Multe stradali: presto potrebbero essere più alte, in base al reddito

Le multe stradali presto potrebbero diventare più alte, in base al reddito. Ecco le nuove proposte in materia di sicurezza stradale.

Le multe stradali potrebbero presto diventare più alte, per chi percepisce un reddito maggiore. L’ipotesi prende in considerazione le attuali sanzioni per infrazioni stradali, che al momento sono uguali per tutti.

Secondo una recente proposta del viceministro delle infrastrutture e dei trasporti, Galeazzo Bignami, si prende in considerazione di modificare le multe stradali in modo proporzionale rispetto a quanto effettivamente guadagna chi ha commesso l’infrazione.

Questo significa che alla stessa infrazione, la multa sarà più o meno alta in relazione al guadagno annuale. Si tratta di una possibilità contemplata già da alcuni paesi europei, e a cui l’Italia potrebbe presto allinearsi. Vediamo in questo articolo cosa comporterebbe effettivamente un cambiamento di questo tipo.

Multe stradali più alte: ecco per chi

Secondo la recente proposta, a pagare le multe più salate saranno quindi coloro che percepiscono redditi maggiori, mentre per chi ha un reddito basso rimarrebbero le medesime.

Il governo intende andare in questa direzione per motivi di sicurezza stradale, che renderebbero le sanzioni più salate, e difficilmente ignorabili da parte di chi ha redditi più alti.

Al governo quindi si discuterà presto di alcune modifiche alle regole della strada, incluse quelle che riguardano l’applicazione delle multe per infrazioni stradali. Al centro del dibattito, che dovrebbe tenersi la prossima settimana, ci sarà la revisione delle sanzioni, ma non solo.

Si parlerà anche di introdurre regole più specifiche, in particolare per mezzi che ad oggi hanno pochi obblighi, come i monopattini elettrici. Questi mezzi attualmente non avrebbero sufficiente regolazione in materia di norme stradali, e sono all’origine di numerosi incidenti specialmente nelle grandi città.

Tornando all’argomento principale, l’introduzione di un sistema sanzionatorio progressivo in base al guadagno effettivo non è una novità: in alcuni paesi europei attualmente questa regola viene già applicata, per cui chi guadagna di più, paga anche multe di importo maggiore.

Se questa ipotesi verrà confermata quindi, chi ha un basso reddito pagherà la sanzione minima, mentre chi guadagna di più si troverà di fronte ad una multa maggiorata.

Multe stradali proporzionali: gli altri paesi europei

In alcuni paesi europei la progressività delle sanzioni è già stata applicata, anche da diversi anni. Un esempio a questo proposito è quello della Finlandia, in cui la sanzione può variare rispetto al reddito mensile di chi ha commesso l’infrazione.

Un altro esempio simile è quello della Gran Bretagna, per cui le multe sono di tipo progressivo in base alla gravità, e in base al reddito, dal 25% al 175%. La misura è stata istituita recentemente, a partire dal 2017.

Anche se la multa viene così applicata in modo progressivo, comunque in questo paese sono presi in considerazione alcuni limiti massimi entro cui le sanzioni non possono salire.

Anche in altri paesi il sistema progressivo è già stato introdotto: si parla ad esempio di Germania, Francia, Svizzera, Belgio. Secondo questo trend, anche l’Italia presto potrebbe seguire le regole progressive, se il governo le confermerà.

La misura, come accennato in precedenza, rientra in una più ampia modifica al codice della strada proposta recentemente. Tuttavia in Italia questa ipotesi ha destato anche alcune critiche, soprattutto per determinati aspetti.

In Italia moltissime multe vengono applicate ma non sono poi pagate dai cittadini. Come vedremo tra poco, si parla di numeri piuttosto elevati, per cui il rischio, con la nuova misura, è che questo trend possa in qualche modo salire ulteriormente.

Multe stradali più alte: i rischi

Se da un lato le multe stradali più alte in base al reddito potrebbero garantire più disciplina nell’applicazione delle sanzioni, dall’altro lato potrebbero incentivare l’evasione di questi importi da parte dei cittadini.

Basta pensare che, secondo recenti dati, in Italia il tasso di riscossione delle multe stradali è appena del 45%: si parla di migliaia di multe non pagate ogni anno. Un trend di questo tipo potrebbe essere ulteriormente rafforzato dal nuovo metodo di applicazione delle multe.

Anche se è difficile dare delle previsioni, è possibile che la misura non dia i risultati sperati. Un altro dato che va evidenziato riguarda le cartelle esattoriali, per cui attualmente il governo sta lavorando per garantire la cancellazione di quelle inferiori a 1.000 euro.

Questa misura andrebbe anche a cancellare le multe stradali, che, se non pagate per anni arretrati, vanno a comporre una cartella esattoriale. Su questo punto si dicono contrari i Comuni, per cui la cancellazione di questi debiti dei cittadini potrebbe influire negativamente sui conti delle amministrazioni locali.

Le questioni da considerare sono molte, per cui si attende il prossimo dibattito del governo, che interverrà non solamente per la progressività delle sanzioni, ma anche su una maggiore regolamentazione dei monopattini elettrici, e per garantire maggiore sicurezza sulle strade del paese.

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