Bonus Irpef per colf e badanti: come funziona con il modello 730

Anche colf e badanti possono percepire un bonus Irpef, in base alle nuove regole, con il modello 730: ecco come fare.

Colf e badanti sono una categoria particolare di lavoratori, dal punto di vista fiscale, soprattutto perché non hanno un sostituto di imposta come datore di lavoro. In questi casi quindi, si deve procedere in autonomia alla presentazione della dichiarazione dei redditi.

In particolare colf e badanti utilizzano il modello 730, lo stesso documento che si usa per i lavoratori dipendenti, ma non hanno di fatto un sostituto di imposta. Le cose si complicano quando bisogna capire se questi lavoratori possono accedere o meno all’ex bonus Renzi.

Il bonus Irpef erogato in busta paga tiene conto di diversi aspetti, tuttavia con le ultime normative fiscali questa erogazione aggiuntiva in busta paga ha cambiato nome in trattamento integrativo, e funziona in modo leggermente diverso rispetto al passato.

Bonus Irpef 2023 per colf e badanti

Il bonus Irpef oggi si chiama trattamento integrativo, e può essere ricevuto anche da chi rientra nella categoria dei lavoratori colf e badanti. Si tratta in sostanza di un rimborso Irpef che viene garantito a tutti i lavoratori, se rispettano determinati requisiti, nella busta paga.

Nel caso di colf e badanti questa erogazione non prevede un sostituto di imposta, quindi il lavoratore deve procedere in autonomia a presentare la propria dichiarazione dei redditi, con il modello 730, anche avvalendosi di un intermediario come un centro CAF.

In questo documento vanno indicati tutti i redditi percepiti durante l’anno precedente, per esempio attualmente si dichiarano i redditi del 2022. La scadenza ultima per questo adempimento è fissata al 2 ottobre 2023, per tutti i lavoratori, compresi colf e badanti.

Ma cos’è ad oggi il bonus Irpef? Precedentemente chiamato bonus Renzi, recentemente è stato modificato, e prende il nome di trattamento integrativo. Viene applicato quindi in relazione all’Irpef, la tassa sui redditi dei lavoratori dipendenti, una tassa che riguarda anche i pensionati e alcuni autonomi.

Riassumendo, le dichiarazioni fiscali per colf e badanti funzionano allo stesso modo rispetto ad un normale lavoratore dipendente, con la sola differenza che non c’è un sostituto di imposta. Questi lavoratori possono quindi presentare il modello 730 compilato in uno di questi modi:

La precompilata è un sistema piuttosto semplice per dichiarare i propri redditi. Da queste dichiarazioni emerge la possibilità per questi lavoratori di beneficiare del bonus Irpef, secondo determinati requisiti.

Bonus Irpef nel 2023: requisiti

Attualmente per poter ricevere il bonus Irpef, ovvero il trattamento integrativo, è necessario che il reddito del lavoratore sia inferiore ad alcune soglie precise. Se i redditi, calcolati sull’anno totale, sono inferiori a 15.000 euro, si può ricevere un bonus Irpef di importo massimo, ovvero di 1.200 euro.

Questo è possibile se l’imposta totale da pagare è superiore rispetto alle detrazioni e alle agevolazioni fiscali che spettano al lavoratore o alla lavoratrice. Se il reddito annuo supera i 15.000 euro, è possibile ricevere il bonus, ma di importo inferiore.

In particolare, se il reddito va da 15.000 a 28.000 euro durante tutto l’anno, va verificato quali sono le detrazioni fiscali del lavoratore, e in alcuni casi il rimborso Irpef potrebbe non arrivare.

Oltre i 28.000 euro non è prevista alcuna erogazione del bonus Irpef 2023. Ogni caso va valutato nel dettaglio, per cui è consigliata l’assistenza di un centro CAF o di un commercialista.

Le detrazioni a cui anche colf e badanti possono accedere, al pari di come accade per altri lavoratori, influiscono sulla ricezione del bonus Irpef, soprattutto per redditi che superano 15.000 euro annui. In particolare tra le detrazioni spettanti ricordiamo qui le principali:

  • detrazioni per familiari a carico;

  • detrazioni per lavoro dipendente e assimilati;

  • agevolazioni sugli interessi passivi dei mutui;

  • detrazioni per le spese sanitarie sostenute;

  • detrazioni collegate ai bonus per l’edilizia.

Si può quindi dire che, in base ai redditi e alle detrazioni, possono essere erogate le somme aggiuntive come rimborso Irpef, anche a colf e badanti. Il lavoratore può comunicare all’Agenzia delle Entrate il proprio codice IBAN in cui ricevere l’eventuale rimborso, su un conto corrente bancario o postale.

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