Investire in obbligazioni, ecco alcuni errori da evitare assolutamente

Investire in obbligazioni comporta un certo margine di rischio: ecco allora alcuni errori da vitare assolutamente se si investe in obbligazioni.

Le obbligazioni sono investimenti relativamente sicuri, soprattutto se si tratta di obbligazioni statali come BOT e BTP che, grazie alle garanzie statali e un rimborso alla scadenza al 100% presentano un margine di rischio solitamente molto basso determinato dalla natura di questi titoli. Nonostante ciò, anche quando si investe in obbligazioni c’è la possibilità di incorrere in una perdita di capitale, soprattutto se si commettono alcuni errori, ecco allora alcuni errori molto comuni, da evitare assolutamente, se si vuole investire.

Le obbligazioni sono “sicure”?

Il mercato obbligazionario è un mercato finanziario che offre la possibilità di ottenere un reddito fisso per un periodo di tempo prestabilito, con margini di rischio relativamente bassi legati alla natura stessa delle obbligazioni.

Semplificando molto, le obbligazioni sono dei dei documenti che attestano un prestito che l’emittente ha l’obbligo di restituire con l’aggiunta di un interesse prefissato.

Quando uno stato o un azienda privata emettono delle obbligazioni, non fanno altro che chiedere un prestito ad una moltitudine di persone, gli investitori, che, acquistando le obbligazioni, si impegnano a prestare una determinata somma di denaro, che verrà rimborsata dall’emittente allo scadere dell’obbligazione.

Questo garantisce, nella maggior parte dei casi, soprattutto se si tratta di obbligazioni statali, la certezza di una liquidazione al 100%, ovvero, un rimborso alla scadenza del 100% del denaro investito inizialmente acquistando l’obbligazione al momento dell’emissione.

Inoltre, tra l’emissione e la scadenza, l’emittente versa, periodicamente, solitamente con cadenza semestrale o annuale, un interesse variabile, che può essere più o meno alto a seconda di vari parametri.

In genere le obbligazioni emesse da emittenti privati presentano interessi più alti rispetto alle obbligazioni statali, le obbligazioni statali di paesi con un economia più instabile presentano interessi più alti di analoghe obbligazioni di paesi con un economia più stabile, e obbligazioni a breve termine presentano interessi più alti di obbligazioni a lungo termine.

L’interesse dipende in larga misura dalla fiducia dei mercati nella capacità che ha l’emittente di rimborsare il denaro prestatogli.

Perdere denaro investendo in obbligazioni, è possibile?

Come anticipato, anche se relativamente sicuro, investire in obbligazioni presenta un certo margine di rischio, sicuramente più basso rispetto all’investire in azioni, ma comunque da non sottovalutare. In altri termini, anche se c’è le obbligazioni statali garantiscono una liquidazione al 100% alla scadenza, non è detto che non si possa perdere denaro.

Uno dei principali fattori di rischio legati alle obbligazioni sta nella loro compravendita.

Può infatti capitare che, in condizioni particolari, possa essere necessario svincolare anticipatamente il denaro investito e, nel caso degli investimenti in obbligazioni, questo significa vendere le proprie obbligazioni sul mercato secondario.

Vendere obbligazioni anticipatamente rispetto alla scadenza significa vendere le obbligazioni al prezzo di mercato, un prezzo variabile, determinato da domanda, offerta e reputazione dell’emittente, e questo significa che si potrebbe andare incontro ad una perdita di capitale o comunque ottenere un rendimento più basso rispetto al mantenimento dell’obbligazione fino alla sua scadenza.

Valutazione delle obbligazioni

Come abbiamo visto, le obbligazioni sono investimenti a basso rischio e sono soggetti a valutazione da parte delle agenzie di rating, che, periodicamente forniscono una valutazione dello stato di salute dello stato o della società emittente, e del relativo rischio di default.

Questa valutazione influisce in modo significativo sugli interessi versati, in altri termini, un obbligazione con una valutazione più che positiva di tipo AAA+ a differenza di un obbligazione Junk, presentano enormi differenze in termini di redditività, e di rischi.

L’obbligazione Junk o “spazzatura” presentano tassi di interesse molto alti, tuttavia, l’emittente è ad alto rischio di default e potrebbe non riuscire a liquidare gli investitori. Al contrario, le obbligazioni AAA+ presentano tassi di interesse molto bassi e in casi estremi, interessi negativi, per cui si paga per poter mantenere quelle obbligazioni, per le quali si ha la certezza assoluta di una liquidazione alla scadenza al 100%.

Errori da evitare

La maggior parte dei rischi legati al mercato delle obbligazioni, in particolare delle obbligazioni statali, dipende in larga parte da una serie di errori, molto comuni, commessi dagli investitori. Di conseguenza, imparare a riconoscere questi errori ed evitarli, è fondamentale, per ridurre ulteriormente i rischi legati agli investimenti obbligazionari.

I cinque errori più comuni per chi investe in obbligazioni sono i seguenti.

  1. 1.

    Vendita anticipata a seconda delle oscillazioni

  2. 2.

    Sovrastima dei vantaggi delle obbligazioni a breve scadenza

  3. 3.

    Ignorare l’inflazione

  4. 4.

    Sottovalutare i rischi delle obbligazioni ad alto rendimento

  5. 5.

    Fiducia cieca nel rating

Vendita anticipata seguendo le oscillazioni

Le obbligazioni non sono azioni, tuttavia, come per le azioni, anche e soprattutto per le obbligazioni, la pazienza paga. Trattandosi di strumenti in grado di generare una rendita passiva, fatte rarissime eccezioni, il maggiore rendimento delle obbligazioni dipende dal loro tasso di interesse, versato periodicamente.

