Spumante versus champagne, qual è la differenza? Ecco cosa devi sapere

Ecco i consigli per orientarsi nella scelta del beverage per la tavola delle feste. Qual è la differenza tra spumante e champagne? E il prosecco?

Il periodo delle feste per eccellenza si avvicina e può essere utile qualche consiglio per orientarsi nella scelta del beverage per i pranzi e le cene in compagnia.

Qual è la differenza tra spumante e champagne? E con il prosecco, quali sono le affinità? Cosa è preferibile acquistare, un brut o un dry?

Ecco le curiosità da conoscere e magari da sfoggiare a tavola con gli amici, sorseggiando un bicchiere di bollicine.

Qual è la differenza tra spumante e champagne

Vini spumanti e champagne sono due prodotti molto simili, perché accomunati nella produzione dal famoso metodo champenoise.

Ma, nel momento in cui compriamo una bottiglia con la scritta in etichetta “champagne”, allora vuol dire una sola cosa: proviene dall’omonima zona della Champagne, in Francia.

Tutte le altre denominazioni, da vino spumante a “prodotto in Francia” si riferiscono ad altre tipologie di prodotti.

Vero è che fanno tutti parte di una grande “famiglia” e bisogna essere intenditori per distinguere al primo sorso un tipo di vino dall’altro (senza guardare l’etichetta).

La normativa europea prevede che solo i vini che provengono dalle uve rigorosamente coltivate nella Champagne francese possano riportare tale denominazioen ma i vini spumanti italiani sono prodotti altrettanto pregiati e molto affini, dal momento che si basano anch’essi sul metodo champenoise.

Méthode champenoise, cos’è

Questo metodo accomuna la produzione dei vini bianchi spumanti e prevede innanzitutto la fermentazione del vino nelle vasche.

A questo punto, il prodotto viene imbottigliato, con tappo di sughero e filo metallico (il bouchon) e si procede con una seconda fermentazione, favorita dall’aggiunta di zucchero o lievito. È proprio questo passaggio che permetterà alle bollicine di brillare.

Non è ancora finita qui, dal momento che passeranno mesi prima che le bottiglie di champagne finiscano sugli scaffali per la vendita al dettaglio.

Dunque fermo restando il metodo di produzione, è l’origine dell’uva che fa la differenza e distingue lo champagne dagli altri vini spumanti.

Questi ultimi possono provenire da altri Paesi, quali ad esempio California, la Germania, l’Italia, la Spagna, l’Australia e la Nuova Zelanda.

In particolare, per quanto concerne le tipologie di uva, si tratta di:

  • Chardonnay (Francia)

  • Pinot nero/Pinot meunier (regione dello Champagne)

  • Riesling (Germania)

  • Trebbiano toscano (Italia)

  • Sauvignon blanc (Nuova Zelanda).

Una differenza da segnalare tra lo champagne e il vino spumante italiano riguarda la gradazione alcolica. In linea di massima infatti, il prodotto Made in Italy è meno alcolico (tra l’11% e il 14%), a differenza dello champagne che presenta invece una gradazione compresa tra il 12% e il 15%.

Qual è la differenza tra spumante e prosecco

Tipica produzione delle zone del Veneto e del Friuli Venezia Giulia, il prosecco è un prodotto DOC, un vino bianco leggero e rinfrescante, anch’esso caratterizzato dalla presenza di bollicine.

Per produrre il prosecco si segue il metodo Charmat o Martinotti, che prevede la seconda fermentazione in vasche (autoclavi pressurizzate) e non in bottiglia.

La gradazione alcolica è inferiore sia rispetto al vino spumante che allo champagne e costa anche di meno.

Il vino più amato dalle donne, come si suol dire, perché è piacevole da bere ma permette di mantenersi sobri.

Come afferma David Rosengarten, autore di Cooking with Champagne & Other Sparkling Wines

È possibile sedersi a cena con la famiglia o con gli amici e bere due bicchieri, senza avere la sensazione di aver bevuto due bicchieri.

Il prosecco inoltre si distingue tra brut e dry o addirittura extra dry. Chi ama un sapore asciutto e “secco” allora deve prediligere il brut mentre dry ed extra dry sono prosecchi più dolci e amabili.

Ecco quale scegliere tra un prosecco extra dry o brut.

L’offerta di prosecco in vendita anche al supermercato è davvero vasta oggigiorno. Molti prodotti sono anche economici, come orientarsi dunque nella scelta, per capire che si tratti di un buon prosecco?

In verità, solo assaggiando il prodotto è possibile davvero stabilire se vale la pena berlo oppure no. In linea di massima, più la bollicina è piccola e risale lentamente, e più il vino è di qualità.

Spesso, dovendo acquistare un prosecco, ci si trova anche di fronte ad altri tipi di diciture, come cuvée o millesimato.

Il primo termine sta a indicare che il vino proviene da un assemblaggio di più vigneti, anche eventualmente di annate diverse. Il millesimato invece indica precisamente di quale annata si tratta.

Leggi anche: I cinque migliori spumanti che si possono acquistare al supermercato: ecco la classifica.

Natalia Piemontese
Natalia Piemontese
Consulente lavoro online e professioni digitali, classe 1977. Sono Natalia, Piemontese di cognome, pugliese di nascita e calabrese d'adozione. Laureata in Scienze Politiche presso l'Università degli Studi di Bari, ho conseguito un Master in Selezione e Gestione delle risorse umane. Mamma bis, scrivo sul web dal 2008. Sono specializzata in tematiche del lavoro, business nel digitale e finanza personale. Responsabile del blog #mammachebrand, ho scritto un e-book "Mamme Online, come gestire casa, lavoro e figli".
Seguici
161,688FansLike
5,188FollowersFollow
798FollowersFollow
10,800FollowersFollow

Mailing list

Registrati alla nostra newsletter

Leggi anche
News Correlate