Canone Rai: ecco come pagare con F24 in 3 mosse veloci!

Se non sei titolare di un contratto elettrico residenziale non puoi pagare il Canone Rai con la bolletta, ma puoi utilizzare l'alternativa del modello F24.

Benvenuto o benvenuta in questo nuovo articolo di Trend Online.

Oggi tratterò l’argomento del Canone Rai, che come ben sai, non è un’imposta particolarmente benvoluta dai cittadini italiani.

Al giorno d’oggi siamo abituati all’idea secondo cui ogni cosa che riguarda politica, burocrazia e soprattutto tasse nasconde sempre qualche brutta sorpresa per noi contribuenti.

Questo succede perché il sistema politico italiano è veramente malato fino alle radici. Oggigiorno si associa la figura del politico italiano all’immagine di una persona nullafacente e piena di privilegi che consuma i soldi pubblici, a discapito dei cittadini.

Purtroppo né tu né tantomeno io abbiamo molto spazio di manovra, ma possiamo solamente cercare di adattarci al meglio in quest’ambiente tossico.

In altri Paesi d’Europa, come la Germania ad esempio, esiste un sistema burocratico che garantisce la massima efficienza dal punto di vista dei servizi collettivi.

Immagina di vivere in un luogo come quello: noterai sicuramente che le tasse possono essere anche molto alte, ma di fatto non hai alcun tipo di problema nel pagarle.

Questo perché sei consapevole del fatto che ricevi un servizio di qualità. Purtroppo in Italia paghi tanto e ti sembra che le cose peggiorino sempre di più.

Canone Rai: una delle tasse maggiormente evase fiscalmente

Allora perché noi dobbiamo pagare le tasse, se poi è lo Stato stesso il primo che crea danni a noi cittadini?

Questo ragionamento sta alla base di un’altra piaga sociale molto diffusa in Italia, cioè l’evasione fiscale.

Questo problema, anche se sul breve periodo costituisce un vantaggio per l’evasore, di fatto sul lungo periodo danneggia ulteriormente la comunità.

Siccome ci sono alcuni (in realtà moltissimi) furbetti che cercano di raggirare il sistema, le conseguenze spesso le pagano i cittadini corretti, che seguono le regole.

A proposito d’evasione fiscale, il Canone Rai è una delle tasse che ha subito maggiormente l’evasione.

Questo perché siccome nessun agente può permettersi di entrare in casa tua senza il mandato di un giudice, è molto difficile dimostrate che l’evasore del Canone sia effettivamente nel torto.

E poi l’Italia è un Paese in cui vivono 60 milioni di persone, quindi fare un controllo a tappeto per ogni casa per controllare se c’è un televisore è un’azione impossibile da praticare.

Anche se di fatto si dà per scontato che tutti abbiano una televisione e tenendo conto del fatto che il Canone Rai è soggetto a una forte evasione fiscale, lo Stato ha deciso d’includerlo nella bolletta elettrica, per evitare di essere raggirato.

Il problema rimane sempre il fatto che il Canone Rai non ha più senso d’esistere, come il bollo auto

C’è una ragione di fondo: queste due tasse sono state applicate per la prima volta nei primi anni del ‘900.

All’epoca erano davvero poche le persone che potevano permettersi di comprare la televisione o l’automobile e naturalmente questi soggetti erano ricchi.

Ecco perché in quel periodo il Canone Rai e il bollo auto avevano un motivo valido per esistere.

Se possiamo fare un paragone ai giorni nostri potremmo prendere come riferimento gli yacht e i jet privati. 

Il paragone è un po’ esagerato dal punto di vista della ricchezza, ma il ragionamento è lo stesso.

Siccome sono poche le persone proprietarie di questi beni di lusso, è ovvio che le tasse su quei beni siano maggiori.

Adesso veniamo al dunque.

In quest’articolo ti spiegherò come pagare il Canone Rai tramite il modello F24. Ci sono delle condizioni in cui bisogna trovarsi per utilizzare il modello F24, dato che normalmente si fa riferimento alla bolletta elettrica.

