L’Agenzia delle Entrate può pignorare la pensione? Limiti e casi di esecuzione forzata

L' Agenzia delle Entrate può pignorare la pensione? Analozziamo i limiti e casi di esecuzione forzata stabiliti dalla legge.

Il pignoramento della pensione è un tema che preoccupa molti pensionati e creditori. Si tratta di una procedura di esecuzione forzata che i creditori possono attivare per recuperare debiti da un debitore insolvente. Tuttavia, la legge ha posto dei limiti per proteggere il sostentamento dei pensionati. In questo articolo, esploreremo in dettaglio questi limiti, alla luce del nuovo Decreto Aiuti Bis convertito in Legge in vigore dal 22 settembre 2022. Scopriremo anche quando e come l’Agenzia delle Entrate può pignorare una pensione e come funziona la procedura di sovraindebitamento.

Pignoramento della pensione: cosa significa?

Il pignoramento della pensione è un’opzione per i creditori che desiderano recuperare debiti da un debitore insolvente.

In questa procedura, il tribunale autorizza il prelievo di una parte della pensione del debitore per soddisfare i creditori. Questa misura può coinvolgere varie tipologie di creditori, come banche, fornitori, professionisti e persino l’Agenzia delle Entrate.

Pignoramento della pensione da parte dell’Agenzia delle Entrate

Innanzitutto, l’Agenzia delle Entrate può pignorare una pensione in determinate situazioni. I limiti di pignoramento pensione per l’Agenzia delle Entrate seguono le seguenti disposizioni:

  • Pensione inferiore a 2.500 euro: il limite di pignoramento è del 10%.

  • Pensione tra 2.500 euro e 5.000 euro: il limite di pignoramento è del 14,29% (1/7).

  • Pensione superiore a 5.000 euro: il limite di pignoramento è del 20% (1/5).

Limiti legalmente impostati al pignoramento della pensione

La legge italiana stabilisce dei limiti chiari in merito al pignoramento della pensione da parte dei creditori, al fine di proteggere il pensionato. Questi nuovi limiti sono stati ridefiniti dal Decreto Aiuti Bis convertito in Legge nel settembre 2022 e sono i seguenti:

  • La parte pignorabile della pensione è ora pari al doppio dell’assegno sociale massimo mensile, con un limite minimo di 1.000 euro. L’assegno sociale è stato fissato a 503,27 euro per tredici mensilità nel 2023. Quindi, il pensionato è protetto fino a un importo di 1.000 euro.

  • Oltre questo limite, solo un quinto dell’importo in eccesso può essere pignorato. Ad esempio, se un pensionato percepisce 1.500 euro, solo 100 euro (500 euro in eccesso divisi per cinque) possono essere pignorati.

  • Prima del Decreto Aiuti Bis, il limite per l’impignorabilità era di una volta e mezzo l’assegno sociale, pari a 750 euro. Quindi, il nuovo limite di 1.000 euro offre una maggiore protezione ai pensionati.

  • In caso di crediti alimentari, il pignoramento della pensione è possibile solo nella misura autorizzata dal Presidente del Tribunale o da un giudice da lui delegato.

Impignorabilità della pensione di invalidità civile

Va notato che alcune pensioni, come quelle di invalidità civile, sono completamente impignorabili. Questo deriva dalla natura assistenziale di tali emolumenti, e la legge vieta il pignoramento di tali somme.

Pignoramento della pensione prima e dopo l’erogazione

I creditori possono anche decidere di pignorare la pensione prima che questa venga erogata al pensionato. In questo caso, devono notificare direttamente l’atto di pignoramento all’INPS (Istituto Nazionale della Previdenza Sociale), che diventa un “terzo” nell’esecuzione.

La pignorabilità segue i limiti legali precedentemente menzionati.

Se il creditore agisce dopo che la pensione è stata erogata sul conto corrente del pensionato, le regole cambiano leggermente. La legge stabilisce che la pensione è impignorabile se il saldo complessivo del conto corrente è inferiore al triplo del valore dell’assegno sociale, ovvero 1.509,81 euro nel 2023. Ogni somma oltre questo limite può essere pignorata interamente dal creditore.

Pignoramento della pensione e procedura di sovraindebitamento

Spesso, i debitori in difficoltà considerano la procedura di sovraindebitamento come una soluzione. Ci sono due scenari da considerare:

  • Se il pignoramento della pensione non è ancora attivo, la presentazione di una richiesta di procedura di sovraindebitamento blocca qualsiasi azione esecutiva da parte dei creditori, inclusi i pignoramenti.

  • Se il pignoramento della pensione è già in corso, sarà necessaria l’omologa della procedura di sovraindebitamento da parte di un giudice per bloccare l’azione esecutiva.

In entrambi i casi, l’avvio di una procedura di sovraindebitamento sospende temporaneamente il pignoramento della pensione.

In conclusione, il pignoramento della pensione è una procedura legale complessa con importanti implicazioni finanziarie che vedono come protagonisti creditori, debitori, Agenzia delle Entrate e INPS. È essenziale essere aggiornati sui limiti e sulle procedure per prendere decisioni informate in caso di difficoltà finanziarie.

Robert Sanasi
Robert Sanasi
Copywriter. Classe 1981. Ho conseguito la laurea in Scienze della Comunicazione all'Università di Lecce per poi trasferirmi all'estero e lavorare nelle grandi aziende del digitale. Ho vissuto in Irlanda, Francia, Polonia e Slovacchia. La mia passione per la scrittura mi ha portato a scrivere e pubblicare romanzi di narrativa in Italia e Inghilterra e a specializzarmi nel Content e Copywriting in italiano e inglese. Amo la letteratura, il cinema, la musica rock e il calcio. Tornato a casa in Salento in pianta stabile, lavoro da remoto.
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