Bang bang baby, la serie tv sulla mafia ora su Prime video

Bang bang baby arriva su Prime video in cinque imperdibili episodi che già lasciano trasparire il succo della trama e il carattere dei personaggi.

Il catalogo di Prime video si arricchisce di un altro titolo interessante. Bang bang baby è la nuova serie tv italiana che sbarca il lunario e mescola il linguaggio duro della mafia allo stile pop degli anni’80.

Dove e quando vedere la serie tv Bang bang baby

Disponibile dal 28 aprile 2022 sulla piattaforma Amazon Prime Video, Bang bang baby apre le porte ad un racconto cinematografico del tutto inusuale, capace di prendere la serietà del genere crime e mescolarla all’intensità del teen drama. Questa serie tv firmata dalla regia di Michele Alhaique, Margherita Ferri e Giuseppe Bonito prende ispirazione dal libro di Marisa Merico, “L’intoccabile”.

Adattata per lo schermo da Andrea di Stefano, il risultato finale è un’opera audiovisiva ispirata ad una storia vera, proposta al pubblico riprendendo molto le luci bluastre e violacee tipiche degli anni ’80 ma, inspiegabilmente, adornata di uno stile originale e totalmente fuori dagli schemi.

L’incipit che da il benvenuto allo spettatore è molto eloquente sulla cifra narrativa che contraddistingue la serie e a tratti, anche folgorante perché tutto ciò a cui assiste è la rappresentazione di un vero giuramento mafioso.

Alla racconto romanzato di una situazione tragica e pericolosa, abbina un racconto di formazione inserito in un contesto dove ciò che traspare è l’importanza vitale della lealtà familiare, mentre l’amore donato ha sempre un secondo fine. Ciò che appassiona e diverte lo spettatore non è solo la trama ma la bizzarria del carattere dei personaggi, tutti studiati a tavolino per permettere una raffigurazione della realtà nuda e cruda.

Questo sapiente uso da parte della regia ha permesso alla serie tv di essere l’unico titolo italiano presentato a Cannes Serie dove, alla fine della proiezione, il pubblico ha potuto stringere la mano agli attori e scambiare due parole. Le prime cinque puntate della serie sono state apprezzate e sono già disponibili su Prime video con tanto di sottotitoli (visto che il dialetto calabro è particolarmente utilizzato).

Ciò che lascia lo spettatore in una snervante attesa è il seguire delle prossime cinque, disponibili dal 19 maggio 2022.

Per poterla guardare seduti comodamente sul divano di casa sarà, quindi necessario abbonarsi al pacchetto che prevede, dopo 30 giorni di fruizione gratuita, il pagamento di € 36,00 all’anno. L’iscrizione a Prime Video consente di accedere ai contenuti Amazon più originali oltre che ad una collezione di serie tv, documentari, cartoni animati e film introvabili su altre piattaforme. Qualora non si volesse procedere con l’abbonamento, una volta terminato il periodo di prova è possibile annullare la sottoscrizione al programma quando più lo si desidera.

Bang bang baby: la trama e i personaggi

Bang bang baby è una di quelle serie tv italiane che hanno avuto la capacità di funzionare sin dall’inizio.

Spesso e volentieri le produzioni cinematografiche italiane ad episodi stancano o risultano poco entusiasmanti rispetto a quelle americane a cui tutti sono abituati.

Questo recente capolavoro, invece, ha fatto sbarrare gli occhi del pubblico ed ha creato grande consenso da parte della critica.

La trama è basata su una storia vera e riproposta in chiave più leggera, ma mai banale. Il periodo storico è il 1986 e la protagonista è Alice Giammatteo, il tipico esempio della sedicenne timida che sta molto sulle sue.

Vive insieme alla madre operaia a Bussolengo, una cittadina di Verona e tra i suoi mille sogni di adolescente c’è quello di un futuro meno grigio rispetto a quello a cui sembra essere destinata. Orfana di un padre assassinato dieci anni prima con un colpo di pistola al luna park, un giorno vede la sua foto nella prima pagina di un quotidiano e la sua vita cambia per sempre.

Il padre che crede di non rivedere mai più compare all’improvviso nel giornale del paese a causa di un arresto per oltraggio al pudore, dopo esser stato trovato nudo a girovagare per strada. Qualcosa in Alice comincia a muoversi, desiderando di potersi riavvicinare ad un’infanzia che le è stata rubata. Inizia così un’avventura che la vede lasciare la provincia in cui abita ed esplorare una Milano buia e pericolosa nella quale scoprirà la vera natura della famiglia paterna, i Barone.

Questa famiglia è composta da delinquenti, un vero e proprio clan della malavita che farà accettare alla ragazza alcuni incarichi particolari pur di rivedere suo padre. I problemi che nasceranno da questa scelta non sono pochi ma le consentono di diventare adulta, di scoprire chi è veramente e di essere consapevole della sua forza che le consentirà di stringere tra le mani quello che l’ndrangheta le ha tolto tempo addietro.

Già solo questa prima occhiata al personaggio di Alice Giammatteo dice moltissimo. Da adolescente introversa che non fa altro che colmare l’enorme senso quotidiano di vuoto con azioni bulimiche, a donna coraggiosa e aperta al mondo grazie all’autosuggestione di sé come donna bionica dal cuore d’acciaio.

