INPS, Assegno Unico: hai dimenticato di rinnovare l’ISEE? Da marzo spettano nuovi importi

Se hai dimenticato di rinnovare l’ISEE entro il 28 febbraio, l’importo dell’assegno unico subirà una netta riduzione. Ecco di quanto.

Per l’Assegno Unico INPS è scaduto il termine per la presentazione del rinnovo ISEE previsto per il 28 febbraio. Ecco il nuovo importo minimo per chi non ha provveduto a presentarlo.

Scaduto il 28 febbraio il termine per la presentazione del nuovo ISEE, al fine di ottenere il pagamento adeguato dell’assegno unico.

Dal 1 marzo, in assenza della nuova attestazione, l’assegno verrà comunque pagato ma con l’importo minimo.

Va detto che è comunque possibile sanare la situazione fino al 30 giugno godendo se spettano anche degli arretrati per i mesi precedenti, i quali saranno messi in pagamento a conguaglio in un’unica soluzione.

Una buona notizia per le famiglie italiane è che l’importo minimo dell’assegno a seguito della Legge di Bilancio n. 197/2022, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 303 del 29 dicembre 2022 è aumentato.

Tale maggiorazione degli importi è dovuta ad alcune modifiche introdotte dalla nuova manovra finanziaria.

A modificare non solo gli importi che interessano i nuclei familiari con figlia a carico sotto il primo anno di vita, con figli disabili e nuclei molto numerosi, ma anche gli importi minimi e massimi a seguito della rivalutazione.

A partire da gennaio, infatti è stata prevista la rivalutazione dell’8,1% su tutti gli importi della misura e ciò ha determinato anche un ampliamento delle soglie ISEE di accesso, facendone aumentare la platea.

Ma vediamo nel dettaglio tutte le novità che riguardano l’assegno unico, anche in assenza di presentazione del nuovo modello ISEE. 

INPS, Assegno Unico: hai dimenticato di rinnovare l’ISEE? Da marzo spettano nuovi importi

Hai dimenticato di rinnovare l’ISEE entro il 28 febbraio per l’assegno Unico?

No problem, l’INPS continuerà ad erogare l’assegno anche se con l’importo minimo.

La misura, fortemente voluta dal governo Draghi che riguarda le famiglie con figli a carico a partire dal settimo mese di gravidanza fino ai 21 anni, ha subito con la legge finanziaria alcune piccole modifiche sia degli importi che delle soglie ISEE di accesso ampliando cosi la platea dei beneficiari.

Ma andiamo con ordine.

Il 28 febbraio è scaduto il termine per la presentazione dell’attestazione ISEE aggiornata per continuare ad usufruire dell’assegno unico.

Ciò non significa che questo non potrà essere più presentato. C’è tempo fino al 30 giugno per poter riavere l’adeguamento degli importi godendo anche degli arretrati a partire da marzo 2023, i quali verranno corrisposti in un’unica soluzione in sede di conguaglio.

Fino alla presentazione del nuovo ISEE al fruitore verrà corrisposto l’assegno minimo che fino a dicembre 2022 era di 50 euro.

Da gennaio 2023 l’importo minimo dell’assegno unico è cambiato. L’importo è aumentato a seguito della rivalutazione prevista nell’ultima legge di bilancio.

In caso di ISEE scaduto e non rinnovato entro la fine di febbraio e per coloro che presentano l’assegno unico senza Isee, a seguito della rivalutazione dell’8,1%, l’importo minimo avrà i seguenti valori :

  • quota base figli minori, salirà da 50 a 54,10 euro;

  • quota base figli maggiorenni passerà da 25 a 27 euro;

  • maggiorazione figli successivi al secondo passerà da 15 a 16,20 euro.

Se non si presenta l’ISEE, non verrà erogata la maggiorazione per le famiglie dove entrambi i genitori lavorano.

Assegno Unico, di quanto sono aumentati gli importi

Oltre agli importi minimi ad aumentare a seguito della rivalutazione dell’8,10% tutti gli altri importi. Ad esempio l’importo massimo salirà a 189,2 euro, contro i 175 euro dello scorso anno. A modificare anche le soglie ISEE.

La soglia ISEE per accedere al contributo massimo passerà da 15.000 euro a 16.215 euro, mentre la soglia ISEE per accedere alla quota minima passerà a 43.240 euro. Ciò determinerà un ampliamento della platea dei beneficiari.

Va sottolineato che si sono alcune maggiorazione che sono indipendenti dall’ISEE come ad  esempio quelle spettanti per i figli con disabilità. Anche queste a seguito della rivalutazione hanno subito degli aumenti:

  • 113,50 euro per i figli non autosufficienti;

  • 102,70 euro per i figli con disabilità grave;

  • 91,90 euro per i figli con disabilità media.

Se a mamma ha un età inferiore ai 21 anni, la maggiorazione è sempre di 21,60 euro.

Nell’assegno Unico di Marzo arriveranno anche le somme ancora non erogate ma spettanti di diritto ai percettori del reddito di cittadinanza.

Assegno Unico, come recuperare gli arretrati in caso di non rinnovo Isee

Se hai dimenticato di rinnovare l’ISEE 2023 per l’assegno unico non disperare. C’è tempo tutto l’anno. Ma attenzione, per recuperare le somme arretrate l’ISEE deve essere presentato entro e non oltre il 30 giugno 2023.

Coloro che presentano l’Isee 2023 entro la fine di giugno avranno diritto agli arretrati calcolati tenendo conto della situazione economica comunicata a partire da marzo.

Nello specifico gli arretrati verranno pagati in sede di conguaglio annuo, solitamente previsto per gennaio o febbraio.

Se il rinnovo ISEE avverrà dopo il 1° luglio, il ricalcolo degli importi spetterà solamente dal mese successivo e gli arretrati verranno calcolati da agosto.

Achiropita Cicala
Achiropita Cicala
Collaboratore giornalistico, classe 1985.Ho una laurea magistrale in Economia Applicata, conseguita presso l'Università degli Studi della Calabria. A percorso universitario ultimato, ho approfondito sul campo le competenze acquisite in Finanza e Statistica presso alcuni studi commerciali. Attualmente, collaboro con diverse testate giornalistiche online per le quali scrivo, con flessibilità, di argomenti che spaziano dall'economia alla politica, dal mondo della scuola a quello dell'amministrazione pubblica. Passioni? La scrittura in primis, la grafica in secundis!
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