Di questo te ne parlo nella parte finale dell’articolo.

Nei paragrafi successivi ti parlerò dell’avvento dello streaming, che sta superando con un enorme vantaggio la televisione satellitare e ti spiegherò cosa puoi fare per toglierti di mezzo questa tassa, nel massimo della legalità.

Inoltre farò anche un accenno in merito alle condizioni che bisogna rispettare, per poter avere il diritto ad avere l’esenzione dal canone Rai, a prescindere se si possiede una televisione o meno.

Prima di partire con la spiegazione dello streaming ti allego questo video dell’Avvocato Angelo Greco, che ti spiega, appunto, come puoi evitare di pagare il Canone Rai.

Il metodo spiegato nel video sarà lo stesso di cui ti parlo nel corso dell’articolo.

Canone Rai: la crescita esponenziale dello streaming

Se in questo momento una persona che conosci ti dovesse chiedere se preferisci guardare i film preferiti su Netflix o su Italia 1, sono certo del fatto che la tua risposta sarà Netflix.

Per quale motivo mi sto azzardando a dare una risposta così sicura, nonostante il fatto che io non ti conosca personalmente?

Ecco la ragione: lo streaming è molto più elastico rispetto alla televisione canonica.

La televisione canonica ha dei grossi limiti rispetto allo streaming.

Il primo fra tutti è il vincolo orario. Questo vuol dire che se il film viene lanciato in onda esattamente alle 21, tu non hai la possibilità di vederlo in un altro momento, ma devi adattarti per forza.

Questa cosa risulta essere un po’ fastidiosa, soprattutto per il fatto che viviamo in una società molto dinamica, nella quale dobbiamo per forza sviluppare una certa elasticità.

Siccome dobbiamo avere la possibilità di cambiare i nostri impegni in base alle nostre esigenze, il fatto che il film preferito di turno sia mandato in onda a un’ora prestabilita potrebbe creare scomodità a parecchie persone.

Prima dell’arrivo di Netflix, lo streaming era considerato un canale di visione illegale dei contenuti, perché non garantiva ai produttori dei film o della serie un guadagno sul lavoro svolto.

Diversa è la situazione dei cinema e della televisione, che di fatto fanno parte del business dell’intrattenimento.

Netflix è riuscito a conciliare sia il bisogno dei consumatori di avere la libertà di fruizione, sia il guadagno che spettano ai produttori.

Sicuramente lo streaming permette l’utilizzo in qualsiasi orario della giornata, a condizione che sia presente una connessione wifi.

Oltre a ciò, l’altro vantaggio competitivo è che Netflix si può utilizzare tramite tv, computer, tablet e anche telefono

Invece la televisione canonica non permette questo ventaglio di strumenti a disposizione.

L’ultimo vantaggio della lista, ma non il meno importante, è il discorso della pubblicità.

Una delle cose più fastidiose quando si guarda la TV è che quando ci sono degli spezzoni interessanti del film, il flusso della visione viene interrotto dalla pubblicità. Netflix risolve alla grande questo problema.

Canone Rai: l’adattamento della Rai al fenomeno streaming

La televisione ha capito che non c’è nulla da fare per contrastare la concorrenza dello streaming, perché per i consumatori è veramente vantaggioso, sotto tutti i punti di vista.

A questo punto la scelta più saggia sarebbe quella di cavalcare l’onda, invece di farsi soccombere.

Ecco il motivo per cui anche la Rai si è lanciata nello streaming e il suo prodotto si chiama RaiPlay.

Questo servizio non presuppone il pagamento del Canone Rai. 

Potrebbe sembrarti strano questo, ma la logica sta nel fatto che il Canone Rai si paga sui televisori che hanno un collegamento satellitare.

Invece, siccome RaiPlay necessita solo un semplice collegamento Internet e non quello satellitare, questo costituisce un vantaggio per il consumatore.

Esistono degli schermi simili ai televisori che hanno un collegamento non satellitare e su questi beni non si applica il Canone Rai.

