Mutuo, solo alcuni avranno 275 euro in più nella rata. Molti invece pagheranno di più

Con i nuovi rialzi BCE, il mutuo andrà a costare 275 euro in più a fine mese. Ma solo per alcuni fortunati: per altri la rata sarà ancora più pesante.

Con tutti i rialzi dei tassi di interesse da parte della BCE, molti si sono ritrovati con l’acqua alla gola, soprattutto chi ha sottoscritto un mutuo a tasso variabile.

Nemmeno un anno e mezzo fa il mutuo a tasso variabile era decisamente più conveniente rispetto a quello fisso, ma dopo una serie di rialzi che hanno portato ad un aumento generale di oltre 300 punti percentuali, il tasso variabile è diventato ingestibile.

Stando infatti ad una simulazione di Facile.it, l’aggravio complessivo ammonta a 275 euro in più sulla rata mensile. In realtà è una sottostima: per molti invece il rincaro sarà decisamente più alto.

Mutuo, solo alcuni avranno 275 euro in più nella rata. Molti invece pagheranno di più

La cifra di “275 euro in più” deriva da una recente simulazione di Facile.it, che ha calcolato l’aumento previsto nei mutui a tasso variabile tra gennaio 2022 e oggi.

La simulazione si basa sul seguente profilo del contraente:

  • mutuo da 126.000 euro,

  • piano di ammortamento a 25 anni,

  • TAN di partenza a 0,67 (gennaio 2022),

  • rata iniziale di 456 euro al mese.

Un profilo abbastanza agevolato, forse lo sarebbe stato di più se avesse accesso alle agevolazioni per i mutui under 36.

Il problema è che nell’arco di 18 mesi il TAN è praticamente salito alle stelle: da 0,67% è passato a 4,67%. E la rata da 456 euro a 731 al mese. In pratica ogni 3 rate è come se ne pagasse 5.

E questo nel caso di un mutuo da 126.000 euro con ammortamento a 25 anni. a seconda della durata del mutuo e del capitale sottoscritto, l’aumento può essere ancora più alto per la rata di giugno, così come può essere più contenuto il rincaro in caso di tasso fisso.

Mutuo, la simulazione della rata di giugno per un mutuo da 140.000 euro e da 200.000 euro

Chi si è limitato ad importi ridotti, a livello di mutuo, si ritrova con un rincaro di 275 euro in più nella rata.

Potrebbe dilazionarla nel tempo, come nel caso della simulazione precedente: si potrebbe passare a 30-35 anni, così da ritrovarsi con una rata più contenuta. Ma dilazionare un mutuo significa pagare molti più interessi.

Vediamo con due simulazioni, su due capitali diversi: uno da 140.000 euro (il capitale medio richiesto in Italia nel 2022, secondo il CRIF) e uno da 200.000 euro.

Sempre con un piano di ammortamento di 25 anni, si avrebbe avuto 506 euro di rata mensile a gennaio 2022. Ora sarebbe a 791 euro.

Nel caso di un mutuo da 200.000 euro, la rata di gennaio 2022 sarebbe stata di 890 euro. Oggi sarebbe di 1.283 euro. Quasi 400 euro in più rispetto a prima: ogni 2 rate se ne pagherebbero 3.

Una situazione più felice sarebbe con i tassi fissi. Supponiamo che questi due mutui siano stati sottoscritti col tasso fisso.

A gennaio 2022 molte banche avevano messo il tasso a sotto l’1%. Per le nostre due simulazioni, si sarebbe parlato di una rata rispettivamente di 527 euro e di 753 euro, sempre con piano di ammortamento a 25 anni.

Oggi, con un tasso medio del 3,5% (non poche banche arrivano anche ad un TAN al 4%), le due rate sarebbero di 700 euro e di 1.001 euro. L’aumento sarebbe decisamente più contenuto rispetto a quello col tasso variabile, anche grazie all’inversione di rotta che stanno subendo i tassi fissi.

Mutuo, col picco di settembre 2023 aumenterà ancora di più

Le nostre simulazioni si limitano ad oggi, giugno 2023, ma si teme un ulteriore rialzo a settembre 2023, quando si arriverà al picco.

Proprio guardando alle aspettative di mercato, ovvero ai futures sugli Euribor, gli aumenti potrebbero continuare ancora. Si teme infatti un Euribor a 3 mesi al 3,84%, contro l’attuale 3,56%.

Con l’ulteriore rialzo del genere, la rata della simulazione di Facile.it passerebbe ad una differenza non più di 275 euro. Con un tasso che sfiorerebbe il 5,10%, la rata arriverebbe a 743 euro: oltre 285 euro in più rispetto a quella di gennaio 2022.

Per non parlare delle altre simulazioni. Solo chi ha sottoscritto il mutuo a tasso fisso si ritroverà con un rincaro meno pesante.

Se non altro, molti analisti stimano che il picco dell’Euribor verrà raggiunto a settembre prossimo, e che poi comincerà a scendere. Si stima infatti che alle quotazioni di giugno 2024 l’Euribor a 3 mesi scenderà intorno al 3,42%.

Purtroppo già allora non si potrebbe più accedere ad una serie di agevolazioni, come quella dei mutui prima casa destinati agli under 36.

È stata un’agevolazione molto comoda per gli under 36, nella prima metà del 2021 il 43,4% delle richieste totali di mutui prima casa provenivano da under 36, mentre tra gennaio e maggio 2023 questo valore ha raggiunto il 51,3%.

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