Consapevole di avere un DNA proveniente da una stirpe di mafiosi non si lascia intimidire dagli orrori che la circondano durante l’avventura, e mitigandoli in riferimenti allegri, filtra il mondo circostante facendolo diventare un estensione dei telefilm o dei videogiochi in voca a quell’epoca. Questa strategia le permette di compiere un viaggio di scoperta che non la lascia mai sorpresa, ma che la spinge a fare l’impossibile diventando più sicura di sé stessa.

La madre è la reincarnazione della donna che ha sempre cercato di proteggere la figlia dalle cattiverie e dalle ingiustizie della malavita mentre il padre è sempre una figura assenteLa nonna paterna è l’incoerenza fatta a persona.

Religiosa bacchettona e al tempo stesso in grado di compiere crimini efferati, figura amorevole e contemporaneamente senza morale. Prepara il ragù in casa come fanno tutte le nonne italiane e allo stesso tempo supervisione il contrabbando di droga e le corruzioni politiche. Una serie tv ricca di carattere, di colpi di scena e pertanto, assolutamente impossibile da perdere.

Bang bang baby: un grande cast d’eccezione

Il cast che da vita ai personaggi è composto da attori che sin dal primo provino hanno dimostrato di essere non solo meritevoli del ruolo, ma di comprendere bene il loro peso nel prodotto cinematografico finito.

La più giovane tra tutti è l’esordiente Arianna Becheroni (Alice) che grazie alla sua abilità nel far trasparire smarrimento e rivalsa si è rivelata meravigliosa nei panni della protagonista.

Segue poi Lucia Mascino (la madre), pluricandidata al Nastro d’argento come miglior attrice protagonista nel 2018 e Adriano Giannini a dir poco sublime nell’interpretazione oscura e bieca del padre con più di uno scheletro nell’armadio.

Un merito speciale però va a Dora Romano che dopo il successo ottenuto interpretando la maestra nel film “L’amica Geniale” si rivela pienamente capace di interpretare il ruolo di una boss malavitosa.

Nelle interviste condotte durante la presentazione della serie tv, tutti questi attori hanno avuto modo di spiegare il loro approccio con il personaggio e lo svolgimento delle scene.  La maggior parte di loro, sebbene con grande esperienza cinematografica alle spalle, ha evidenziato una certa difficoltà nel rappresentare correttamente l’identità del personaggio affidatogli. 

Sopratutto Arianna Becheroni che, essendo la più giovane, ha dovuto studiare Alice in ogni sua sfaccettatura e comunicare interiormente con lei per diventare altro da sè. Fortunatamente, avendo accanto dei colleghi così in gamba e una troupe preparata, è stato tutto più semplice perché ognuno dei presenti ha trovato spazio per dare luogo alla propria creatività. 

Perchè vedere Bang bang baby?

Finora, tutti i riferimenti a Bang bang baby sono stati un ottimo trampolino di lancio per una prima visione della serie tv italiana più influente del momento.

Dalla trama complessa ai personaggi diversi fra loro, dal significato del percorso di formazione della protagonista alla sua trasformazione finale, gli eventi si susseguono senza sosta lasciando lo spettatore sempre sulle spine.

La forza di questa serie tv però non sta tanto nel racconto quanto più nel modo in cui viene raccontata al pubblico.Poiché l’ambientazione si svolge negli anni ’80, tutto viene filtrato nei riferimenti di quel tempo.

Basti pensare al fatto che la protagonista si ispiri, almeno nel primo episodio, alla forza della tipa che presenzia nello spot della Big Babol come anche al linguaggio predominante della seconda scena, ispirato alle sitcom.

Basti pensare addirittura al fatto che Alice si convinca di essere una donna bionica il cui cuore è inattaccabile dai sentimenti. È tutto un linguaggio che prende forma e che lascia ad ogni singolo personaggio l’occasione di interpretarsi in una versione comedy, dove a predominare sono una fotografia dai toni caldi e le risate in sottofondo.

La strada che la protagonista deve percorrere non è mai semplice e sebbene ci siano riferimenti pop, si percepisce bene il peso della azioni che sarà tenuta a compiere per rivedere il padre. Perché guardare questa serie tv è semplice.

Oltre ad essere un prodotto seriale di stampo italiano degno del nome che porta, è un’ opera cinematografica che si libera dai riferimenti locali senza perdere mai la propria provenienza. Nella continua tendenza a riproporre un immaginario altrui, la serie diventa un insieme di melodie diverse tra loro che a volte possono risultare discordanti ma che rendono realistico e magico il cambio di tono tra un episodio e l’altro.

La si guarda perché è diversa dalle altre in un modo che si fa fatica a spiegare, si smette di guardarla perché questo su e giù di emozioni e di eventi può lasciare qualcosa di indefinito nel cuore dello spettatore.  Il fatto che si debba aspettare ancora molto per scoprire cosa accadrà nei prossimi 5 episodi su Prime Video non è da intendere come una scelta attuata per sacrificare la storia, ma una lenta e attenta ricerca del raggiungimento di un certo tipo di risultato che deve lasciare senza parole.  Un obiettivo che la regia vuole perseguire fino alla fine.

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