Fattura elettronica: attenzione! Più persone sono obbligate

La fattura elettronica allargherà la platea, la richiesta alla Commissione europea è stata inviata, ma cosa prevederà? Chi sarà obbligato?

È ormai più di un anno che il Governo italiano va verso la digitalizzazione dei pagamenti: dalla stretta sul contante, fino all’obbligo del Pos per le attività, fino poi alla tassa sui prelievi bancomat. Insomma, la via intrapresa è ormai chiara.

Anche nel 2022 ci saranno novità da questo punto di vista ma parliamo proprio della fattura elettronica. Sono ancora molti gli italiani che non hanno compreso bene in cosa consiste la fattura elettronica e soprattutto cosa cambia rispetto ad una fattura normale.

Partendo quindi dal presupposto che tutte le manovre degli ultimi anni sono volte a dare una stretta sul contante ma soprattutto alla piaga dell’evasione fiscale che continua ad essere un problema invalidante per il paese.

Con l’idea del Cashback, ad esempio, il Governo è riuscito a dare un piccolo incentivo ai cittadini per spronarli a fare pagamenti con l’esclusivo utilizzo di carta di credito o prepagata.

È chiaro, quindi, che in questo modo è più facile avere una tracciabilità di tutte le spese effettuate perché le transazioni vengono automaticamente registrate sullo storico pagamenti del conto corrente. La fattura elettronica, in sostanza, si basa sullo stesso concetto e pian piano con il passare degli anni diventerà l’unica realtà possibile.

Da quest’anno non sarà più presente la possibilità di Cashback ma tutte le attività commerciali avranno l’obbligo di accettare pagamenti tramite Pos e per l’acquisto di quest’ultimo strumento elettronico il Governo ha previsto delle agevolazioni.

Il limite del pagamento con il contante è sceso a 999 euro, questa novità coadiuva il lavoro fatto sul cashback e i pagamenti elettronici: sempre più professionisti saranno obbligati ad accettare altre forme di pagamento come ad esempio il bonifico bancario o il passaggio di denaro attraverso Paypal che rimane comunque registrato sul conto poiché elettronico.

Ma nello specifico cos’è una fattura elettronica? E come è possibile aprirne una? Ma soprattutto, in questo 2022, chi avrà l’obbligo di utilizzo delle fatturazioni elettroniche? Attualmente non si parla di grandi cambiamenti perché anche se precedentemente il Governo aveva annunciato di rendere la fattura elettronica obbligatoria per tutti entro gennaio 2022, poi così non è stato.

Le decisioni sono slittate al 2023 perché l’Italia si trova ad affrontare una situazione emergenziale ancora oggi e tutto l’apparato burocratico vede rallentamenti. Vediamo però quali sono le prospettive per i prossimi mesi del 2022 nei quali potrebbe arrivare qualche cambiamento repentino. 

Cos’è la Fattura elettronica

Partiamo dal concetto di base: cos’è la fattura elettronica e soprattutto cosa cambia rispetto alla classica fattura cartacea che ci ritroviamo ad utilizzare da anni. Perché quella elettronica è conveniente e pratica?

Gli aspetti principali sono prima di tutto il fatto che una fattura elettronica va necessariamente preparata con un pc (o uno smartphone) e poi dovrà anche essere trasmessa al cliente elettronicamente tramite il Sistema di Interscambio.

Quest’ultimo permette il controllo dei dati obbligatori ai fini fiscali, l’indirizzo PEC (la posta certificata) e del fatto che sia la partita IVA del fornitore che il codice fiscale del cliente siano realmente esistenti.

È lo stesso sistema che permette all’utente di fare tutto in sicurezza, ma soprattutto in autonomia. Infatti se i controlli risultano positivi, in quel caso il Sistema di Interscambio invia automaticamente la fattura al cliente con data ed ora di invio del documento elettronico.

La comunicazione, in sostanza, arriva in automatico all’Agenzia delle Entrate senza dover fare i passaggi aggiuntivi necessari invece nel caso di fatture cartacee. 

Questa scelta serve per permettere quindi un tracciamento delle transazioni o meglio “l’autenticità dell’origine, integrità del contenuto e la leggibilità della fattura” dalla sua emissione fino alla sua conservazione, così come riportato dal D.P.R. 633/1972, art. 21, comma 3, come spiega anche infonotizianews.it.

Prima di andare avanti vi consiglio la visione di questo video caricato su Youtube dal canale di Gianpiero Teresi, il quale anticipa in un video breve e conciso tutte le nozioni di cui andremo a parlare nei paragrafi più avanti, ovvero le novità che stanno per arrivare anche per quanto riguarda il regime forfettario. 

 

Come aprire Fattura elettronica

Una volta capito quindi cos’è una fattura elettronica, la domanda che sorge spontanea è invece come aprire una fattura elettronica e come inviarla.

Il tutto avviene tramite il sistema di cui parlavamo in precedenza: un Sistema di Interscambio attraverso il quale la fattura arriverà al destinatario in modo sicuro e rapido.

Innanzitutto questa tipologia di fattura è arrivata in Italia dal 1 gennaio del 2019, molto utilizzata già da diverse Partite IVA tranne per coloro che rientrano nel regime forfettario. La differenza è solo nel fatto che tutto l’iter avviene direttamente in formato digitale saltando la compilazione automatica.

Come scaricare la fattura elettronica Agenzia delle Entrate 

La fattura elettronica viene emessa innanzitutto in formato digitale XML, verrà conservata dalla sua emissione per circa 10 anni e sarà convalidata da una firma digitale di colui che l’ha emessa, che si aggiunge ovviamente alla marcatura.

