Ogni mese escono sul mercato tantissimi nuovi videogame, eppure solo alcuni riportano una dicitura che attira spesso l’attenzione: “Tripla A” o “AAA”: ma qual è il significato di questi giochi? La sigla cosa ci dice sulla natura del gioco? Capirla è semplice: non si parla del genere, ma più che altro della dimensione commerciale.
Giochi tripla A, ecco svelato il significato
I videogiochi, per PC o per qualsiasi console, possono essere sviluppati da molti diversi tipi di casa produttrice, anche col coinvolgimento di un distributore intermedio. È accaduto esempio con la recente uscita di Contra Operation Galuga, sviluppato da WayForward per conto di Konami.
Il discorso è utile perché la dicitura “Tripla A” (o, per esteso, AAA) non riguarda il genere o il target del gioco, bensì la sua “dimensione”. Se un gioco è tripla A o meno, dipende molto da chi c’è dietro.
Si definisce “Tripla A” un videogioco sviluppato con un budget molto elevato e, per questo, solitamente creato o finanziato da una delle case produttrici più grosse e ricche dell’ambiente. In termini economici, alcuni siti stimano il costo di produzione ad almeno 50 milioni di dollari, ma è variabile.
Viene da sé che i titoli più famosi e giocati, quelli che si fanno attendere con ansia anche per mesi, sono quasi tutti tripla A. Qualche esempio di recente uscita: Red Dead Redemption, Cyberpunk, Baldur’s Gate, Resident Evil, Final Fantasy, The Legend of Zelda e l’attesissimo GTA 6 di prossima uscita. Ricordiamo che GTA 5 aveva richiesto 137 milioni di dollari per lo sviluppo.
La dicitura Tripla A ci parla quindi del budget investito nel progetto, sia in termini di sviluppo che di pubblicità ed eco mediatica. Moltissimi giochi Tripla A sono dei capolavori, ma bisogna fare attenzione: investimento non è sempre sinonimo di qualità e successo, e a volte sono capitati anche dei flop.
Per un gioco Tripla A, fare male sul mercato è una vera condanna che può portare anche a gravissime conseguenze per la sua casa produttrice. Se il budget era altissimo e non rientra, infatti, rischia di produrre dei veri crac finanziari.
Non solo tripla A: le altre categorie di budget dei videogiochi
Così come esistono i Tripla A, ci sono naturalmente altre categorie che indicano la dimensione del budget e quindi dell’investimento per i videogiochi. E sappiamo che i gamer più appassionati e di più lunga data apprezzano anche – talvolta soprattutto – i giochi di publisher meno famosi e meno ricchi.
Un gradino sotto alla tripla A c’è, ovviamente, la “Doppia A” o “AA”. In questo insieme rientrano videogiochi con fondi comunque abbondanti: si tratta di case produttrici di dimensioni medie o medio-grandi, con un buon budget e un team di sviluppo dedicato, anche se non a dimensione “grande azienda”. È un insieme ampio, perciò il loro costo di produzione oscilla molto.
Alcuni giochi doppia A sono semplicemente tra i più amati dai fan: anche non potendo puntare su budget titanici, realizzano giochi eccezionali che non devono necessariamente basarsi sulla grafica Ultra HD o il dinamismo a 120 FPS. Alcuni esempi recenti sono Cuphead, Overcooked, It Takes 2 e Life is Strange.
Più in basso troviamo la singola A, che indica un budget basso o bassissimo. I giochi di questa categoria sono sviluppati da team di ridotte dimensioni, o a volte da una sola persona. Hanno costi di produzione molto bassi, da poche migliaia fino al massimo a un milione di dollari, e spesso si appoggiano al sostegno dei fan tramite il crowdfunding.
Si tratta quasi sempre di giochi Indie: nonostante il basso budget, alcuni riescono a rivelarsi bellissimi perché i produttori si sforzano di massimizzare creatività, fantasia, impegno e originalità invece dei soliti fattori tecnici. Così, le persone finiscono per amare perle assolute della produzione videoludica mondiale, quali Hollow Knight, Undertale e Cave Story.
Quest’ultimo, Cave Story, fu sviluppato al 100% da una sola persona (inclusa anche la colonna sonora a 8-bit): il giapponese Daisuke Amaya, detto Pixel, lo creò in 5 anni di instancabile lavoro. Oggi è apprezzato in tutto il mondo.
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