Matrimonio, tutte le spese detraibili e i bonus che puoi richiedere per pagare meno

Anche se un matrimonio può risultare costoso, ci sono diverse spese perfettamente detraibili, oltre ad una serie di bonus utili per risparmiare.

Un matrimonio è un grande atto di responsabilità, soprattutto finanziario. In media le spese di un matrimonio possono arrivare tranquillamente a 20, 30mila euro, anche nel caso di cerimonie frugali.

Cifre comunque importanti per le coppie che hanno da poco messo da parte qualche soldo. Per questo conviene ora più che mai andare a vedere quali spese possono essere detraibili nel caso si voglia prendere a carico tutta la cerimonia, e quali bonus possono essere richiesti.

Proprio per quest’ultimo caso la Lega sta valutando di proporre un ulteriore incentivo per i neo sposini che vogliono organizzare un matrimonio quest’anno.

Matrimonio, tutte le spese detraibili

Per ottenere il massimo del risparmio con il proprio matrimonio, l’essenziale è fare attenzione alle spese, perché non tutte sono detraibili.

Si potrebbero dividere tali spese in due categorie:

  • oggettistica,

  • servizi vari.

Nel primo caso, le spese sono detraibili se riguarda:

  • acquisto di bomboniere;

  • noleggio auto da cerimonia;

  • acquisto abito e accessori da cerimonia (sposa e sposo);

  • addobbo floreale;

  • fedi nuziali;

  • stampa delle partecipazioni.

Nel secondo caso, sono ammessi i seguenti servizi:

  • servizi di catering e ristorazione (massimo 700 euro);

  • servizi alla persona legati al giorno del matrimonio (acconciatura e trucco);

  • viaggio di nozze (massimo 700 euro);

  • affitto sale e location per cerimonia e banchetto;

  • servizi di riprese video e book fotografico;

  • servizi di animazione, intrattenimento, spettacolo;

  • servizio di wedding planner.

Nel caso delle spese online, purtroppo al momento non è possibile provvedere alla detrazione fiscale.

Essendo legale al Fisco, tutte le spese dovranno essere effettuate tramite pagamenti tracciabili (bonifici, carte di debito o credito…) e dovranno essere state effettuate entro il 31 dicembre dell’anno precedente a quello di riferimento.

Si potrà richiedere infatti solo col Modello 730 se dipendenti o pensionati, altrimenti col Modello Redditi Persone Fisiche nel caso di lavoratori autonomi.

Matrimoni, i bonus che puoi richiedere per pagare meno

Nel caso di bonus, al momento è disponibile solo il bonus sposi 2023.

Si tratta di un aiuto economico per le coppie di futuri sposi, pari a 2.000 euro. Riguarda solo i costi impiegati per le nozze, sempre per quanto riguarda l’oggettistica e i servizi citati, come il catering, bomboniere, il viaggio di nozze, l’addobbo floreale o il servizio di wedding planner.

Non si potrà avere un rimborso superiore a 2.000 euro, ma in compenso si potrà godere del bonus anche nel caso in cui la celebrazione del matrimonio sia avvenuta quest’anno. L’essenziale è che si presenti una documentazione che attesti l’avvenuta celebrazione nel periodo di tempo che va dal 14 dicembre 2021 al 31 dicembre 2023.

Ad oggi il bonus è disponibile solo per i residenti del Lazio, dal momento che solo la giunta della Regione ha deciso di destinare per i propri cittadini residenti un contributo pari a 10 milioni di euro, pur rimanendo disponibile ad accogliere anche domande in overbooking.

Inoltre per il bonus da 2.000 euro non si potranno presentare più di 5 fatture, oltre alla relativa documentazione che dimostri l’avvenuta celebrazione delle nozze o dell’unione civile.

Se si vuole optare per un bonus “nazionale” bisognerà sperare che la proposta della Lega venga presa in considerazione dal Governo.

Leggi anche: Come risparmiare per il matrimonio? Idee per un evento speciale senza spendere una fortuna

La proposta della Lega di un bonus fiscale per i matrimoni

Recentemente la Lega ha voluto proporre alla Camera un disegno di legge per l’attivazione di un bonus fiscale pari a 20 mila euro per i matrimoni.

Anche se ancora in bozza, il bonus matrimonio consisterebbe in un incentivo richiedibile solo per le coppie under 35 aventi però un ISEE riferito al reddito dichiarato al 31 dicembre 2022 non superiore a 23.000 euro, ovvero non superiore a 11.500 euro a persona.

Tale bonus sarà limitato soltanto alle coppie che dimostrano di avere la cittadinanza italiana da almeno 10 anni. Inoltre le spese dovranno essere sostenute sul territorio italiano.

Si tratterebbe comunque di una detrazione d’imposta, per coprire fino al 20% delle spese totali, fino a un tetto massimo di 20 mila euro. Essendo una detrazione, il rimborso sarà ripartito in cinque quote annuali.

Ancora non è chiaro se il Governo appoggerà o meno questa proposta, date anche le altre disposizioni fiscali approvate di recente col Documento di Economia e Finanza e col recente Decreto Lavoro. Disposizioni che potrebbero costare allo Stato diversi miliardi di euro per garantire il taglio del cuneo contributivo e ulteriori benefit fiscali.

Leggi anche: Coppie sposate, unite civilmente o conviventi, cosa cambia? Ecco tutte le differenze

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