Bitcoin, si ribalta la previsione! A $200.000 entro l’anno! dollaro

Previsioni del prezzo Bitcoin incredibilmente a rialzo. Fino a 200.000 dollari ad unità entro l’anno. Vediamo perché!

Le criptovalute e più di tutte i Bitcoin hanno visto un inizio 2022 molto deludente, con un schianto sui mercati. Tuttavia, la situazione sembra essersi ribaltata questa settimana e molti analisti vedono un futuro roseo per i BTC con il prezzo che potrebbe esplodere entro la fine dell’anno.

Le motivazioni di questo cambio di prospettiva sono molteplici, in primo luogo il recente ordine esecutivo firmato da Biden, che ordina una serie di rapporti sui rischi e benefici delle criptovalute nell’economia americana e sul potenziale futuro del dollaro digitale.

Tutte queste previsioni così rialziste che vedono il prezzo Bitcoin a 200.000 dollari ad unità nel breve termine e addirittura ad 1 milione di dollari sul lungo periodo, come da sempre sostiene Michael Saylor, CEO di MicroStrategy, sono motivate da quello che sembra il primo passo dell’amministrazione statunitense verso una regolamentazione degli asset crittografici.

A giocare inoltre su una previsione a rialzo del prezzo Bitcoin sul lungo periodo partecipa anche l’arrivo di un fenomeno chiamato “halving” e intrinseco nel codice sorgente dei Bitcoin. Per effetto di tale ricorrenza, ogni 210.000 blocchi aggiunti alla rete, cioè in media ogni quattro anni, avviene il dimezzamento delle ricompense dei “miners” e, all’opposto, l’aumento di valore dei BTC sul mercato per compensare le riduzione dei premi. 

Dunque, una concatenazione di eventi che fa tornare in auge le previsioni rialziste dei Bitcoin Bulls per il trend della criptovaluta più famosa del mondo: i BTC.

L’ordine esecutivo di Biden potrebbe far avverare la profezia di M. Saylor sui Bitcoin a $ 200mila

In realtà, anche quando i Bitcoin crollavano sul mercato ad inizio anno, dopo che la Fed, la banca centrale statunitense, aveva annunciato il prossimo aumento dei tassi di interesse sulle obbligazioni, in molti tra analisti e sostenitori del mondo cripto hanno continuato a fornire le loro previsioni rialziste, imputando la situazione attuale alla volatilità propria degli asset crittografici.

Quello in cui tutti sono d’accordo è che la stabilizzazione dei mercati e la fine di questa intensa volatilità dei Bitcoin ci sarà solo quando gli investitori istituzionali si lanceranno in questi asset.

Il problema però, come tutti sottolineano, è che al momento tali investitori particolari si tengono lontani da questi asset, perché li reputano investimenti altamente rischiosi, anche perché non esiste nessun tipo di regolamentazione per le criptovalute.

In più occasioni Michael Saylor, anche prima che solo immaginassimo l’ordine esecutivo di Biden, ha sottolineato come l’inizio di una discussione sulla regolamentazione delle criptovalute potrebbe portare secondo lui i Bitcoin a 200.000 dollari ad unità entro l’anno, fino a far schizzare il prezzo sul lungo periodo ad 1.000.000 di euro, ma solo quando nel mercato ci sarà la presenza in misura massiccia dei capitali degli investitori istituzionali. Con la conseguenza anche della fine di questa marcata volatilità che contraddistingue gli asset crittografici.

Gli investitori istituzionali guardano alle criptovalute e il trend dei Bitcoin torna rialzista

Qualche giorno fa le principali testate giornalistiche di tutto il mondo hanno esultato per l’ormai noto ordine esecutivo firmato dal presidente statunitense Joe Biden a proposito delle criptovalute.

Di fatto vengono commissionati una serie di rapporti su questi asset di mercato e anche richiesta una previsione degli effetti che l’introduzione del dollaro digitale potrebbe avere sull’economia americana.

Questa notizia ha causato un improvviso picco del prezzo Bitcoin sui mercati, salito a quasi +9% in poche ore, ma poi tornato al ribasso. In realtà, entusiasmo immediato dei mercati a parte, questa notizia segna il primo passo importante proprio verso quella famosa regolamentazione del mercato crypto che potrebbe ridurre la volatilità dei Bitcoin avvicinando gli investitori istituzionali.