La negoziazione di obbligazioni è sempre possibile, ma comporta una serie crescente di rischi che può portare ad una significativa perdita di capitale, o comunque un rendimento minore rispetto a quello che si potrebbe ottenere mantenendo le obbligazioni fino alla scadenza.

Allo stesso tempo, acquistare obbligazioni sul mercato secondario, può avere un doppio effetto, da un lato produrre un rendimento maggiore rispetto a quello che si potrebbe ottenere acquistando le obbligazioni all’emissione e dall’altro andare in contro ad una perdita.

Vantaggi delle obbligazioni a breve scadenza

Abbiamo già detto che gli investimenti in obbligazioni sono, in linea di massima, investimenti a basso rischio e, le obbligazioni con scadenza a breve sono probabilmente tra le meno rischiose, e questo si traduce in tassi di interesse solitamente molto bassi.

La natura poco rischiosa delle obbligazioni a breve può portare ad una sovrastima dei vantaggi di queste obbligazioni, soprattutto quando la curva dei rendimenti è piatta.

Per curva dei rendimenti si intende che le obbligazioni a breve scadenza presentano rendimenti simili a quelli dei titoli a lunga scadenza.

In uno scenario di questo tipo, potrebbe apparire conveniente effettuare un passaggio da obbligazioni a lungo termine ad obbligazioni a breve termine, tuttavia, questo passaggio può avere più o meno senso a seconda della costituzione del proprio portafogli e della distribuzione del rischio.

Passare ad obbligazioni a breve significa acquistare obbligazioni a basso rischio, tuttavia, se il mercato dovesse precipitare, allora le obbligazioni a lunga scadenza vedrebbero aumentare i propri prezzi, andando a compensare eventuali perdite.

Bisogna quindi scegliere con attenzione quando effettuare il passaggio, poiché un passaggio prematuro potrebbe comportare perdite superiori ai vantaggi offerti.

Ignorare l’inflazione

Ignorare l’inflazione è uno degli errori più comuni e più rischiosi per chi investe in obbligazioni.

Questo perché il tasso di inflazione è, per le obbligazioni, più importante dell’andamento stesso dei tassi di interesse a breve termine. Detto più semplicemente, soprattutto per le obbligazioni a lungo termine, c’è il rischio che l’inflazione eroda il valore dei rendimenti nel tempo.

Sottovalutare i rischi delle obbligazioni ad alto rendimento

Le obbligazioni ad alto rendimento, dette High Yield possono sembrare appetitose, i loro rendimenti alti e l’apparente garanzia di una liquidazione alla scadenza possono lasciar credere ad un guadagno facile, tuttavia se quelle obbligazioni hanno rendimenti alti c’è un motivo, e il motivo è che i rischi ad esse legate non sono da prendere sottogamba, bisogna quindi prestare molta attenzione nello scegliere dove investire quando i tassi sono alti.

Quando gli interessi sono alti, gli emittenti possono incorrere in difficoltà nel riuscire a liquidare gli interessi promessi o a rimborsare il valore nominale dell’obbligazione e se non dovessero riuscirci, l’investitore potrebbe perdere una parte considerevole se non tutto, l’investimento.

Questo tipo di rischio lo si può incontrare soprattutto se si investe in obbligazioni societarie, ovvero obbligazioni emesse da società private. Le società più degli stati, possono avere difficoltà a ripagare il proprio debito quando i mercati sono in discesa e questo significa che in caso di discesa dei mercati, i rischi aumentano sia per l’asset class azionario che per le obbligazioni.

Gli esperti consigliano di inserire solo una quantità limitata di obbligazioni High Yield nei propri portafogli di investimento per limitare al minimo i rischi.

Fiducia cieca nei rating

Il rating di un obbligazione è un dato importante, il lavoro delle agenzie di rating permette di avere una valutazione, determinata da una serie di variabili che solitamente sfuggono all’investitore individuale, tuttavia, la valutazione delle agenzie di rating non è oro colato, non è unisona, agenzie diverse possono fornire valutazioni diverse per la stessa obbligazione. Può infatti capitare che, lo stesso titolo possa essere valutato, rispetto alla valutazione precedente, in modo stabile, positivo e negativo, andando ad individuare quindi una continuità, un miglioramento o un peggioramento dello stato di salute dell’emittente rispetto alla valutazione precedente.

In altri termini, solo perché un obbligazione è valutata come sicura dalla maggior parte delle agenzie di rating, ciò non significa che non sia esente da rischi, soprattutto se si tratta di obbligazioni private.

Per avere un esempio nella primavera del 2022 le obbligazioni di Credit Suisse hanno ricevuto valutazioni positive, un anno più tardi l’istituto bancario svizzero ha dichiarato bancarotta.

Antonio Coppola
Antonio Coppola
Copywriter, classe 1989. Sono nato a Napoli. Laureato in Storia Contemporanea e specializzato in geopolitica e relazioni internazionali presso l'Università di Pisa, nella vita mi occupo di divulgazione, marketing e comunicazione. Scrivo sul web da oltre 10 anni. Appassionato di scrittura e tecnologia, ho collaborato con diversi portali e riviste di settore nel mio campo e nel 2012 ho avviato un mio progetto di divulgazione storico culturale ed un podcast, grazie ai quali ho avuto modo di stringere collaborazioni con aziende, enti e riviste di settore ed ho avuto modo di esplorare e approfondire il mondo della SEO e del Web Marketing.
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