Volo cancellato, in questi casi puoi richiedere un rimborso fino a 600 euro

Volo cancellato: ci sono casi in cui si può ottenere, oltre al rimborso, anche un risarcimento che va dai 250 ai 600 euro. Ecco cosa dice la normativa.

Volo cancellato o in ritardo, un problema sempre più frequente che coincide con l’arrivo dell’estate e la voglia di andare in vacanza, raggiungendo mete più lontane dopo il periodo di pandemia. Le restrizioni e le limitazioni per il contenimento dei contagi da Covid-19, però, non solo hanno fatto tornare la voglia di viaggiare in aereo, ma hanno sconvolto gli equilibri del settore che, principalmente a causa della mancanza di personale, non sempre riesce a garantire un buon funzionamento dei servizi. 

È proprio per questo motivo che negli ultimi tempi non sono pochi i viaggiatori vittime di ritardi, di cancellazioni improvvise del volo o di altri disservizi. 

Nonostante le difficoltà che le compagnie aeree si trovano a fronteggiare, rimane comunque la possibilità di ottenere rimborsi e risarcimenti a causa cancellazione o ritardo, ma solo in alcuni casi previstio dalla Carta dei diritti del passeggero.  Vediamo, dunque, cosa dice la normativa al riguardo. 

Volo cancellato, come chiedere il rimborso

Vedere il proprio volo cancellato, magari anche a pochi giorni o anche ore dalla partenza, reca enormi disagi ai viaggiatori, specialmente se si tratta non di un viaggio di svago, ma di un viaggio prenotato in vista di un colloquio di lavoro o anche di una cerimonia. 

Proprio considerando l’entità dell’incomodo, il viaggiatore può far valere i suoi diritti. In particolare, per quanto riguarda i viaggi all’interno dell’Unione Europea, si fa riferimento al regolamento UE 261 che regola, appunto, le norme in caso di ritardo e o cancellazione della tratta

Secondo il regolamento, il viaggiatore ha il diritto di partire su un altro aereo (anche se la compagnia è diversa). Oltre al rimborso del biglietto, inoltre, può anche richiedere un risarcimento. Possibilità, questa, valida nel caso in cui la compagnia non abbia avvisato della cancellazione almeno 14 giorni prima della partenza. 

Non è, invece, possibile ottenere il risarcimento se:

la compagnia ha informato della cancellazione tra le due settimane e i sette giorni prima della partenza e ha sia stato loro offerto di viaggiare con una soluzione alternativa non più di due ore prima dell’orario di partenza previsto e di raggiungere la destinazione finale entro quattro ore dopo l’orario d’arrivo previsto;

la compagnia ha informato della cancellazione meno di sette giorni prima del giorno della partenza, ma offre un volo alternativo che parte non più di un’ora prima dell’orario previsto in origine e che arriva alla destinazione finale al massimo due ore dopo l’orario di partenza originario;

la causa della cancellazione è dovuta a circostanze eccezionali che la compagnia non sarebbe comunque stata in grado di arginare (per esempio, a causa del maltempo). 

Rimborso per volo cancellato e risarcimento da 250 a 600 euro

Come già accennato, dunque, in caso cancellazione, oltre ad avere diritto al rimborso del biglietto, il passeggero può anche ottenere un risarcimento sempre che vengano rispettate le condizioni elencate nel precedente paragrafo. 

L’entità del risarcimento viene calcolata in base alla lunghezza della tratta. Infatti, al passeggero spettano 250 euro nel caso di voli fino a 1.500 km, mentre per i voli che superano tale distanza all’interno dell’UE (e per altri voli da 1.500 a 3.500 km) si ha diritto a 400 euro. Il risarcimento, infine, sale a 600 euro se la distanza della tratta supera i 3.500 km. 

Come ottenere il rimborso 

Qualora il volo sia stato soppresso, il passeggero può richiedere il rimborso alla compagnia area. 

Normalmente, tutte le compagnie aeree hanno un sito web sul quale è possibile anche inviare richieste per il rimborso, ma è bene ricordare che, perché sia possibile dimostrare di averne diritto, è fondamentale fare attenzione e conservare il biglietto (o la prenotazione) così come tutti i documenti relativi a ulteriori spese extra sostenute a causa della mancata partenza (per esempio, per i pasti, per le bevande o per l’hotel). 

Inoltre, perché sia possibile richiedere il rimborso è necessario che il disguido risalga a non più di un anno e mezzo prima. 

Leggi anche: Vacanza low cost in Italia: 7 località a prova di rincari

Come ottenere il rimborso per un volo cancellato con Ryanair

Anche nel caso di volo annullato con Ryanair, le regole non cambiano. La compagnia, oltre a offrire metodi convenienti per risparmiare sui viaggi, permette di richiedere un rimborso completo nel caso di cancellazione, direttamente sul proprio sito web (è necessario effettuare la registrazione). 

Le condizioni per richiedere il rimborso con Ryanair non differiscono dalle regole generali che abbiamo appena visto: il rimborso può essere, infatti, richiesto se la cancellazione non è stata comunicata con almeno due settimane di anticipo e se entro una settimana prima della partenza non è stato offerto un volo alternativo. 

A seconda dei casi si può, dunque, ricevere sia il rimborso del biglietto che la compensazione pecuniaria tra i 250 e i 600 euro. 

Come si legge sul sito della compagnia, generalmente Ryanair provvede ad accreditare il rimborso entro 5 giorni lavorativi. 

Federica Antignano
Federica Antignano
Aspirante copywriter, classe 1993. Curiosa di SEO, trascorro la maggior parte del mio tempo a scrivere, in ogni sua declinazione. Mi sono diplomata in lingue presso il liceo statale Pasquale Villari di Napoli. Ho inizialmente lavorato in una start up, cominciando a scrivere per vendere e ora continuo ad affinare le mie capacità attraverso corsi e tanti tanti libri sulla pubblicità e sul digital marketing. Con il tempo ho scoperto anche l'interesse verso lo scrivere per informare e questo è il motivo per cui oggi sono felice di far parte del team di redattori di Trend-online.
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