La marca a cui faccio riferimento è Nixev.

Hai un motivo in più per credere al fatto che coi televisori Nixev sei esentato dal Canone Rai. Nella pagina ufficiale c’è proprio una sezione che spiega come non pagarlo legalmente.

Tra l’altro hai anche la possibilità di scaricare direttamente il modulo d’esenzione dal sito Nixev, per poi presentarlo direttamente all’Agenzia delle Entrate.

Come ti ho accennato all’introduzione dell’articolo, esistono altre condizioni che permettono l’esenzione definitiva dal pagamento del Canone Rai.

Per prima cosa non bisogna essere in possesso di una televisione e su questo ci siamo capiti.

Fai attenzione al fatto che dal 2016 l’Agenzia delle Entrate dà per scontato che in ogni famiglia sia presente almeno una televisione, perciò è necessario che tu compili un’autocertificazione di non possesso ogni anno.

Inoltre i cittadini che hanno più di 75 anni e/o hanno un reddito minore o pari a 8000€ sono esentati.

C’è un’altra categoria di soggetti che non sono tenuti a pagare il Canone Rai, ma questi sono principalmente soggetti che hanno a che fare che con la sfera della diplomazia o sono militari.

Ora te li elenco:

  • Agenti diplomatici
  • Funzionari e/o impiegati consolari
  • Militari non italiani che appartengono alle forze della NATO

canone rai (2)

Canone Rai: come e quando utilizzare il modello F24

Generalmente il pagamento del Canone Rai dev’essere effettuato attraverso il saldo della bolletta dell’energia elettrica.

Ci sono alcune circostanze che costringono il contribuente a dover optare per la via del modello F24 e queste le puoi trovare anche nel sito dell’Agenzia delle Entrate.

Ciò che ti sto per dire riguarda in particolare l’uso privato della televisione.

Per uso privato parlo di tenere la televisione in casa e non in ufficio, per intenderci.

Dunque, la prima condizione che presuppone l’utilizzo di un modello F24 è la mancanza di titolarità di un contratto energetico.

Questo vuol dire che se nessuno in casa abbia un contratto domestico elettrico (cosa abbastanza improbabile), allora si utilizza l’F24, dato che non c’è modo di pagare la bolletta, visto che manca un intestatario.

L’altra condizione è il rifornimento d’energia elettrica tramite reti di rifornimento diverse da quella nazionale.

Il fatto che il rifornimento si faccia altrove non include il Canone Rai nella bolletta, dato che è una tassa italiana. 

Il pagamento può essere fatto in una sola soluzione di 90€, due rate da 45,94€ e tre rate da 23,93€.

I passaggi della compilazione dell’F24 sono molto semplici e sono sostanzialmente tre.

Per prima cosa devi indicare il codice tributario.

Se devi rinnovare l’abbonamento il codice sarà TVRI. Se invece devi fare il primo pagamento in assoluto, il codice sarà TVNA.

Il secondo passaggio sta nell’indicare l’anno di riferimento e, infine, dovrai indicare l’importo da saldare.

Per pagare in un’unica soluzione bisogna rispettare la scadenza del 31 gennaio, perciò se devi pagare con l’F24 dovrai o scegliere le rate semestrali o trimestrali. 

Antun Benvestito
Antun Benvestito
Redattore, classe 2001.Sono nato a Bari, ma ho origini croate da parte di mia madre. Sono uno studente di lingue straniere presso l'Università degli Studi di Bari Aldo Moro e ho sempre nutrito un certo interesse per il lavoro online. Le lingue che al momento sono alla mia portata sono l'inglese, il francese, lo spagnolo, il tedesco, il russo e il croato. Sono un ex giocatore di pallanuoto e non smetterò mai di amare il mondo acquatico. Il mio motto? Alzati dal letto con determinazione e vai a dormire con soddisfazione""
Seguici
161,688FansLike
5,188FollowersFollow
781FollowersFollow
10,800FollowersFollow

Mailing list

Registrati alla nostra newsletter

Leggi anche
News Correlate