Tassi del mutuo, le previsioni: quando scenderanno e come si modificheranno le rate

Tassi del mutuo, quando scenderanno? Scopri le previsioni sui prezzi dei mutui per l'acquisto della casa di proprietà in questa guida.

Per l’acquisto di una casa di proprietà, nella maggior parte dei casi, si ricorre all’apertura di un mutuo, tramite un istituto bancario. La ricerca sul mutuo migliore risulta spesso complessa, ma sicuramente la prima cosa di cui spesso si ci vuole accertare è la rata mensile fissa.

I mutui a tasso fisso, infatti, sono quelli più ambiti ma d’altro canto sono stati quelli che hanno subito più rialzi, a partire già dallo scorso anno. L’inflazione continua ad essere alta, comportando così inevitabilmente dei mutui con tassi più cospicui. Già nel 2022 i tassi fissi hanno subito dei rialzi importanti, seguiti successivamente anche dai tassi variabili. In questo modo, ad oggi, la differenza tra i due tassi (fisso e variabile) risulta minima, circa sui 50 punti base.

Tassi del mutuo, le previsioni: quando scenderanno e come influenzeranno le rate mensili

Il nostro Paese vive attualmente una situazione di forte instabilità che non aiuta l’inflazione a scendere. Nelle ultime settimane però i costi sull’elettricità e sul gas sembrano cominciare a scendere per stabilizzarsi nei prossimi mesi. Si prevede, quindi, entro la metà dell’anno in corso un calo degli interessi, che avranno sicuramente effetto anche sui mutui.

La Banca Centrale Europea (BCE) prevede un nuovo aumento del costo del denaro, entro la primavera. Questo potrebbe comportare nei mutui un aumento nelle rate a tasso variabile di almeno 35,00 euro al mese, arrivando ad un incremento del 52% rispetto al finanziamento iniziale.

In previsione di questi cambiamenti, sarebbe consigliabile mutare i mutui a tasso variabile a mutui a tasso fisso, tramite una surroga, bloccando la cifra della rata per i mesi successivi.

La surroga prevede un cambiamento totale del mutuo sottoscritto, cambiando istituto bancario. In questo modo è possibile scegliere un nuovo tasso e cambiare anche la durata del finanziamento.

Passare da un tasso variabile ad uno fisso? Ecco come fare

Esiste la possibilità di rivedere il proprio mutuo con la stessa banca in cui è stato acceso. Si tratta di una “rinegoziazione di Stato” che concede la rivalutazione del tasso variabile trasformandolo in un tasso fisso. Approvato fino al 31 Dicembre 2023, questo processo permette il cambio tasso senza nemmeno il consenso della banca, rispettando alcune condizioni valide per tutti.

Molte persone, invece, decidono di cambiare direttamente istituto bancario, richiedendo una surroga. Una statistica ha definito come tra Gennaio e Febbraio di quest’anno siano state registrate nel nostro Paese, surroghe per un totale del 20% della somma delle domande di mutui. Si tratta del doppio di surroghe presentante rispetto ai due mesi iniziali dello scorso anno.

La stessa statistica ha riportato dati sconfortanti riguardo alla richiesta di accensione dei mutui. Infatti, rispetto al 2022, si registra un calo di domande del 7%.

Tassi del mutuo: le alternative da conoscere

Quando si decide di aprire un mutuo la prima cosa che bisogna scegliere è la tipologia del tasso e della durata. Come abbiamo visto in precedenza, esistono mutui a tasso fisso o a tasso variabile. Facile risulta capirne la differenza tra i due:

Il primo, ovvero il mutuo a tasso fisso, prevede rate costanti, che non possono cambiare per tutta la durata del finanziamento.

Il mutuo a tasso variabile prevede, al contrario, rate diverse, in conseguenza della somma tra lo spread e l’indice Euribor. Infatti, chi accende un mutuo a tasso variabile deve rimborsare mensilmente la cifra data dalla somma dello Spread e L’Euribor.

Meno conosciuto il Mutuo Cap, ovvero un mutuo a tasso variabile che però prevede un limite massimo mensile, oltre il quale la rata non può andare.

Un’altra tipologia di mutuo esistente è rappresentata dal mutuo a tasso misto, che permette il cambio di tasso (da fisso a variabile o da variabile a fisso) in qualsiasi momento a seconda delle linee guida del contratto stipulato.

Il contratto mutuale può prevedere anche un tasso bilanciato, in cui una percentuale indicata viene calcolata con un tasso fisso ed un altra prestabilita con un tasso variabile.

Tassi mutuo: le agevolazioni per under 36

Il momento migliore per richiedere un mutuo è sicuramente prima di aver compiuto il trentasettesimo anno di età. Gli under 36, infatti, hanno diritto a delle agevolazioni fiscali per l’apertura di un mutuo.

Approvate e prorogate dalla Legge di Bilancio 2023, le agevolazioni concesse ai giovani per l’acquisto di una prima casa saranno applicabili fino al 31 Dicembre 2021.

Nel pacchetto di agevolazioni troviamo l’esenzione dall’imposta di registro, l’esenzione dall’imposta catastale, ipotecaria e sostitutiva.

 Il Fondo di Garanzia viene coperto dallo Stato fino all’80% della quota prevista del mutuo, invece che del 50% previsto normalmente.

Inoltre, esiste la possibilità di richiedere ed ottenere un mutuo 100%, sfruttando garanzie extra.

 

Leggi anche: Mutuo o affitto con riscatto: quale conviene? Ecco la soluzione ideale per comprare casa

Alessia Seminara
Alessia Seminara
Copywriter, classe 1991. Versatile, multipotenziale, laureata in Scienze e Tecniche Psicologiche presso l'Università degli Studi di Catania, con una seconda laurea in Logopedia, ho una passione per la scrittura e il web copywriting. Entrambe mi hanno portato a concludere la canonica formazione accademica e ad intraprendere un ulteriore percorso di formazione in Seo e Copy Persuasivo. Grazie a vari corsi di formazione ho approfondito le mie conoscenze in ambito Digital Martketing. Negli anni ho stretto diverse collaborazioni come copywriter freelance per seguire variegati progetti.
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