Come gestire i soldi in convivenza: così si suddividono le spese in modo equo

La suddivisione delle spese mensili, in una coppia, è sempre oggetto di discussione. Ecco come gestire i soldi in convivenza e vivere sereni.

Argomento spinoso perché solitamente la divisione delle spese mensili, in una coppia, è sempre oggetto di discussione. Soprattutto quando gli importi degli stipendi percepiti sono molto diversi tra loro.

Qualche dritta su come gestire i soldi in convivenza.

Come gestire i soldi in una convivenza

C’è chi non rinuncia assolutamente al proprio conto personale. Chi invece decide di aprire un conto comune in cui far confluire entrambi gli stipendi.

Una decisione non da poco da prendere, sicuramente.

Il consiglio numero uno è di parlarne a chiare lettere prima di iniziare la convivenza. Quando l’amore è nell’aria, come si suol dire, e ci si sente elettrizzati dalla nuova esperienza, tutto sembra in discesa.

La vita però riserva tante sorprese e tanti imprevisti, le prime bollette da pagare arriveranno, l’auto avrà bisogno di revisione e assicurazione e anche di tanta benzina.

Come gestire al meglio la contabilità familiare?

La parola d’ordine è pianificare. Calcolare le entrate mensili e stilare un elenco delle voci del budget assolutamente necessarie da coprire (spesa, bollette, mutuo o affitto, auto, farmaci, vestiario, svago…).

E poi imparare a suddividerle al meglio, soprattutto in proporzione alla capacità economica di ognuno.

Come dividere le spese mensili

Per procedere con la pianificazione, ognuno dovrà conservare scontrini o ricevute delle varie spese affrontate negli ultimi mesi (anche due o tre possono bastare, per farsi un’idea iniziale).

In questo modo si riuscirà a capire quanto spende ognuno, quali sono gli acquisti più ricorrenti, quali le abitudini che si possono modificare per far quadrare i conti e cosa invece è considerato irrinunciabile.

A questo punto, in base alle entrate di ognuno, è utile sapere che la regola del 50/30/20 è da sempre raccomandata da parte dei consulenti finanziari.

Scopri come fare per accantonare soldi ogni mese.

Laddove, il 50% comprende le spese essenziali, il 30% il divertimento e lo sport, il 20% invece va destinato ai risparmi (o alla copertura di un eventuale debito).

Come suddividere le spese

L’approccio più semplice del mondo è quello di dividere tutto a metà. Sarebbe davvero l’ideale ma questo presuppone che i redditi della coppia siano più o meno equivalenti.

Per facilitare maggiormente le cose, è possibile anche aprire un conto in comune, in cui ognuno verserà la metà del suo stipendio ogni mese, attingendo dal proprio conto personale.

I movimenti risultanti nel conto in comune dovranno essere inerenti solo alle spese da dividere equamente, dalla spesa al supermercato alle bollette, dal mutuo o affitto alla gestione dell’auto e così via.

Purtroppo però non sempre la situazione è così idilliaca e di semplice risoluzione.

Come si dividono le spese tra coniugi

Quando gli introiti individuali sono molto diversi tra loro, ecco che allora iniziano a sorgere i problemi. Infatti, l’approccio di dividere tutto a metà sicuramente non potrebbe funzionare.

Basti pensare al fatto che ad esempio la donna, di comune accordo tra i coniugi, decide di lavorare in part time per potersi occupare di casa e figli.

Non è corretto chiederle di pagare al 50% le spese di casa o di suddividere equamente i soldi necessari per la spese e le bollette.

Quale può essere la soluzione? Semplicemente la proporzionalità e non è difficile come sembra.

Se il marito guadagna 1.500€ e la moglie 800€, seguendo la regola del 50/30/20, il primo dovrà versare nel conto in comune 750€ e la seconda 400€.

Il totale di 1.150€ dovrà dunque essere sufficiente per coprire le spese essenziali.

E così via per il 30% da destinare ai viaggi o al divertimento e così via.

Se i coniugi hanno figli, bisogna tener conto anche delle entrate garantite dall’assegno unico per i figli minori, da utilizzare per altre tipologie di spesa.

Quanti soldi bisogna avere prima di andare a convivere

Al netto della sistemazione della casa, quindi nel momento in cui è arredata e pronta per accogliere la nuova coppia di conviventi, l’ideale sarebbe avere anche dei soldi già da parte, per poter affrontare i primi mesi di vita insieme in serenità.

Calcolato dunque il proprio fabbisogno mensile (come abbiamo appena illustrato), i consulenti consigliano di avere almeno il triplo della somma su un conto in comune.

Questo è il lasso di tempo giusto per iniziare ad avere un’idea del bilancio mensile di coppia ma anche per stare tranquilli con un “cuscinetto” a disposizione per eventuali imprevisti o spese aggiuntive sfuggite al calcolo iniziale.

Quanto si spende al mese in coppia

Come le statistiche hanno ormai messo ampiamente in evidenza, vivere da soli è senza dubbio più dispendioso che non andare a vivere in coppia.

Il fatto di condividere le spese per la casa e le utenze con un’altra persona, rappresenta un vantaggio, da questo punto di vista.

Se dunque un single spende in media 500€ in più al mese, rispetto a una coppia che divide i costi in due, c’è da sottolineare però il fatto che si tratta di spese personali e non in favore di altre persone, come invece accade in una coppia con figli.

Un nucleo familiare di quattro persone oggigiorno necessita in media di 3.000-3.500€ al mese.

Natalia Piemontese
Natalia Piemontese
Consulente lavoro online e professioni digitali, classe 1977. Sono Natalia, Piemontese di cognome, pugliese di nascita e calabrese d'adozione. Laureata in Scienze Politiche presso l'Università degli Studi di Bari, ho conseguito un Master in Selezione e Gestione delle risorse umane. Mamma bis, scrivo sul web dal 2008. Sono specializzata in tematiche del lavoro, business nel digitale e finanza personale. Responsabile del blog #mammachebrand, ho scritto un e-book "Mamme Online, come gestire casa, lavoro e figli".
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