Per entrare nel famoso Sistema di Interscambio di cui parlavamo prima non è necessario abbonamento perché il servizio viene ceduto proprio dall’Agenzia delle Entrate in modo gratuito. Per utilizzarlo c’è bisogno di una prima iscrizione attraverso Spid, oppure CNS, o attraverso un commercialista o semplicemente PIN.

Una volta che si è confermato l’accesso alla piattaforma sarà possibile andare nella sezione di creazione della fattura inserendo i dati del cliente. A parte tutta la compilazione che era già precedentemente esistente, si aggiunge in questo caso anche il “Codice Destinatario”. 

Quest’ultimo si tratta di un numero univoco che rappresenterà l’indirizzo al quale la piattaforma dell’Agenzia delle Entrate invierà la fattura. Nel caso in cui il destinatario che dovrà ricevere attraverso l’interscambio la fattura si può identificare con un indirizzo PEC, il passaggio del codice destinatario potrà essere saltato aggiungendo semplicemente degli zeri nello spazio apposito. 

Una volta inseriti tutti i dati, quindi anche il metodo di pagamento, la banca a cui si fa riferimento, più tutte le specifiche del servizio o della merce, si può confermare l’invio e da quel momento si occuperà di tutto direttamente l’Agenzia delle entrate.

Se all’inizio può sembrare complicato in realtà una volta fatto le prime volte sarà ancora più facile rispetto alla compilazione della fattura cartacea: un modo per riuscire a rendere più veloci e sicuri i processi di pagamento.

Per questo motivo l’intento del Governo è quello di riuscire a trasportare tutte le realtà italiane direttamente in obbligo di fattura elettronica: idea che già era stata proposta per l’anno 2022 ma che poi, per problematiche inerenti alla situazione emergenziale, è stata rimandata all’anno prossimo. Ciò non vuol dire, però, che quest’anno non ci saranno cambiamenti, vediamo allora nello specifico di che si tratta.

Chi ha obbligo di fattura elettronica

Fino ad ora la fattura elettronica è diventata d’obbligo solo per determinate realtà. Ciò significa che non tutti i professionisti sono obbligati a fare il passaggio dal cartaceo, almeno per quest’ultimo anno, ma tra le varie categorie chi è veramente obbligato?

Già dal 1° gennaio 2019 è obbligatorio il ricorso alla fatturazione elettronica sia per quanto riguarda tutte le operazioni relative alla Pubblica Amministrazione, ma anche in caso di cessioni di beni e i servizi offerti tra partite Iva stabilite su tutto il territorio Nazionale. 

A fare eccezione, invece, tutti coloro che sono sotto regime forfettario oppure per coloro che hanno regime dei minimi e regime di vantaggio.

Per quanto riguarda la legge di bilancio 2021, invece, si escludono anche quei soggetti che sono tenuti all’invio dei dati al Sistema Tessera Sanitaria: in questo caso non è più d’obbligo la fatturazione elettronica. Più nello specifico parliamo di fisioterapisti, medici e tutti coloro che possono essere identificati come operatori sanitari. 

Questa appena descritta si riferisce alla situazione che abbiamo vissuto fino ad oggi, ma come già anticipato in precedenza tra qualche mese le cose potrebbero cambiare. 

Fattura elettronica 2022: si estende la platea, chi è obbligato

Nel 2022, come accennato precedentemente, le cose potrebbero cambiare per i contribuenti forfettari. Tra qualche mese infatti potrebbe non rientrare più tra i soggetti esclusi rientrando invece tra gli obbligati a emettere fattura elettronica.

Inoltre c’è anche da ricordare che quest’estate ci saranno novità a partire da luglio 2022 in merito ai dati relativi alle operazioni con l’estero. In quest’ultimo caso tutti i movimenti di denaro dovranno essere catalogati su fattura elettronica a prescindere dalla tipologia di partita IVA aperta.

Già il 5 novembre scorso, il Governo italiano aveva chiesto alla Commissione europea di poter continuare ad applicare la proroga dell’obbligo di fatturazione elettronica fino al 31 dicembre 2024. All’interno della richiesta, Draghi aveva inserito anche una richiesta di estensione dell’obbligo di fatturazione elettronica a coloro che fossero in regime forfettario.

Da qui poi la risonanza mediatica sulla notizia ha fatto sì che si propagasse ancor prima dell’inizio del 2022. La Commissione europea nel frattempo aveva anche accolto la proposta, approvandola al 13 dicembre 2021.

Allora perché non è ancora obbligatoria per coloro che sono in regime forfettario? In sostanza, per introdurre l’obbligo ufficialmente, serve anche l’emanazione della norma a livello nazionale, un cambiamento radicale che andrà ad annullare l’esonero di cui ancora godono invece tutti coloro che sono sotto regime forfettario.

L’ufficialità potrebbe quindi arrivare nei prossimi mesi, così come aspettare direttamente il 2023 come si è continuato a vociferare nelle ultime settimane. In teoria il Governo ha pensato di spostare le nuove decisioni sull’obbligatorietà di fattura elettronica per tutti direttamente all’anno prossimo, ciò non esclude una possibilità di anticipo. 

Claudia Manildo
Claudia Manildo
Content editor, aspirante giornalista, classe 1996. Sono una giornalista freelance, appassionata di sociologia, letteratura ed attualità. Ho unalaurea triennale in Scienze della Comunicazione all'Università degli studi di Siena e una laurea magistrale in Giornalismo e Cultura editoriale all'Università degli studi di Parma. Ho collaborato con diverse testate e siti generalisti. Divulgo libri su Instagram (@il_pesodelleidee) e scrivo sul blog 'Virus Culturali'.Il mio motto è? Ostinazione e passione"."
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