Imu non pagata? Il Comune ti può pignorare la casa. Ecco quando lo può fare

Sono due le dati cruciali che tornano ogni anno per il pagamento dell'Imu: il 16 giugno ed il 16 dicembre, quando si paga l'acconto ed il saldo.

Sono due le dati cruciali che tornano ogni anno per il pagamento dell’Imu: il 16 giugno ed il 16 dicembre, quando si paga l’acconto ed il saldo. Sono scadenze che i contribuenti devono necessariamente inserire nel proprio scadenziario. Dimenticarsi di pagare l’Imu potrebbe diventare realmente costoso per i diretti interessati: il rischio è quello di vedersi pignorata la casa.

Fortunatamente ad essere esentati dal pagamento dell’Imu sono i proprietari della prima casa, quando questa è adibita ad abitazione principale della famiglia e non sia un immobile di lusso. Tutti gli altri proprietari immobiliari sono obbligati a mettere mano al portafoglio e a pagare questo orpello annuale. Chi dovesse dimenticarsene si ritroverebbe nella situazione di vedersi arrivare delle multe molto salate, che possono portare fino ad un procedimento di pignoramento dell’immobile da parte del Comune dove lo stesso è collocato. Ma cerchiamo di scoprire fino a dove si possono spingere le amministrazioni comunali e cosa dobbiamo fare per difenderci.

Imu: chi la deve pagare

Chi è tenuto al pagamento dell’Imu? Sono in molti a ritenere, giustamente, di non doverla pagare. In molti casi hanno ragione. Prima di proseguire è importante comprendere chi sia tenuto al suo pagamento e chi, invece, ne sia esonerato. L’Imu deve essere pagata dai seguenti contribuenti:

  • quanti siano proprietari di immobili o fabbricati, terreni ed aree fabbricabili. In quest’ultimo caso saranno tenuti al pagamento solo e soltanto se i diretti interessati sono titolari della piena proprietà. Si deve pagare l’Imu sulle seconde case;
  • il titolare del diritto di usufrutto;
  • il titolare del diritto d’uso;
  • il titolare del diritto d’abitazione;
  • il titolare del diritto di enfiteusi o di superficie;
  • il concessionario di aree demaniali;
  • nel caso in cui ci sia un contratto di leasing dovrà pagare l’utilizzatore dell’immobile;
  • il coniuge a cui è stata assegnata la casa coniugale, a seguito di un provvedimento di separazione legale o scioglimento del matrimonio.

Chi non deve pagare

Non tutti i proprietari di un immobile sono tenuti al pagamento dell’Imu: ci sono delle eccezioni alla regola. Ad essere esonerati dall’obbligo di pagamento sono i proprietari delle abitazioni principali, purché appartengano a determinate categorie catastali. A questo punto è necessario fare un ulteriore chiarimento, per capire che cosa si intenda per abitazione principale: questa è l’immobile nel quale il possessore dimora abitualmente e vi risieda anagraficamente. Nel momento in cui dovesse mancare uno di questi due requisiti, l’immobile verrà considerato immediatamente come seconda casa, comportando l’obbligo del pagamento dell’Imu.

Non sono, inoltre, tenuti a pagare questo tributo i seguenti soggetti:

  • nudo proprietario, nel momento in cui ci sia un usufrutto sull’immobile;
  • l’inquilino: l’Imu deve essere pagata dal proprietario reale della casa;
  • società di leasing concedente, perché a pagare è l’utilizzatore;
  • il comodatario: spetterà al comodante l’obbligo a pagare;
  • l’affittuario dell’azienda se l’azienda comprende un immobile. In questo caso dovrà effettuare il versamento il proprietario dell’azienda concessa in affitto;
  • il coniuge non assegnatario in caso di separazione o divorzio.

Imu, ecco quando ti pignorano la casa

Abbiamo fatto queste doverose premesse per chiarire chi debba realmente pagare l’Imu e chi, invece, ne sia completamente esonerato. Nel caso in cui un contribuente non abbia provveduto a pagare l’imposta, il Comune affiderà la pratica del pignoramento all’Agenzia Entrate Riscossione, sempre che non abbia stipulato qualche altro tipo di accordo con un esattore diverso. Il diretto interessato si accorgerà di non aver pagato l’Imu nel momento in cui si vedrà recapitare la relativa cartella esattoriale.

Ma sostanzialmente quale è l’iter che porta al pignoramento della casa. Nel momento in cui il contribuente non paga l’Imu, utilizzando gli opportuni codici di tributo con il Modello F24, può incappare in un procedimento da parte del Comune, il quale provvede ad iscrivere la casa al ruolo di imposta e la comunica all’esattoria per la riscossione, così da avviare tutte le pratiche per il pignoramento.

Ricordiamo che per l’Imu non pagata c’è un termine di prescrizione, che arriva nell’arco di cinque anni. Questo, in estrema sintesi, significa che se la cartella esattoriale non dovesse venire notificata nell’arco di cinque anni, questa non dovrà essere pagata. A confermare questa scadenza ci ha pensato anche la Corte Costituzionale, che con la sentenza n. 28576/17 ha sottolineato che la prescrizione dell’Imu arriva nell’arco di cinque anni.

Pierpaolo Molinengo
Pierpaolo Molinengo
Giornalista. Ho una laurea in Materie Letterarie, conseguita presso l'Università degli Studi di Torino. Ho iniziato ad occuparmi di Economia fin dal 2002, concentrandomi dapprima sul mercato immobiliare, sul fisco e i mutui, per poi allargare i miei interessi ai mercati emergenti ed ai rapporti Usa-Russia. Scrivo di attualità, fisco, tasse e tributi, diritto, economia e finanza.
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