Chi non deve pagare le spese condominiali? Tutte le regole da conoscere

Le spese condominiali generalmente sono ripartite tra gli inquilini che abitano in un determinato condominio. In alcuni casi è possibile non pagare.

Le spese condominiali rappresentano per gli inquilini che vivono in un condominio un certo esborso periodico di denaro. Si tratta di una quota che per regolamento del condominio deve essere versata per sostenere alcuni costi, legati per esempio alla manutenzione e alla pulizia del palazzo.

Tra queste spese si includono per esempio quelle per l’uso dell’ascensore, sono a parte invece i costi mensili dell’affitto. Tutti gli inquilini quindi versano una somma per le spese condominiali in base agli specifici regolamenti del palazzo.

In alcuni casi l’assemblea del condominio può decidere di applicare un particolare esonero al pagamento di questa quota, come vedremo nell’articolo.

Spese condominiali: esonero per problemi economici, chi non deve pagare

Le spese condominiali fanno riferimento al pagamento di diverse somme, mensili o periodiche, da destinare al versamento a favore di: imprese di pulizie, aziende che effettuano la manutenzione degli spazi comuni, giardinieri e così via.

Queste quote vengono quindi raccolte tra tutti gli inquilini di un condominio per poi essere ripartite tra le diverse spese necessarie per mantenere in buono stato il palazzo. Queste spese generalmente sono ripartite tra tutti in base ad un preciso calcolo, in relazione alle tabelle indicate dal regolamento condominiale.

Tutti devono quindi versare periodicamente queste cifre, che sono indicate nello specifico nel contratto di affitto, o tramite accordi con chi è proprietario di un appartamento.

Questo vuol dire che la spesa si deve sostenere anche se tali beni non vengono utilizzati, anche se spesso questo può creare confusione. Per fare chiarezza, facciamo un esempio pratico: un inquilino non utilizza l’ascensore, tuttavia paga le spese per l’ordinaria pulizia e manutenzione di questo strumento.

Questo può accadere, e gli inquilini sono comunque obbligati dal regolamento a versare quanto dovuto, salvo specifiche indicazioni o eccezioni. Si può essere quindi esonerati dal pagamento se l’assemblea condominiale concorda con questa eccezione alla regola.

Viene previsto, per fare un esempio pratico, che un condomino possa non versare le spese in un determinato periodo se si trova in una situazione di difficoltà economica momentanea.

Per permettere questo esonero tuttavia deve svolgersi un’assemblea condominiale apposita, e il voto dev’essere favorevole all’unanimità. Solamente in questo caso si può essere esonerati dal normale pagamento delle spese condominiali per problemi economici.

Esonero parziale dalle spese condominiali

Un altro caso di esonero dal pagamento delle spese condominiali previsto dalla legge riguarda particolari situazioni in cui un determinato servizio viene utilizzato solamente da una parte dei condomini.

Questo accade quando una determinata opera può essere raggiunta, per la conformazione stessa dell’edificio, solamente da alcuni inquilini. Pensiamo ad esempio ad una parte di scala, un cortile o un lastricato, e così via.

In questa particolare eventualità, è possibile essere esonerati al pagamento delle spese condominiali, in quanto non si usufruisce del servizio per cui si andrebbe a pagare.

Per questo motivo quindi solamente gli inquilini che effettivamente hanno accesso a quest’opera vanno a pagare le spese condominiali per la pulizia e il mantenimento della stessa.

A volte possono sorgere parecchi dubbi soprattutto per ciò che riguarda l’ascensore, che in un palazzo può essere un bene utilizzato da tutti o solamente da una parte di inquilini.

In questo caso però la regola vista qui che prevede l’esonero al pagamento non si applica, perché per l’ascensore valgono i calcoli sui millesimi previsti dal regolamento. Infatti le spese per l’ascensore cambiano a seconda del piano in cui si trova l’inquilino.

Esonero spese condominiali per particolari costi

Inoltre, la legge consente anche particolari esoneri per spese considerate onerose: gli inquilini infatti possono comunicare la propria contrarietà a sviluppare una determinata opera o modifica al palazzo, tuttavia vengono esclusi dall’utilizzo della stessa.

Questa possibilità di essere esclusi non è valida per lavori urgenti o necessari, ma solo per opere in cui va investita una ingente quantità di denaro per innovare l’edificio.

Ricordiamo infatti che quando si parla di opere che hanno un carattere di urgenza, ovvero sono indispensabili per mantenere la sicurezza e l’operatività dei servizi, lo stesso amministratore è tenuto a provvedere subito allo svolgimento dei lavori.

Infine, per opporsi al pagamento di spese condominiali particolari, l’inquilino può, se non tramite assemblea, chiedere il supporto di un avvocato, procedendo entro 30 giorni dalla delibera dell’assemblea condominiale.

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