Certificazione Unica 2022: il nuovo bonus Irpef cambia tutto

Arrivano novità dall’Agenzia delle Entrate per la Certificazione Unica 2022: ecco cosa cambia e chi sarà coinvolto dalle modifiche sul modello CU 2022.

L’Agenzia delle Entrate è andata ad elaborare delle novità per quanto riguarda anche la certificazione unica 2022, il quale modello è stato uno tra i primi ad essere coinvolti dalle modifiche e dai cambiamenti.

A questo proposito, infatti, si tratta dell’attuazione di una serie di indicazioni e di istruzioni che fanno in particolare riferimento soprattutto al trattamento integrativo, il quale è andato a sostituire il precedente ex bonus Renzi, portando dunque importanti novità non soltanto in busta paga ogni mese per alcune categorie di lavoratori, ma anche per quanto riguarda la compilazione del documento legato alla certificazione unica 2022.

In questo senso, dunque, all’interno del seguente articolo andremo ad approfondire nel dettaglio quali saranno tutti i cambiamenti e le modifiche che saranno apportati per quanto riguarda il modello relativo alla certificazione unica 2022, le cui novità sono state rese note già durante le ultime settimane dello scorso anno 2021, in seguito alla pubblicazione del comunicato stampa dell’Agenzia delle Entrate relativo al 23 dicembre.

Dunque, nei prossimi paragrafi, sarà posta particolare attenzione a tutti i cambiamenti e tutte le novità che interesseranno a partire dal nuovo anno 2022, il nuovo modello della certificazione unica 2022 che dovrà essere presentato entro il 16 marzo.

Le novità sul modello della certificazione unica e bonus Irpef 2022

A seguito della pubblicazione avvenuta all’interno del portale telematico dell’Agenzia delle Entrate in merito alle nuove bozze dei modelli 2022, come era prevedibile numerosi modelli e dichiarazioni che dovranno essere necessariamente compilati e trasmessi ai fini di accedere a nuove agevolazioni e aiuti saranno coinvolti da importi novità.

A questo proposito, oltre alle modifiche legate al modello 730/2022 così come anche al modello IVA oppure al modello 770 per il 2022, anche il famoso modello relativo alla Certificazione unica 2022 sarà coinvolto da interessanti novità che dovranno essere necessariamente comprese prima del termine ultimo di consegna all’Agenzia delle Entrate, attualmente fissato per il 16 marzo 2022.

In questo senso, infatti, a dettare la necessità di avviare una piccola rivoluzione del modello relativo alla certificazione unica 2022 è stata la transazione dal doppio bonus che era stato previsto per l’anno 2020 il cui protagonista era il bonus Renzi, alla finale e definitiva stabilizzazione del beneficio legato al trattamento integrativo pari a 1.200 euro avvenuta già a partire dal 2021.

Cosa cambia per la nuova Certificazione unica 2022

Le modifiche ed i cambiamenti riferiti al nuovo modulo di certificazione unica in riferimento all’anno 2021, il quale dovrà essere necessariamente compilato da parte del cittadino percepiente e consegnato presso l’Agenzia delle Entrate entro il 16 marzo, sono diverse e riguardano alcuni punti fondamentali.

Effettivamente, il passaggio avvenuto dal precedente bonus in busta paga di 80 euro al mese, il quale era ormai noto a tutti con il nome di Bonus Renzi, a quello attuale, basato sul sistema dei trattamenti integrativi Irpef che riconosce ben 100 euro in più in busta paga, ha determinato una forte esigenza da parte dell’Agenzia delle Entrate a modificare i campi e le sezioni di compilazione tipici del modello della Certificazione Unica previsto fino a questo nuovo anno.

Nello specifico, tra i principali cambiamenti che sono stati apportati, vi è sicuramente un cambiamento per quanto riguarda le regole volte ad indicare gli importi erogati, ma anche per quanto riguarda la sezione in cui il contribuente è tenuto ad indicare la somma non spettante.

Allo stesso tempo, ci saranno cambiamenti sul modello della certificazione unica 2022 anche per quanto riguarda la sezione dedicata alla possibilità del contribuente stesso di indicare quale modalità di recupero preferisce, avendo così l’opportunità di scegliere tra il metodo della rateizzazione e quello dell’unica soluzione di recupero.

Inoltre, ci saranno cambiamenti anche per la cosiddetta clausola di salvaguardia all’interno della certificazione unica 2022.

In particolare, in questo caso il riferimento riguarda soprattutto quei cittadini che rientrano nella categoria dei lavoratori incapienti, la cui causa riguarda il fatto di avere percepito un reddito  lavorativo minore a causa dell’esplosione dei contagi da Coronavirus sul territorio nazionale.

Perché cambia la certificazione unica 2022?

Come anticipato in precedenza, la necessità di provvedere alla revisione delle indicazioni e delle regole da seguire durante la procedura legata alla compilazione del modulo relativo alla Certificazione Unica 2022 fa riferimento al passaggio avvenuto dal precedente bonus riconosciuto in busta paga, ovvero il bonus Renzi, al nuovo trattamento integrativo.

Si tratta dell’applicazione di un nuovo trattamento dal valore massimo di 100 euro al mese che potrà essere effettivamente riconosciuto direttamente sullo stipendio da lavoro dipendente che viene regolarmente percepito da alcune categorie di cittadini italiani.

