La TARI si può scaricare dal 730? Finalmente chiarito il dubbio

Con il Modello 730 e la dichiarazione dei redditi, è possibile per i lavoratori scaricare tutta una serie di spese. La TARI è compresa? Ecco la risposta.

I lavoratori dipendenti possono scaricare diverse spese ogni anno tramite la propria dichiarazione dei redditi, ovvero utilizzando un documento che è chiamato Modello 730. Per farlo, è sufficiente recarsi ad un centro CAF, o da un professionista, e presentare tutte le ricevute o i documenti che attestano che sono state sostenute queste spese.

Tra i costi che si possono scaricare, ricordiamo quelli per acquistare farmaci, per visite mediche, per il veterinario, le spese per la scuola e lo sport dei figli, oppure particolari costi per l’assistenza di persone con handicap. Tuttavia non sono gli unici costi su cui è possibile risparmiare.

Molti si chiedono se e quando sia possibile risparmiare anche su alcuni tipi di tasse, come ad esempio la TARI. La tassa sui rifiuti è una imposta il cui pagamento è obbligatorio ogni anno, e per cui arriva un bollettino per il pagamento direttamente a casa. Ma si può scaricare questa spesa con il Modello 730? Cerchiamo di fare chiarezza in questo articolo.

Pagamento TARI e Modello 730

Prima di tutto va ricordato che la TARI è una tassa che viene calcolata sulla base della grandezza dell’abitazione in cui vengono prodotti i rifiuti, dal numero di componenti che vivono stabilmente all’interno della casa, e in base a quanti rifiuti si producono. Questa tassa è di tipo comunale, per cui ognuno la paga in base alle regole specifiche del Comune in cui risiede.

Il Modello 730 serve a tutti i lavoratori dipendenti, ovvero a coloro che hanno un datore di lavoro, a presentare i redditi percepiti durante l’anno, come obbligo di legge. Si possono presentare come abbiamo anticipato, diversi costi sostenuti durante l’anno, per poter ottenere dei vantaggi fiscali sull’IRPEF. In breve, si possono scaricare tramite questo modello diverse spese. La TARI tuttavia non è una di queste.

Trattandosi a tutti gli effetti di una tassa, a carico dei soggetti privati, tutti sono obbligati a pagarla, per l’abitazione in cui vivono stabilmente, ma anche per eventuali immobili di proprietà in cui vengono prodotti rifiuti. Va ricordato che se sei proprietario di una casa posta in affitto, non dovrai preoccuparti di pagare questa tassa, perché la responsabilità dell’imposta è dell’inquilino.

Si può quindi dire che tramite Modello 730 i privati non possono detrarre la TARI, ovvero non possono ricevere sconti in questo modo.

Tuttavia va ricordato anche che ogni Comune mette a disposizione particolari possibilità di sconto per i propri cittadini, sulla base di alcuni requisiti. Anche se questa tassa non si può scaricare dalla dichiarazione dei redditi, è consigliato informarsi per sapere se si può accedere a qualche altro tipo di riduzione.

Pagamento TARI e imprese

Un altro discorso invece è quello che riguarda il pagamento della TARI da parte delle imprese, ovvero da parte di chi svolge una attività lavorativa all’interno di un immobile o struttura che produce rifiuti. La tassa va pagata anche in questo caso, ovvero non è rivolta esclusivamente a chi produce rifiuti in casa.

Le imprese sono tenute a versare la TARI al Comune in egual modo, ogni anno, sulla base dei rifiuti prodotti, per pagare la raccolta e il corretto smaltimento degli stessi. Tuttavia non è possibile per le imprese utilizzare il Modello 730, perché queste realtà usano altri documenti, come il Modello Redditi, per presentare la dichiarazione annuale, e si avvalgono anche di particolari rendicontazioni contabili.

Le imprese, che possono anche essere negozi, bar, ristoranti, locali e così via, possono accedere a qualche forma di sconto sul pagamento di questa tassa? La risposta è affermativa: per chi ha una impresa la legge prevede che la tassa sia deducibile dal reddito di impresa.

Questo vuol dire che è possibile risparmiare su questa tassa quando l’immobile oggetto della stessa è utilizzato per svolgere un’attività. Pensiamo quindi ai negozi, ai bar, ma anche alle aziende che producono materiali. In particolare la legge prevede che tutti i tributi siano deducibili, tranne l’IVA e le tasse dirette sul reddito.

Immobili strumentali e TARI

Professionisti autonomi con Partita Iva e imprese possono portare in deduzione la TARI, come anche l’IMU, l’Imposta Municipale Unica. Si tratta in questi casi di possibilità limitate a quelli che sono definiti come immobili strumentali, ovvero:

  • Immobili strumentali per destinazione: tutte le strutture utilizzate per svolgere una attività commerciale, purché non vengano utilizzati anche come abitazione;
  • Immobili strumentali per natura: sono utilizzati per una attività a causa della loro struttura, e non possono essere adibiti ad altri usi, ovvero con categorie catastali diverse da quelle abitative;
  • Immobili strumentali per lavoratori autonomi: quelle strutture utilizzate esclusivamente per svolgere una professione o un’arte, ovvero non utilizzati per altri scopi.

Come è facile intuire, è possibile portare in deduzione i costi per la TARI solamente in questi casi, ovvero l’immobile non deve essere utilizzato per altri scopi. Un professionista autonomo che per esempio lavora da casa in smart working, non può portare in deduzione questi costi, perché la casa è utilizzata non solo per il lavoro, ma anche come abitazione.

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