Come accantonare soldi ogni mese: è possibile solo con questa tecnica

L’idea del risparmio non è piacevole per la mente umana. Impone rinunce e sacrifici, eppure imparare ad accantonare soldi ogni mese, si può.

L’idea del risparmio non è piacevole per la mente umana. Infatti, impone rinunce e sacrifici, bisogna fare economia e privarsi spesso proprio di ciò che invece ci rende più felici.

Eppure imparare ad accantonare soldi ogni mese, si può.

È chiaro che si parte dal presupposto che il budget a disposizione sia sempre lo stesso. Bisogna però imparare ad avere un altro sguardo nel quotidiano e soprattutto cambiare il proprio rapporto col denaro.

Ecco come è possibile.

Come accantonare soldi mensilmente

Innanzitutto è bene iniziare con il piede giusto. Per risparmiare un po’ di soldi ogni mese, bisogna fissare un obiettivo da raggiungere.

Che si tratti di un oggetto da acquistare, un viaggio da prenotare e che si rimanda da tempo o un corso del proprio hobby preferito, solo chi ha un piccolo, grande sogno da inseguire, riesce a privarsi di qualcosa nel quotidiano, pur di realizzarlo.

Il secondo punto da non perdere di vista è che bisognerebbe premiarsi anche solo con un piccolo sfizio, nel momento in cui si riesce a raggiungere un obiettivo intermedio (ad esempio la metà del budget prefissato).

Al di là dunque dei vari accorgimenti da seguire per risparmiare soldi ogni mese, ciò che veramente aiuta nell’impresa è la predisposizione mentale a farlo e la gratificazione per gli sforzi prolungati nel tempo perché si sa, vivere troppo con il freno tirato aumenta frustrazione e insoddisfazione per la propria vita.

Quanto accantonare ogni mese

Chi segue con interesse gli articoli sulla finanza personale, conosce già la regola del 50/30/20.

Il 50% delle proprie entrate mensili va destinato ai bisogni di prima necessità ovvero spesa alimentare, bollette, farmaci, calzature e abbigliamento, benzina.

Il 30% serve invece per le spese a cui non si vuole rinunciare (palestra, parrucchiere, estetista, Netflix…) ma che a un certo punto, si devono limitare.

Il 20% invece è l’importo da destinare ai debiti o ai risparmi, quindi quello che, nella fattispecie, bisognerebbe accantonare ogni mese.

È evidente che chi ha delle rate mensili da pagare, per estinguere un debito come un finanziamento ad esempio, certamente avrà maggiori difficoltà nel mettere da parte un gruzzolo.

Ecco allora che il metodo delle buste potrebbe funzionare.

Vediamo di cosa si tratta.

Come si fa a risparmiare soldi con lo stipendio mensile

Parliamo di stipendio oppure dell’introito di un libero professionista, il concetto è lo stesso.

Bisogna innanzitutto mettere nero su bianco qual è il budget mensile che si ha a disposizione.

A questo punto si suddivide la somma, seguendo la formula 50/30/20.

Se a fine mese non rimane nulla, i principali motivi sono due:

  • si è indebitati e quindi il 20% (questo dà anche l’idea di quanto è possibile spingersi nel contrarre debiti) dell’introito serve a pagare le rate mensili

  • si eccede nell’acquisto di vestiti, di cibo (magari prodotti confezionati che costano di più) o il budget per il tempo libero o per le attività ludico-sportive dei figli è da ridimensionare.

Ora, per cercare di accantonare soldi ogni mese, si possono seguire questi due metodi, che prevedono entrambi l’utilizzo di buste (o un’agenda su cui annotare i costi).

Il primo metodo suggerisce di preparare delle buste da destinare alle varie voci di spesa. Anche un’agenda in realtà può andare bene, per segnare ad esempio quanti soldi destinare all’affitto, alla spesa alimentare, allo shopping e via di seguito.

In realtà però quelle che vanno annotate sono proprio le spese più piccole.

Un esempio? Chi lavora in ufficio e prende due caffè al giorno, spende 40 euro al mese. Non è forse il caso di dividere la spesa con un collega e prendere una macchinetta in comodato d’uso con le cialde?

Lo stesso vale per le chewingum dal tabaccaio, il gratta e vinci, la colazione al bar del sabato mattina e via di seguito. Spesso sono proprio queste uscite a far “sparire” nel nulla anche 100€ al mese.

Il secondo metodo, per applicare la tecnica delle buste e risparmiare, è più semplice da seguire. Al netto del 20% da mettere da parte, se si devono pagare le rate di un finanziamento, si tolgono le voci di spesa fisse (come l’affitto o il mutuo, la spesa ecc…).

Ciò che resta, verosimilmente per le cosiddette spese discrezionali, va diviso per quattro, così da sapere quanto si ha a disposizione per quella settimana.

Dal budget settimanale si sottrae allora un importo (ad esempio 10€) e si mette nel salvadanaio. Questo aiuta nel mantenere sotto controllo soprattutto le piccole spese di tutti i giorni.

Come accantonare soldi ogni mese: il metodo del risparmio giapponese

Si chiama Kakebo, termine che si riferisce proprio all’azione di ordinare e stabilire le giuste priorità nelle uscite mensili.

In Giappone, si tratta di un concetto radicato e ricorrente: l’ordine deve essere presente in ogni attività dell’uomo, perché è la via da percorrere per raggiungere la serenità spirituale.

Il rapporto coi soldi spesso è conflittuale oppure caotico, approssimativo perché c’è chi vive secondo le necessità della giornata, ossessivo invece per chi si sente male fisicamente nell’affrontare una spesa improvvisa.

Ristabilire l’ordine significa dunque migliorare anche il rapporto personale che abbiamo col denaro e quindi non farci sopraffare ma gestirlo.

Ecco che il Kakebo si identifica materialmente in un’agenda, una sorta di libro contabile che, invece di riguardare un’azienda, tiene conto di tutte le spese affrontate mensilmente per la famiglia.

Natalia Piemontese
Natalia Piemontese
Consulente lavoro online e professioni digitali, classe 1977. Sono Natalia, Piemontese di cognome, pugliese di nascita e calabrese d'adozione. Laureata in Scienze Politiche presso l'Università degli Studi di Bari, ho conseguito un Master in Selezione e Gestione delle risorse umane. Mamma bis, scrivo sul web dal 2008. Sono specializzata in tematiche del lavoro, business nel digitale e finanza personale. Responsabile del blog #mammachebrand, ho scritto un e-book "Mamme Online, come gestire casa, lavoro e figli".
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