Detrazione figli a carico, è possibile con l’Assegno Unico: ecco come funziona

Le detrazioni fiscali per i figli a carico sono quasi scomparse del tutto con l'Assegno Unico: ecco quali rimangono oggi per le famiglie.

L’introduzione dell’Assegno Unico ha decretato lo stop di moltissime detrazioni fiscali e bonus che erano destinati alle famiglie con figli a carico. Precedentemente infatti era possibile accedere a numerose misure, frastagliate, per ottenere dei sostegni per i figli, specialmente se minorenni.

Ad oggi invece l’Assegno Unico sostituisce questa moltitudine di bonus, erogando ogni mese una certa somma alle famiglie che hanno figli a carico. Questa cifra viene calcolata in base a diversi parametri, tra cui il numero di componenti della famiglia.

Non tutti sanno però che alcune detrazioni per figli a carico sono rimaste, e sono accessibili in base a determinati requisiti. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta, nell’articolo.

Detrazione figli a carico: cosa si può ottenere

Le detrazioni fiscali vanno ad incidere direttamente sulle tasse che i lavoratori pagano allo stato, ovvero incidono principalmente sull’Irpef, l’Imposta sui Redditi delle Persone Fisiche.

Con l’arrivo dell’Assegno Unico, molti di questi sostegni fiscali sono scomparsi, tra cui l’assegno familiare e il premio alla nascita. Alcuni bonus, diversi dalle detrazioni, sono comunque rimasti anche quest’anno: pensiamo ad esempio al bonus asilo nido. Tuttavia si tratta di una eccezione alla regola.

Le detrazioni fiscali per i figli a carico sono del tutto scomparse, assorbite dalla nuova misura universale, rivolta a lavoratori dipendenti, autonomi, ma anche ai disoccupati.

Rimangono però, come specifica anche l’Agenzia delle Entrate, alcune detrazioni nel 2023 a cui le famiglie possono ancora accedere, di tipo particolare. Queste agevolazioni riguardano tutte quelle famiglie che hanno figli a casa, a carico, con un’età maggiore di 21 anni.

Ricordiamo che questa è la soglia massima per cui è possibile ricevere il sostegno dell’Assegno Unico, per cui si tratta di un’età da cui questa misura non è più applicabile. Tuttavia sono molte le famiglie italiane con figli a carico maggiorenni, che superano i 21 anni di età.

Si tratta da un lato di giovani che sono ancora impiegati nello studio, magari in un percorso universitario, dall’altro lato di ragazzi che non trovano lavoro o sono impegnati nella ricerca, e risultano ancora a carico delle famiglie, oppure hanno un reddito inferiore ad una certa cifra.

In questi casi le famiglie possono ancora accedere a delle detrazioni fiscali. Si tratta di una detrazione di circa 950 euro per ogni figlio a carico che ha più di 21 anni di età. Sono inclusi anche i figli riconosciuti fuori dal matrimonio, adottati o affidati al nucleo familiare.

Come funziona la detrazione per figli a carico oltre 21 anni

La detrazione per i figli a carico scatta al compimento dei 21 anni di età del figlio, per cui nella maggior parte dei casi non è più possibile beneficiare dell’importo mensile dell’Assegno Unico.

Si tratta di agevolazioni molto simili a quelle che esistevano precedentemente all’arrivo di questa misura universale. Infatti la detrazione incide sull’Irpef, in relazione alle dichiarazioni dei redditi dei genitori.

Per calcolare questa detrazione devono essere svolti alcuni passaggi:

  • sottrarre al numero standard di 95.000 euro il reddito complessivo;

  • il risultato del punto precedente va poi ancora diviso per 95.000;

  • il risultato precedente va moltiplicato per 950, e da qui si ottiene un numero corrispondente alla detrazione fiscale spettante per il figlio a carico.

Come premesso, questo calcolo viene effettuato solamente nel caso in cui il figlio abbia un’età maggiore di 21 anni, e risulti ancora in tutto e per tutto a carico del nucleo familiare.

Per essere considerati come figli a carico, è importante anche valutare qual è il guadagno annuo lordo del figlio derivato dal suo lavoro. Se questo non supera 2.840,51 euro, è considerato a carico della famiglia.

Questa soglia sale nel caso di figli sotto i 24 anni di età a 4.000 euro annui. A questo proposito è consigliato fare attenzione a valutare attentamente quando un figlio è considerato a carico, per sapere se si può accedere alla detrazione.

Per farlo ci si può anche rivolgere ad un consulente esperto in materia, oppure ad un centro di assistenza fiscale CAF.

Quali detrazioni sono state sostituite dall’Assegno Unico

L’agevolazione per i figli con più di 21 anni è una delle poche rimaste per i nuclei familiari, perché le altre sono state sostituite dall’Assegno Unico universale.

In particolare, non è più possibile usufruire delle speciali agevolazioni presenti in precedenza per i figli con meno di tre anni di età.

Rimane invece, come visto prima, il bonus asilo nido per i figli piccoli, utile alla copertura della retta scolastica.

Sono stati anche accantonati i sostegni aggiuntivi per figli portatori di handicap, però in questi casi viene maggiorato l’importo mensile dell’Assegno Unico.

Infine è scomparsa anche la detrazione fiscale specifica applicata per le famiglie considerate numerose. Anche su questo punto però va evidenziato che l’Assegno Unico prevede particolari maggiorazioni nel caso in cui in famiglia siano presenti più figli.

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