Cosa non si mangia durante il Ramadan? Ecco 8 cibi vietati per la religione musulmana

Il Ramadan, mese sacro per tutti i musulmani, impone severi divieti alimentari: vediamo cosa non si mangia e quali sono le regole.

Il Ramadan, il mese considerato sacro dalla religione musulmana, prevede tanti divieti, in primis alimentari. Vediamo cosa non si mangia in questo periodo e quali sono le principali regole a cui devono sottostare i fedeli.

Ramadan: cosa non si mangia secondo la religione musulmana?

Da domenica 10 marzo a lunedì 8 aprile 2024, i musulmani di tutto il mondo celebrano il Ramadan. Si tratta del cosiddetto mese sacro, molto più restrittivo della Quaresima della religione cattolica. Tutti i fedeli islamici sono chiamati a praticare l’autocontrollo, tramite l’astinenza e il digiuno. Quest’ultimo è uno dei cinque pilastri dell’Islam. Gli altri sono: professione di fede, le cinque preghiere giornaliere, l’elemosina e il pellegrinaggio (almeno una volta nella vita) a La Mecca.

Così come avviene nella religione cristiana, anche per la fede musulmana il digiuno rappresenta un momento di purificazione. A differenza dei cristiani, però, gli islamici osservano altri obblighi. Durante il Ramadan si mangia soltanto la notte (si digiuna dalla preghiera dell’alba a quella del tramonto), non si consumano bevande neanche durante il giorno, non si fuma e non si hanno rapporti sessuali.

Il digiuno deve essere rispettato da tutti i musulmani in buona salute. Possono astenersi i bambini, le donne in gravidanza, in allattamento o con il ciclo mestruale e i malati cronici. Chiarito cos’è il Ramadan, vediamo cosa non si mangia durante il mese sacro. In sostanza, quando si rompe l’astinenza dal cibo si possono consumare tutti gli alimenti non vietati dalla religione musulmana.

Ramadan: i cibi vietati sono sempre gli stessi

I musulmani digiunano durante il giorno, ma possono mangiare prima dell’alba e dopo il tramonto. Durante il Ramadan, così come avviene in tutti gli altri giorni dell’anno, i fedeli non possono consumare: carne di maiale, carni macellate senza il totale dissanguamento, grasso di bue e di pecora, uccelli da preda, animali velenosi, vino e tutte le bevande alcoliche e superalcoliche.

Considerando che il Ramadan è il mese sacro perché “fu rivelato il Corano come guida per gli uomini e prova chiara di retta direzione e salvezza“, i divieti alimentari già normalmente considerati legge vengono rispettati con maggiore veemenza.

Quali sono le regole del Ramadan?

Le regole alimentari del Ramadan consentono due pasti giornalieri: quello mattutino, prima dell’alba, e quello serale, dopo il tramonto. Il primo pasto punta soprattutto al lato nutriente ed è abbastanza leggero. Generalmente, varia in base alla quantità di cibo mangiato durante la notte.

Il banchetto della sera, invece, è molto più ampio. Si inizia rigorosamente con un dattero, considerato il frutto di Maometto, oppure di più ma sempre in numero dispari. Poi, si passa ad una zuppa di legumi con pollo, patate e via dicendo e, infine, bevande rinfrescanti. Ovviamente, i piatti variano da un Paese all’altro. Durante tutta la notte si possono consumare frutta, prodotti dolciari da forno e succhi di frutta. E’ bene sottolineare che le abbuffate sono vietate. Quando si rompe il digiuno bisogna pensare a nutrire il corpo in base al suo reale fabbisogno, quindi senza esagerare.

Le altre regole, come già sottolineato, impongono l’astinenza dal fumo e dai rapporti sessuali. Inoltre, non bisogna utilizzare un linguaggio scurrile e fare la guerra.

Cosa non possono fare le donne in Ramadan?

Oltre alle regole elencate precedentemente, durante il Ramadan le donne non possono truccarsi. In presenza di ciclo mestruale sono chiamate a sospendere il digiuno e a recuperarlo successivamente, fuori dal mese sacro.

Fabrizia Volponi
Fabrizia Volponi
Copywriter, classe 1985. Laureata in Scienze Storiche presso l'Università La Sapienza di Roma, con una seconda laurea in Scienze Religiose alla Pontificia Università Lateranense, ho una passione per la scrittura e la lettura. Ideatrice di un blog dedicato ai libri, il mio motto è πάντα ῥεῖ, tutto scorre.
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