Vacanze: quali spese si possono scaricare per pagare meno tasse

Chi viaggia per lavoro e si sposta spesso in auto, può scaricare le spese delle vacanze per poter pagare meno tasse. Quali sono le spese deducibili.

Come molti sanno, i lavoratori autonomi e i liberi professionisti in possesso di una regolare partita IVA hanno la possibilità di scaricare le spese delle proprie vacanze. In questo modo, si potranno così portare in deduzione gli importi delle spese sostenute per eventuali viaggi e vacanze.

Attraverso un buon tax planning, dunque, sarà possibile riuscire ad ottenere una tassazione piuttosto bassa, grazie alla deducibilità di alcune spese, tra cui anche quelle riferite alle proprie vacanze.

Tuttavia, per assicurarsi di poter portare in detrazione quelle spese e quei costi legati ai viaggi, è necessario accertarsi di rispettare tutte le condizioni e i requisiti per scaricarle nella dichiarazione 2023.

Ecco, quindi, quali sono le spese che si possono scaricare per risparmiare sui viaggio e quali sono i costi per viaggi e trasferte che possono essere scaricate in dichiarazione.

Quali spese si possono scaricare sui viaggi

Per comprendere effettivamente quali sono le spese dei viaggi e delle vacanze che possono essere scaricate per pagare meno tasse, è necessario prendere in considerazione due aspetti principali principali. Stiamo parlando dei seguenti elementi:

  • il regime di appartenenza;

  • il principio di inerenza.

Per quanto il primo, ovvero il regime fiscale di appartenenza, infatti, a poter scaricare le spese dei viaggi e delle trasferte sono esclusivamente quei professionisti e quei lavoratori autonomi che svolgono la propria prestazione come liberi professionisti aderenti al regime fiscale ordinario.

Di conseguenza, questi lavoratori possono portare le spese eseguite durante l’anno in deduzione, mediante il metodo analitico.

Se invece un lavoratore autonomo ha optato per il regime fiscale agevolato, noto come regime forfettario, egli potrà effettuare la detrazione delle spese, attraverso il metodo a forfait. Dunque, ciò significa che sarà necessario fare riferimento al coefficiente di redditività che viene stabilito in base al codice Ateco in questione.

Per quanto concerne, invece, il secondo aspetto legato alla possibilità di scaricare le spese dei viaggi, in questo caso, si fa riferimento al cosiddetto principio di inerenza.

Cosa vuoi dire? Come suggerito anche dal termine stesso, le spese che possono essere portate in deduzione, dovranno essere correlate all’effettiva attività di lavora svolta.

Significa che le spese devono essere considerate come potenzialmente migliorative delle prestazioni del lavoratore autonomo in questione.

Come scaricare le spese dei viaggi

Come abbiamo visto nel precedente paragrafo, affinché si possa beneficiare delle deduzioni sulle spese legate a vacanze e viaggi, il lavoratore autonomo o il libero professionista a cui si riferisce la dichiarazione 2023 sarà verificato il principio di ingerenza all’attività di lavoro.

Ad esempio, sarà possibile scaricare le spese per i viaggi qualora questi fanno riferimento a trasferte di lavoro oppure vacanze svolte per poter effettuare la partecipazione ad uno specifico corso di formazione oppure ad un convegno, e così via.

A tal proposito, il lavoratore in questione potrà scaricare non soltanto i costi legati al viaggio, come quelli per il biglietto del treno o dell’aereo, o il taxi, o ancora le spese per carburante e pedaggio autostradale, ma anche eventuali costi di soggiorno e di pernottamento.

Ma attenzione! Per poter dedurre effettivamente i costi e le spese effettuate durante l’anno per poter viaggiare, sarà necessario accertarsi di rispettare alcune condizioni legate alle spese per le vacanze 2023.

Ciò vuol dire che per poter portare in detrazione le spese per le vacanze, bisogna assicurarsi che le spese siano determinate e certe, ovvero attestate da appositi documenti fiscali. Per questo motivo, il lavoratore autonomo o il libero professionista dovrà dimostrare le spese per i viaggi mediante scontrini e fatture.

I limiti per scaricare le spese delle vacanze

Per poter dedurre le spese per i viaggi e per le vacanze del 2023, il lavoratore autonomo o il libero professionista dovrà anche fare attenzione ad alcuni limiti.

Stiamo parlando del principio di cassa. Infatti, sarà possibile portare in deduzione nella dichiarazione del 2023, esclusivamente quei costi e quelle spese che il lavoratore autonomo ha sostenuto durante l’arco del 2022.

Inoltre, va anche detto che ci sono alcuni limiti alla deducibilità per le spese. Ad esempio, se un lavoratore vuole dedurre le spese legate ai costi del carburante oppure alla manutenzione della propria vettura utilizzata per viaggi e spostamenti di lavoro, in questo caso le spese sono deducibili al 20%.

Mentre, le spese per vitto e alloggio, le quali dovranno risultare inferiori al 2% dei compensi che sono stati registrati durante lo stesso anno di riferimento, possono essere deducibili al 75%.

Se invece il viaggio si configura come una trasferta turistica oppure promozionale, o ancora è un viaggio per la partecipazione a fiere e mostre, le spese possono essere considerate deducibili fino all’1% dell’importo complessivo legato ai compensi conseguiti durante l’anno di riferimento.  

Viviana Vitale
Viviana Vitale
Aspirante giornalista e social media manager freelance, classe 1995. Le mie più grandi passioni sono la scrittura e il marketing digitale. Sono state proprio queste a portarmi oggi a far parte del team di redattori di Trend-online e a collaborare come professionista della comunicazione con varie aziende italiane.
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