Quali sono le migliori azioni italiane su cui investire? Per rispondere a questa domanda è necessario identificare alcuni parametri e avere un idea ben precisa della strategia di investimento che si vuole adottare.
Cosa sono le azioni?
Le azioni sono uno strumento finanziario che corrisponde ad una percentuale, variabile, del capitale di mercato di un azienda quotata in borsa. La somma del valore delle azioni di una data azienda quotata in borsa, definisce il capitale di mercato che a sua volta è una percentuale variabile del valore di mercato dell’azienda.
Dove sono quotate le azioni in Italia?
La Borsa italiana, nota anche come Borsa di Milano, è una società che gestisce il mercato finanziario italiano, si costituisce di più indici al cui interno sono presenti i diversi titoli quotati in borsa in italia.
Dal 2021 la Borsa Italiana spa, fino a quel momento controllata al 100% dal London Stock Exchange plc, è stata acquistata da Euronext, in contrada con Intesa Sanpaolo e Cassa depositi e prestiti, per un valore di 4,44 miliardi di euro.
Secondo i dati aggiornati al 2021, la capitalizzazione complessiva delle società quotate in borsa presso la borsa italiana è di oltre 757 miliardi di euro, in crescita del 24,7% rispetto al 2020. La tendenza alla crescita sembra confermata anche nel 2021 e nel 2022.
Le società quotate in borsa in Italia sono quotate presso la borsa italiana che fa parte dell”Euronext, la prima piazza di quotazione azionaria in Europa, con oltre 1800 società quotate in Europa.
Come identificare le migliori azioni quotate in borsa?
Non esiste un parametro assoluto per definire le migliori azioni quotate in borsa, poiché le quotazioni sono soggette a variazioni quotidiane definite dalla domanda e dall’offerta di tali azioni sul mercato.
Per capire quali sono le migliori azioni su cui investire è quindi importante avere un idea chiara di quale strategia di investimento si vuole adottare e una conoscenza generale dell’andamento dei mercati. Sulla base di queste informazioni fondamentali è possibile ordinare le azioni quotate in borsa, in base a diversi parametri tra cui il valore delle azioni, la loro crescita, la loro stabilità, il settore di appartenenza dell’azienda quotata e la politica aziendale relativa alla gestione dei dividendi.
Non è possibile dire in valore assoluto se sia migliore acquistare azioni di aziende che dividono i propri dividendi tra gli azionisti o azioni che reinvestono il 100% degli utili per accrescere il valore di mercato dell’azienda, permettendo all’investitore di ottenere un profitto dalla vendita dell’azione ad un prezzo maggiorato rispetto all’acquisto.
Il prezzo di un azione sul mercato è generalmente detto controvalore, si tratta di un valore variabile che cambia nel corso della giornata ed è fissato alla chiusura dei mercati fino alla riapertura successiva.
Cos’è una bolla finanziaria?
Con il termine bolla si intende solitamente la rapida espansione del valore di un azione, la cui espansione è destinata ad interrompersi bruscamente poiché basata su fondamenta non solide. Riuscire ad identificare una bolla di mercato non è sempre facile e il più delle volte, quando una bolla “scoppia” molti investitori, soprattutto quelli meno reattivi nel liquidare le azioni compromesse, possono subire ingenti perdite.
Variabili per determinare il valore di un azione
L’età di un azione, il suo andamento nel breve, medio e lungo periodo, il controvalore della stessa azione e il volume di mercato, sono tutti parametri utili a determinare il “valore” effettivo di un azione, che non è da confondere con il prezzo (o controvalore) dell’azione.
Un primo parametro per valutare la qualità di un azione è la loro crescita o la loro stabilità. Azioni il cui prezzo è progressivamente in crescita sono generalmente buone azioni, ma bisogna stare attenti e capire se si tratta di una crescita effettiva, speculativa o se invece si tratta di una bolla.
Nella maggior parte dei casi, le azioni a crescita più rapida sono le azioni di nuova quotazione, dette anche Matricole. Con il termine Matricole si intende generalmente azioni di società quotate in borsa da meno di 200 giorni.
In altri casi la crescita del controvalore delle azioni può dipende da un forte slancio al settore in cui date aziende operano, nell’ultimo anno ad esempio, il settore energetico ha subito un forte slancio, permettendo al valore delle aziende operanti nel settore di crescere tantissimo. Lo stesso vale per il settore bancario per effetto dei tassi di interesse della BCE.