Nuova Flat tax a 85.000 euro per le partite IVA: ecco come funziona la riforma Meloni

All'interno della nuova legge di bilancio il governo inserirà tutte le modifiche relative alla nuova Flat Tax, scopri quali.

Il nuovo governo in carica si sta preparando per introdurre nuove modifiche all’interno della legge di bilancio, la prima per l’attuale governo Meloni.

All’interno della stessa verranno trattati sicuramente molti snodi presenti all’interno dello stesso programma elettorale del partito, come sempre gli occhi sono puntati verso il settore fiscale e finanziario.

Un punto fondamentale contenuto all’interno del programma elettorale del partito di centro destra è sicuramente la flat tax.

Se ne è parlato a lungo soprattutto relativamente ai suoi rischi ed ai suoi benefici; decidendo poi di porvi alcune modifiche.

All’interno della prossima legge di bilancio verranno per l’appunto inserite le modifiche relative alla Flat tax, lo annuncia direttamente il sottosegretario all’economia Federico Freni.

Scopriamo assieme all’interno dell’articolo quali sono le modifiche proposte e in che modo cambierà il sistema fiscale del nostro paese. 

L’evolversi della flat tax

Sappiamo bene che la tanto discussa flat tax è un punto fondamentale del programma elettorale del partito di centrodestra.

Nonostante siano stati evidenziati diversi rischi in relazione all’evasione fiscale così come descritto all’interno della NADEF, in quanto la soglia può generare dei comportamenti anomali ed evidenziare una tendenza nel “sottodichiarare” per poter ottenere un beneficio.

La tassa unica prevede una soglia all’interno della quale applicare l’aliquota del 15% per tutti i possessori di partita IVA e lavoratori autonomi.

All’inizio questa soglia è stata in posta a 65.000 €, anche se dopo una prima discussione si è ipotizzato di alzare la relativa soglia fino a 100.000 €.

Lo stesso sottosegretario all’economia Federico Freni ha dichiarato che la soglia potrebbe essere meno alta del previsto e dovrebbe fermarsi secondo le ultime notizie attorno agli 85.000 €.

Lo stesso Freni dichiara che assieme alle discussioni relative alla soglia della flat tax si sta discutendo anche di ridurre l’attuale soglia imposta per ottenere le detrazioni fiscali.

Il programma del centrodestra

All’interno del programma elettorale con la quale si è presentato l’attuale partito di maggioranza italiano era contenuta una sezione relativa all’estensione della flat tax per tutte le partite IVA.

Nello specifico si parlava di aumentare la soglia fino a 100.000 € di fatturato, ed inoltre si ipotizzava un progressivo incremento del reddito in prospettiva anche di un futuro ampliamento per famiglie e imprese.

Si tratta sicuramente di un piano ambizioso e che non può essere attivato nell’immediato,è una manovra che prevede al suo interno un’attuazione in più anni.

Per questo motivo il primo passo che vuole attuare il governo è proprio quello di introdurre all’interno del regime forfettario la nuova soglia per tutti i possessori di partita IVA con ricavi annui fino ad 85-90.000 €.

Perché si è introdotta una nuova soglia?

Le modifiche che vogliono essere introdotte dal nuovo governo in relazione alla flat tax riguardano la nuova soglia limite ed anche la soglia incrementale.

Come prima cosa parliamo della nuova soglia limite, in quanto come è stato dichiarato dallo stesso sottosegretario Freni la nuova legge di bilancio vuole dimostrare che la flat tax non era solo uno slogan per le lezioni.

Il governo vuole in primis innalzare la nuova soglia per tutti i possessori di partita IVA ed autonomi che vogliono rientrare nel regime agevolato, l’attuale soglia è fissata a 65.000 euro mentre vuole essere innalzata fino a 100.000 €.

Questa soglia, come abbiamo già accennato in precedenza, non può essere in alzata di colpo ma deve essere un processo graduale, il primo step sarà sicuramente contenuto all’interno della nuova legge di bilancio dove vi sarà il passaggio da 65.000 € ad 85.000 €.

Per quanto riguarda invece la flat tax incrementale, si tratta di una proposta della quale ha parlato anche la premier, si vuole introdurre una tassa piatta con aliquota al 15% in relazione alle dichiarazioni dei redditi dell’anno precedente. 

Quest’ultima manovra non ha ancora delle tempistiche precise e non sappiamo neanche se verrà introdotta nella nuova legge di bilancio, è sicuramente un punto che il nuovo governo andrà ad affrontare.

I rischi della flat tax

Introdurre la flat tax all’interno del nostro paese potrebbe provocare dei rischi soprattutto se viene introdotta una soglia limite così elevata.

È proprio all’interno della NADEF che si discute dei rischi che potrebbe portare l’introduzione della flat tax nel nostro paese. 

Questo perché secondo una statistica già nel corso del 2019 vi è stata una soglia di contribuenti che ha dichiarato di ricavi e compensi al di sotto della soglia massima di 65.000 € al fine di poter agevolare delle aliquote ridotte del regime forfettario, anche se non erano dati reali.

È chiaro che aumentando ulteriormente la soglia limite ci potrebbero essere maggiori casi come quelli appena citati, chiaramente stiamo parlando di tendenze ipotetiche che dovranno essere sicuramente prese in considerazione del governo nel momento in cui verrà proclamata la manovra definitiva.

Leggi anche: La Flat tax per Partite Iva si farà? Promessa a rischio, manca la copertura finanziaria.

Quali saranno i lavoratori più agevolati

Un pensiero ormai comune riguarda sicuramente l’effettivo beneficio o meno dell’introduzione della flat tax che il nostro paese.

La tassa piatta andrebbe a contrapporsi direttamente all’attuale sistema fiscale che è definito progressivo in quanto aumenta le aliquote in base alla progressione del reddito.

Avere un’unica aliquota per tutti i liberi professionisti e possessori di partita IVA può andare sicuramente ad agevolare dal punto di vista delle spese, anche se provocherebbe delle entrate inferiori alle casse dello Stato.

Inoltre, l’introduzione di una tassa andrebbe ad agevolare prevalentemente le persone che hanno una fascia di reddito alta in quanto andrebbero a pagare la stessa percentuale di aliquota di redditi più inferiori.

A discapito dei dubbi e delle perplessità che sono state evidenziate il governo continua a sostenere l’introduzione della flat tax, staremo a vedere in che modo questi dubbi verranno risolti.

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