Riforma fiscale, Partite Iva e flat tax, cosa succede con Meloni? In arrivo la rivoluzione

Tutte le misure fiscali in arrivo, dalla Pace fiscale allo stralcio delle cartelle.

Le elezioni del 25 settembre hanno consegnato una vittoria schiacciante alla coalizione di Centrodestra, vuol dire che il futuro premier sarà Giorgia Meloni. Gli elettori si aspettano da lei alcune importanti misure fiscali, preannunciate nel programma elettorale.

Stiamo parlando di flat tax per le Partite Iva, riforma Irpef, pace fiscale e stralcio delle cartelle esattoriali. Queste misure si accompagneranno alla riforma delle pensioni e alla probabile eliminazione del reddito di cittadinanza. Vediamo, una ad una, le misure in arrivo che interesseranno tutti i contribuenti.

Flat tax e partite Iva, che succede dopo l’elezione di Giorgia Meloni

Quello che ci si aspetta dal governo guidato dalla colazione di destra è l’introduzione della flat tax, la cosiddetta “tassa piatta” per ridurre la pressione fiscale sui contribuenti, specialmente sulle imprese e sui lavoratori a Partita Iva. Durante la campagna elettorale si era parlato di una flat tax al 15% per tutti i contribuenti, misura che sembra difficile da realizzare perché necessiterebbe di fondi davvero ingenti.

Invece sembra più probabile una tassa piatta per i redditi fino a 100.000 euro, ai quali potrebbe essere esteso il regime forfettario.

Leggi anche: Flat tax, ecco come funziona davvero e chi ci guadagna

La riforma dell’Irpef

La riforma dell’Irpef si accompagna alla flat tax ed è la seconda misura fiscale più importante della coalizione di Centrodestra. Cosa succederà con il governo Meloni? La leader di Fratelli d’Italia intende introdurre una detrazione progressiva calmierata su un “quoziente familiare” che tenga conto dei membri del nucleo familiare.

Pace fiscale e stralcio delle cartelle esattoriali

Ci sarà la pace fiscale? E che fine faranno le cartelle esattoriali per i debiti con l’Agenzia delle Entrate? Questi sono alcuni degli interrogativi principali degli elettori. Le cartelle arretrate, infatti, rappresentano una grande preoccupazione per migliaia di italiani. La proposta della Meloni è la seguente:

  • il saldo e stralcio delle cartelle fino a 3.000 euro;
  • la rateizzazione automatica in 10 rate per gli importi superiori con una maggiorazione del 5%.

Che succede al Superbonus e alle altre agevolazioni per ristrutturazione casa?

Un altro “tema caldo” che il governo guidato da Giorgia Meloni dovrà affrontare è quello legato ai bonus sull’edilizia.

Che fine faranno le detrazioni prorogate dal vecchio esecutivo? A tal riguardo la posizione della coalizione di Centrodestra è sempre stata quella di salvaguardare chi ha già dato inizio ai cantieri e fare ordine sulla mole di incentivi previsti.

Dunque è difficile prevedere se Superbonus 110%, Ecobonus e bonus Ristrutturazioni saranno confermati, eliminati o fortemente ridisegnati in base alle risorse economiche effettivamente in campo.

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