Olio d’oliva sempre più caro: perché il prezzo è aumentato cosi tanto

Olio d'oliva sempre più caro: perché il prezzo è aumentato cosi tanto. Le ragioni dietro gli ultimi forti incrementi del prezzo dell'olio d'oliva

Negli ultimi tempi, i consumatori stanno facendo i conti con un aumento significativo dei prezzi dell’olio d’oliva, che sta mettendo a dura prova i bilanci familiari. Secondo quanto riportato dalle autorità competenti, il prezzo dell’olio extravergine d’oliva italiano è aumentato del 99,7%, mentre quello dell’olio vergine d’oliva ha registrato un incremento del 128,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Questo fenomeno preoccupante si estende anche agli oli di origine comunitaria e a quelli che utilizzano materia prima proveniente da fuori dell’Unione Europea. Ma cosa sta alla base di questa crescente crisi dei prezzi dell’olio d’oliva? In questo articolo, esamineremo le ragioni di questo aumento vertiginoso e le prospettive per il futuro.

L’impatto della siccità e la mancanza di produzione nel Mediterraneo

Secondo Gennaro Sicolo, presidente di Italia Olivicola, la siccità è una delle principali cause di questo aumento dei prezzi. La siccità ha colpito duramente il Sud e il Centro dell’Italia, costringendo i produttori ad utilizzare l’irrigazione per mantenere le loro coltivazioni. Questo ha portato ad un aumento rilevante dei costi di produzione, in quanto l’acqua deve essere prelevata da profonde falde acquifere con un alto consumo energetico e di carburante.

Inoltre, la siccità non è stata confinata alle frontiere italiane; tutto il bacino del Mediterraneo è stato colpito, comprese nazioni come la Spagna, la Tunisia, il Marocco e il Portogallo. Questo ha reso impossibile per gli industriali italiani l’acquisto di materia prima all’estero, contribuendo all’ulteriore aumento dei prezzi dell’olio d’oliva.

La piaga della Xylella in Puglia

Un altro fattore cruciale che ha contribuito all’aumento dei prezzi è la diffusione della Xylella in Puglia. Questo batterio ha devastato 24 milioni di piante di ulivo, causando una grave carenza di materia prima. Le tre province colpite erano responsabili della produzione di un milione di quintali di olio d’oliva, ma ora non potranno contribuire per molti anni a venire.

La scarsità di prodotto sul mercato ha inevitabilmente spinto i prezzi alle stelle.

Problemi economici per i produttori

Mentre spesso si parla degli interessi della grande distribuzione e dell’industria, i costi di produzione dei produttori sono spesso trascurati. Infatti, se i produttori non riescono a guadagnare abbastanza per sostenere le proprie famiglie, potrebbero decidere di abbandonare l’attività.

Questa mancanza di ricambio generazionale nell’olivicoltura è un problema serio, poiché i giovani preferiscono settori agricoli più redditizi, come l’ortofrutta o i vigneti.

Prospettive future e lentezza nella stabilizzazione dei prezzi

Le prospettive future non sembrano promettenti per i consumatori. Secondo quanto riferito dal “Il Sole 24 Ore”, i prezzi dell’olio d’oliva non dovrebbero diminuire almeno nei prossimi due anni. Questo significa che i consumatori dovranno affrontare costi elevati per un periodo prolungato, mettendo a dura prova i loro bilanci.

Inoltre, la lenta ricapitalizzazione dei magazzini rappresenta un altro ostacolo alla stabilizzazione dei prezzi. Ci vorranno almeno due anni per accumulare le scorte necessarie a bilanciare la domanda e l’offerta, sempre ammesso che ci siano due anni altamente produttivi.

In conclusione, l’aumento dei prezzi dell’olio d’oliva è una questione complessa, con molteplici fattori che contribuiscono a questa crisi. La siccità, la diffusione della Xylella e i problemi economici dei produttori sono solo alcune delle cause principali. Mentre i consumatori cercano di far fronte a prezzi sempre più elevati provando a trovare il miglior olio d’oliva nei supermercati per rapporto qualità-prezzo, le prospettive future indicano una situazione difficile che potrebbe protrarsi per un certo periodo di tempo.

Leggi anche: È italiano il migliore olio extravergine d’oliva al mondo: ecco di quale si tratta

Robert Sanasi
Robert Sanasi
Copywriter. Classe 1981. Ho conseguito la laurea in Scienze della Comunicazione all'Università di Lecce per poi trasferirmi all'estero e lavorare nelle grandi aziende del digitale. Ho vissuto in Irlanda, Francia, Polonia e Slovacchia. La mia passione per la scrittura mi ha portato a scrivere e pubblicare romanzi di narrativa in Italia e Inghilterra e a specializzarmi nel Content e Copywriting in italiano e inglese. Amo la letteratura, il cinema, la musica rock e il calcio. Tornato a casa in Salento in pianta stabile, lavoro da remoto.
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