A questo proposito, quindi, occorre anche evidenziare che mentre i cambiamenti che sono stati apportati da parte dell’Agenzia delle Entrate sul modello relativo alla Certificazione unica 2020 coinvolgeranno tutti i cittadini, il trattamento integrativo legato al bonus Irpef, invece, è destinato a soltanto alcune categorie di cittadini. 

In particolare, potranno accedere alla misura introdotta in relazione alla riforma per il taglio al cuneo fiscale esclusivamente quei cittadini che risultano essere i percettori di redditi da lavoro dipendente o assimilati, il cui importo non risulta essere superiore alla soglia di 28.000 euro.

Mentre per gli altri cittadini con redditi contenuti entro la soglia di 40 mila euro, in questo caso l’importo del bonus sarà differente sulla base dell’ammontare del reddito.

Come indicare il bonus Irpef in certificazione unica 2022

Secondo quanto previsto dalle disposizioni fornite da parte dell’Agenzia delle Entrate in riferimento al modello CU 2022, per quanto riguarda la compilazione di tale modulo, sarà necessario andare ad indicare correttamente anche i casi in cui si ha percepito durante lo scorso anno, il bonus in busta paga derivante dal trattamento integrativo.

A questo proposito, l’importo relativo al trattamento integrativo dovrà essere indicato all’interno della sezione dell’apposito modulo dedicato alle “detrazioni e crediti”, attraverso la compilazione dei punti compresi tra 390 e 403.

Nello specifico, al momento della compilazione da parte del contribuente italiano in riferimento alla Certificazione Unica 2022, l’Agenzia delle Entrate ha fornito anche ulteriori informazioni in merito al punto 390. In tal senso , sarà necessario utilizzare il codice 1, nel caso in cui il sostituto d’imposta ha erogato al dipendente gli importi legati al trattamento integrativo, parzialmente o completamente. 

Mentre, per quanto riguarda i casi in cui il sostituto d’imposta non ha provveduto all’erogazione del trattamento integrativo legato al bonus Irpef, sarà necessario indicare il codice 2. 

Per quanto concerne il punto 391, in questa sezione il contribuente è tenuto a riportare l’ammontare complessivo del trattamento integrativo che è stato effettivamente erogato, mentre nel punto successivo bisogna indicare l’importo che è stato elaborato dal sostituto d’imposta, ancora non corrisposto al lavoratore dipendente.

Come compilare la CU 2022 per il bonus Irpef corrisposto dal datore di lavoro precedente 

Per quanto riguarda quei cittadini lavoratori che sono stati coinvolti da precedenti rapporti in ambito di prestazioni lavorative, il sostituto d’imposta che dovrà procedere con la compilazione e l’invio della certificazione unica 2022 dovrà necessariamente prendere in considerazione gli importi che sono stati riconosciuti e corrisposti da parte dei precedenti datori di lavoro.

In questi casi bisognerà tenere conto di una serie di nuove indicazioni in riferimento alla compilazione della Certificazione Unica, in cui oltre alle regole di inserimento dei codici 1 o 2 per il punto 397 sulla base della situazione, il sostituto d’imposta dovrà provvedere ad indicare correttamente anche altri dati, in relazione all’erogazione del bonus Irpef.

A questo proposito, ai punti 398 e 399, sarà necessario andare ad inserire due importi fondamentali che si riferiscono rispettivamente da un lato alla somma del trattamento integrativo effettivamente erogato; dall’altro lato, agli importi legati al trattamento riconosciuto ma che non è ancora stato erogato.

Mentre, il punto 403, è stato dedicato all’inserimento del codice fiscale relativo al precedente sostituto d’imposta.

Infine, un’ulteriore precisazione riguarda il punto 400, in cui il contribuente tenuto alla compilazione della certificazione unica 2022 dovrà andare ad inserire gli importi totali relativi al trattamento integrativo, recuperato a seguito delle operazioni di conguaglio fiscale.

Gli altri cambiamenti della Certificazione Unica 2022 con il bonus Irpef 

L’Agenzia delle Entrate ha deciso inoltre di fornire ulteriori indicazioni verso coloro i quali saranno tenuti a compilare e ad inviare correttamente la Certificazione Unica 2022 entro il mese di marzo, offrendo informazioni specifiche di tipo operativo nei casi in cui si debba procedere con il  recupero degli importi legati al trattamento integrativo, non spettante.

A questo proposito occorre chiarire che il datore di lavoro potrà recuperare gli importi relativi al bonus Irpef non spettante ai lavoratori, attraverso il cosiddetto conguaglio fiscale.

In tal senso, il recupero relativo agli importi del bonus Irpef potrà essere ottenuto dal sostituto d’imposta effettuato attraverso otto rate differenti, nelle situazioni in cui l’importo effettivamente dovuto risulti essere superiore al valore di 60 euro.

Dunque, per quanto riguarda la compilazione dello stesso modulo legato alla Certificazione Unica 2022, il sostituto d’imposta dovrà procedere con l’indicare al punto 393 l’ammontare dei trattamenti recuperati effettivamente attraverso le operazioni di conguaglio fiscale.

Nei casi in cui l’importo è stato recuperato attraverso differenti rate, allora occorrerà anche specificare all’interno del punto 394, le somme che saranno recuperate per i mesi successivi.

Viviana Vitale
Viviana Vitale
Aspirante giornalista e social media manager freelance, classe 1995. Le mie più grandi passioni sono la scrittura e il marketing digitale. Sono state proprio queste a portarmi oggi a far parte del team di redattori di Trend-online e a collaborare come professionista della comunicazione con varie aziende italiane.
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