiamate a partecipare a raduni, eventi, manifestazioni dedicate, pertanto devono essere tenute sempre in un ottimo stato di conservazione.

Devono essere poi sempre mezzi per le quali si sia accertato l’interesse storico o collezionistico e per questo non devono essere più registrate presso il PRA ma è sufficiente che siano iscritte negli elenchi dell’ASI.

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