In eredità possono essere lasciati molti beni, sia mobili che immobili. Si può lasciare in eredità anche l’usufrutto? In alcuni casi è possibile, mentre in altri assolutamente no.
L’usufrutto è un diritto che consente ad una persona diversa dal proprietario di utilizzare un bene e godere dei suoi frutti. Possono capitare diverse situazioni in cui, un usufruttuario decide di lasciare l’usufrutto su un bene in eredità.
Quel che spiegheremo in questo articolo è quando è possibile ereditare l’usufrutto e quando, invece, non è ammesso dalla legge.
È possibile ereditare l’usufrutto?
Il primo passo da affrontare, prima di analizzare a fondo una questione di questo tipo, anche molto complessa, è spiegare cos’è e come funziona l’usufrutto e qual è la differenza con la nuda proprietà. L’usufrutto è il diritto di usare o godere di un bene altrui che, solitamente, si tratta di un immobile o di un terreno.
Quando si costituisce l’usufrutto, il diritto di proprietà su quel determinato bene si fraziona in capo ai due soggetti coinvolti:
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Il proprietario (ex proprietario pieno) che diventa nudo proprietario con poteri limitati;
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L’usufruttuario che esercita i suoi diritti sul bene per tutta la durata dell’usufrutto.
Il proprietario di un bene immobile ha la possibilità di:
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Cedere l’usufrutto e riservarsi la nuda proprietà;
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Cedere la nuda proprietà e riservarsi l’usufrutto.
Parliamo di eredità. Si può ereditare l’usufrutto di un bene? L’usufrutto è temporaneo e termina alla data di scadenza pattuita tra le parti, ma anche al verificarsi di una delle seguenti circostanze:
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Prescrizione del diritto dopo 20 anni di mancato utilizzo;
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Perimento totale del bene;
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Rinuncia dell’usufruttuario;
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Quando l’usufruttuario acquista il bene oggetto dell’usufrutto;
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Abuso del diritto di usufrutto.
Pertanto, nel momento in cui non si verifica nessuna di queste circostanze e le parti non hanno neppure stabili to una scadenza, il diritto di usufrutto mantiene la sua temporaneità e si estingue con la morte dell’usufruttuario.
Se la durata dell’usufrutto viene fatta coincidere con la morte dell’usufruttuario, i suoi eredi non possono ricevere né vantare nessun diritto sul bene che tornerà automaticamente al nudo proprietario. Come conseguenza dell’estinzione, quindi, non si può trasmettere agli eredi e non si può ereditare.
Si può lasciare l’usufrutto per testamento?
Spostiamoci ad analizzare il clou della situazione, ovvero se sussiste o meno la possibilità di tramandare l’usufrutto attraverso il testamento. Il testatore può decidere di lasciare ad un soggetto l’usufrutto di un bene e ad un altro la nuda proprietà.
Situazioni di questo tipo si verificano quando, per esempio, un padre cede il diritto di proprietà ai figli e, nello stesso tempo, lascia il diritto di utilizzo alla propria moglie.
Si tratta di una pratica che rende anche più semplice la successione di un bene alla morte dell’usufruttuario, in quanto si consolida la proprietà in capo ai figli. Si tratta, al contempo, di questioni molto dibattute anche dubbie, per come si intende effettuare la cessione: come disposizione ereditaria o come legato.
Secondo una recente sentenza della Corte di Cassazione, in caso di usufrutto bisogna definire l’erede come legato in sostituzione legittima. In assenza di testamento, la successione avviene con il passaggio ordinario agli eredi dei beni del defunto. Ciò vuol dire, come abbiamo già spiegato precedentemente, in caso di morte dell’usufruttuario, anche l’usufrutto decade e non passa agli eredi.
L’unico modo per ovviare ad una conseguenza di questo tipo, evitando che l’usufrutto decada e il nudo proprietario torni ad essere proprietario pieno del bene, è tramite testamento, come abbiamo appena spiegato.
Tuttavia, si può ereditare quando il testamento viene costituito su un bene del patrimonio ereditario; non si può ereditare il diritto di cui era titolare il defunto su un bene altrui. In ogni caso, sottolineiamo che in alcuni casi il testamento con la clausola di usufrutto è stato impugnato ed i giudici si sono espressi circa l’illegittimità della stessa.
Quando l’usufruttuario può vendere o donare l’usufrutto
Salvo l’esplicito divieto dal nudo proprietario, l’usufrutto può essere ceduto e venduto. La durata, comunque, rimane la stessa stabilita nel contratto iniziale stipulato tra il nudo proprietario e l’usufruttuario.
Ciò vuol dire che nell’atto di cessione non si può stabilire una durata maggiore rispetto alla durata originaria. Possiamo fare un esempio per capire meglio.
Una persona cede l’usufrutto con scadenza al 31 dicembre 2025. L’usufruttuario cede a sua volta l’usufrutto con scadenza al 31 dicembre 2030. Il bene dovrà comunque essere restituito il 31 dicembre 2025.
Infine, dobbiamo anche ricordare che l’usufruttuario deve notificare la cessione al nudo proprietario, così come la vendita. Senza comunicazione, hanno comunque validità, ma l’usufruttuario diventa il pieno responsabile.
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