Scegliere il vino giusto può essere una sfida, soprattutto se non si ha la possibilità di assaggiarlo in anticipo. Ma fortunatamente, l’etichetta di una bottiglia di vino può fornire preziose informazioni sulla sua qualità e caratteristiche.
Imparare a decifrare queste indicazioni può aiutarti a fare una scelta informata prima di acquistare o ordinare un vino.Vediamo come capire se un vino è buono sin dall’etichetta, imparando a valutare la sua qualità anche senza degustarlo.
Origine e denominazione, come capire se è un buon vino guardando l’etichetta
La prima cosa da osservare sull’etichetta di un vino è l’indicazione dell’origine e della denominazione.
In molti paesi, le regioni vinicole hanno reputazioni consolidate per la produzione di vini di alta qualità. Ad esempio, la regione della Champagne in Francia è famosa, appunto, per lo champagne.
Una denominazione specifica, come “DOCG” in Italia o “AOC” in Francia, può anche garantire che il vino rispetti determinati standard di qualità.
Anno di produzione e vitigno
L’etichetta dovrebbe riportare l’anno di produzione del vino, indicando la vendemmia. In alcune annate, le condizioni climatiche possono influire sulla qualità del vino, quindi occorre fare sempre attenzione ai commenti degli esperti sulla specifica annata.
Inoltre, spesso viene menzionato il vitigno principale o le uve utilizzate nella produzione del vino. Alcuni vitigni sono associati a vini di alta qualità, come il Cabernet Sauvignon o il Pinot Noir.
Premi e riconoscimenti, un segno di qualità
Se un vino ha ricevuto premi o riconoscimenti, ciò può essere un segno di qualità. Gli enologi e gli esperti di vino valutano regolarmente le bottiglie in competizioni e degustazioni, e le medaglie o i punteggi ottenuti possono essere menzionati sull’etichetta.
Se vedi premi importanti come “Medaglia d’Oro al Concours Mondial de Bruxelles” o “90 punti da Wine Spectator“, è probabile che il vino sia stato valutato positivamente dagli esperti.
I dettagli tecnici sull’etichetta, cosa guardare
ll volume nominale, per esempio, indica la quantità di vino contenuta nella bottiglia. Può essere espresso in litri, millilitri o centilitri. Le abbreviazioni senza punto seguite dalla lettera “e” indicano una stima.
Esempio: 750 ml e; Contenuto 750 ml e; Net Content 750 ml e; Cont. 75 cl e; Net cont. 75 cl e
Il titolo alcolometrico rappresenta la percentuale di alcol presente nel vino e può essere preceduto da termini come “titolo alcolometrico effettivo” o “alcol effettivo”. In alternativa, può essere abbreviato con “alc % vol”.
Esempio: 12,5% vol; Alcol effettivo 12,5% vol; Alc 12,5% vol
Ad esempio, alcuni vini italiani possono essere classificati come “Superiore” se presentano una percentuale di alcol leggermente più elevata rispetto ai vini standard della stessa denominazione.
La data di confezionamento fa riferimento al lotto di produzione, cioè alle bottiglie prodotte o confezionate in circostanze simili, consentendo una tracciabilità. Non è necessariamente una data specifica, ma può essere anche un numero che può essere facilmente ricondotto alle registrazioni del lotto.
Il lotto viene identificato sull’etichetta con la lettera “L” seguita da un numero o una data.
Esempio: L.1 (primo lotto del vino); L.1/2010 (primo lotto del vino imbottigliato nel 2010); L. 05/03/2014 (data precisa di imbottigliamento).
Tra gli allergeni, i solfiti sono il componente principale che richiede l’indicazione sull’etichetta. L’etichetta deve riportare la scritta “Contiene solfiti” ogni volta che la concentrazione supera i 10 mg/l.
Aggiungere queste informazioni aggiuntive sulla bottiglia di vino può aiutare i consumatori a comprendere meglio le caratteristiche e la qualità del vino prima di aprirlo e degustarlo.
Note di degustazione e abbinamenti alimentari
Molte etichette di vino includono una descrizione delle caratteristiche organolettiche e delle note di degustazione. Queste informazioni possono darti un’idea del profilo aromatico e gustativo del vino.
Potresti trovare indicazioni come “fruttato”, “tannico”, “acidità vivace” o “note di ciliegia”. Inoltre, l’etichetta può suggerire abbinamenti alimentari consigliati per apprezzare al meglio il vino.
Pertanto, in linea generale, è molto importante saper come leggere le etichette alimentari, non solo per una maggiore qualità ma anche per una questione di salute.
In conclusione, l’etichetta di una bottiglia di vino può rivelare molto sulla sua qualità e caratteristiche senza doverla aprire. Osservando attentamente l’origine, l’anno di produzione, il vitigno, la percentuale di alcol, i premi e altri dettagli, puoi fare una valutazione preliminare della bontà del vino.
E anche senza spendere una fortuna, potresti riuscire a trovare ottimi vini a meno di 15 Euro con cui è impossibile fare brutta figura.
Ricorda però che l’esperienza diretta di assaggiare rimane la miglior guida nella scelta di un vino che si adatti ai tuoi gusti personali.