Torna la proposta di una tassa per i super ricchi: ecco cos’è

I super ricchi sono stati nuovamente presi di mira da alcuni europarlamentari. Ecco che torna la proposta di una tassa extra. Scopriamo cos'è.

Dal Parlamento Europeo si alza la voce di 130 deputati che in nome delle ingiustizie economiche chiedono una tassa per i super ricchi. Non è la prima volta che si discute di un’imposta in più per redditi ultra milionari. Scopriamo dunque cos’è questa tassa e a chi si potrebbe applicare.

Torna la proposta di una tassa per i super ricchi

Il cambiamento climatico non si può più evitare e fa paura davvero a tutti. A causa di quelle che sono state definite ingiustizie climatiche, ad arricchirsi sono sempre i più ricchi, in particolare le multinazionali. Se al Climate Change si aggiungono anche gli extraprofitti generati a causa dalla crisi energetica in seguito allo scoppio della guerra in Ucraina, le ingiustizie economiche sono sempre maggiori.

Per tali ragioni, allora, 130 deputati del Parlamento Europeo, hanno chiesto di tassare ulteriormente i redditi pari e superiori a 50 milioni di euro. L’imposta extra per i super ricchi interesserebbe dunque solo veri e propri colossi economici. Per i promotori di questa tassa, si garantirebbe in sostanza, come riporta Money.it, di mitigare le disuguaglianze e tentare di trovare un soluzione alle crisi conseguenti al cambiamento climatico.

In cosa consiste la tassa per i super ricchi: cos’è e a chi si applica

Ma cos’è in sostanza questa tassa per i super ricchi? Al momento si tratta di una petizione firmata da 130 deputati europei che hanno proposto, per i redditi già menzionati in precedenza, dunque pari o superiori a 50 milioni, un’imposta extra dell’1,5%. Ovviamente si tratta solo di una proposta e nulla di concreto, anche perché sull’imposta precisa c’è ancora molto da discutere. Servirà inoltre una discussione collettiva della proposta e in seguito un invio formale all’OCSE (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) e all’ONU (Organizzazione delle Nazioni Unite).

La tassa per i super ricchi è simile ad una patrimoniale ma colpirebbe solo le aziende

L’idea di tassare i più ricchi non è una novità. In Italia si è addirittura spesso discusso di un’imposta patrimoniale, molto cara ai partiti del centrosinistra. Con la patrimoniale si andrebbero a tassare maggiormente i redditi più alti per redistribuire meglio la ricchezza. Anche negli Stati Uniti d’America l’idea di una patrimoniale non dispiace al presidente Joe Biden, che vorrebbe applicare imposte extra ai redditi superiori ai 400mila dollari per redistribuire meglio la ricchezza e rendere più accessibile il sistema sanitario.

La proposta dei 130 deputati europei non è ovviamente una patrimoniale perché difficilmente si potrebbe applicare a persone fisiche, dato che i redditi da colpire sono pari o superiori a 50 milioni. I target principali sono infatti le aziende. La tassa per i super ricchi è infatti pensata come disincentivo ad inquinare.

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Felice Emmanuele Paolo de Chiara
Felice Emmanuele Paolo de Chiara
Redattore, classe 1994. Sono nato a Napoli ma ho vissuto un po’ in Toscana dove mi sono laureato in Scienze politiche e relazioni internazionali presso l’Università degli Studi di Siena e un po’ a Milano dove mi sono specializzato in Cooperazione Internazionale presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore. Sono appassionato di politica, attualità, sport (grande tifoso del Napoli), cinema e libri. Nel tempo libero mi dedico alla scrittura di racconti e quando ho tempo viaggio.
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