Insomma, la previsione di Michael Saylor, CEO di Microstrategy e anche il più grande investitore in BTC del mondo, potrebbe davvero avverarsi nel 2022. Qualora l’america scegliesse realmente per una regolamentazione delle criptovalute potremmo davvero vedere i Bitcoin a 200.000 dollari ad unità entro la fine dell’anno e in futuro anche ad 1 milione di dollari, questa sempre l’incredibile previsione di Michael Saylor, per cui la chiave di volta sono sempre stati gli investitori istituzionali.

BitBoy Crypto ci dice di più sull’incredibile previsione di Michael Saylor sul prezzo Bitcoin:

  

Previsioni del prezzo Bitcoin al rialzo anche sul lungo periodo per effetto dell’halving 

Su un periodo più lungo un’altra prospettiva rialzista per la previsione del prezzo Bitcoin è data dall’arrivo dell’halving.

Per creare nuovi BTC, si utilizza un processo chiamato “mining”, che letteralmente significa “estrazione”. Tale processo avviene con computer e hardware ad altissima potenza impegnati a risolvere complessi calcoli e aggiungere blocchi nella rete, convalidando le transazioni. Quando la soluzione viene trovata i miners ricevono come ricompensa i nuovi Bitcoin creati.

I Bitcoin però sono anche concepiti perché se ne possano estrarre, cioè coniare, solo 21 milioni di monete. Dopo l’estrazione dei 21 milioni di token BTC i miners verranno pagati con le commissioni addebitate agli utenti per le transazioni. 

Questa offerta limitata ad un numero prestabilito di monete vale ai Bitcoin la loro definizione di “oro digitale”, perché come l’oro e i metalli preziosi questa criptovaluta è in natura limitata nella quantità.

Nel codice sorgente dei Bitcoin però è anche scritto che, al fine di bilanciare domanda ed offerta, non solo più si va avanti più il mining degli ultimi Bitcoin diventa difficile, ma ogni 210.000 blocchi aggiunti, cioè in media ogni quattro anni, la ricompensa dei miners viene dimezzata.

Il dimezzamento dei premi dei miners si chiama “halving” e, per fare in modo che chi estrae Bitcoin di mestiere non abbia perdite da questa riduzione di stipendio, il prezzo della moneta sale di valore raggiungendo di volta in volta un nuovo picco e massimo storico.

Qual è l’influenza dell’halving sul prezzo Bitcoin? Quando è previsto il prossimo dimezzamento?

Tuttavia, secondo molti analisti più si va avanti nel tempo più il rapporto tra halving e aumento del prezzo BTC tende a diminuire. Cioè l’halving contribuirà sempre in misura minore a far esplodere il prezzo Bitcoin.

Venendo alle date, l’ultimo halving c’è stato a maggio 2020, ed il prossimo è previsto per la fine del 2024, con il conseguente aumento del valore del prezzo BTC ad unità.

Se l’halving dovesse arrivare quando Bitcoin e criptovalute hanno già trovato la loro regolamentazione da parte delle autorità statunitensi, dovremmo immaginare un trend incredibilmente rialzista per la moneta.

Ancora un fattore che può influenzare il prezzo Bitcoin: il ban al mining e la sostenibilità delle criptovalute

Altro elemento che influenza il prezzo Bitcoin, oltre al conflitto Russia-Ucraina che sta avendo effetti negativi su mercati in genere, è la scelta di alcuni paesi come la Cina di imporre un ban al mining di criptovalute.

Tuttavia, se quest’ultimo aspetto può generare un effetto a ribasso sul breve periodo e certo non influente quanto le decisioni della Fed, secondo alcuni potrebbe anche essere un avvenimento destinato ad agevolare le criptovalute sul lungo periodo.

Questo perché ormai basi preferite dei miners, dopo i ban in Asia, stanno diventando USA e Canada dove l’energia necessaria al processo di estrazione e alle transazioni è già in parte proveniente da fonti rinnovabili. 

Insomma, questi ban potrebbero spingere i Bitcoin e le criptovalute in genere verso la svolta green e sostenibile, che avrebbe buone ripercussioni anche sul prezzo BTC.

Alda Moleti
Alda Moleti
Collaboratrice di Redazione, classe 1984. Ho una laurea Filologia Classica e ho conseguito un dottorato in Storia Antica, presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II, con una tesi sull'opera frammentaria di Asclepiade di Tragilo. Sono autrice di pubblicazioni scientifiche sul mondo classico e coeditrice di due volumi accademici internazionali. Dal 2015, mi sono trasferita in Inghilterra dove ho lavorato come copywriter freelance e come croupier al casinò.Il mio motto è? Naples is the flower of paradise. The last adventure of my life"."
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