Le mamme “imperfette” di TikTok si raccontano con il trend #MotherhoodReality: ecco cos’è

Mamme millennials e zoomers non hanno più paura di mostrarsi vulnerabili sui social: ecco cos'è il trend "Motherhood Reality" e il suo significato.

TikTok ha “cresciuto” una generazione di adolescenti, passando dall’essere una semplice piattaforma per la condivisione di clip brevi e immediate a un diario personale per milioni di giovani adulti in tutto il mondo.

Dal boom della piattaforma, sono passati ormai cinque anni. Cinque anni in cui ragazzi e ragazze che si dilettavano in balletti virali e trend esilaranti sono ormai diventati grandi e qualcuno di loro anche genitore.

Un percorso raccontato, nei suoi pregi e difetti, proprio attraverso il formato 1080 x 1920. E, al contrario di boomers e gen X, millennials e zoomers non hanno paura di essere fragili sui social, di mostrare i lati oscuri della maternità. Ne è la dimostrazione lampante il trend #MotherhoodReality. Vediamo di cosa si tratta.

Motherhood Reality: il significato del trend

Una breve ricerca tramite gli hashtag #motherhoodreality, #motherhoodstruggle o #motherhoodishard ci catapulterà nel mondo delle mamme degli anni Venti del Duemila, finalmente pronte a far cadere i tabù su diversi aspetti meno conosciuti (ma certamente reali) della maternità.

Chloe piange mentre piega la biancheria. Suo marito tenta di confortarla, tenendo il loro bambino di 11 mesi in braccio, ma lei è inconsolabile. Ha paura di star sbagliando qualcosa, perché da quando il piccolo ha cominciato a passare più tempo con il papà, sembra non voler stare più con lei.

Ruby non riesce ad alzarsi dal letto. Sente di aver perso la sua identità dopo essere diventata mamma. Ha paura del cambiamento, di non essere più libera come le altre ragazze della sua età e soffre di depressione post partum.

Holly ha paura di trasmettere i suoi traumi psicologici al suo bambino e il senso di colpa la divora, mentre piange seduta in macchina. È l’unico momento che riesce a ritagliarsi in un periodo in cui le sembra di star lottando per sopravvivere.

Chloe, Ruby e Holly trovano il coraggio di parlarne su TikTok, a un audience di milioni di persone da tutto il mondo. Sperando che altre mamme coinvolte nei loro stessi tormenti si sentano un po’ meno sole.

Come loro, tantissime altre. Un modo come un altro per fare rete – spiega Rachel in un altro video, in cui parla del grosso aiuto che questa comunità di mamme fragili le ha dato nel superare il suo senso di colpa. Perché non riusciva a essere contenta dopo aver messo al mondo il suo bambino?

Perché la maternità non è tutta rose e fiori come vogliono farci pensare le influencer su Instagram. Talvolta è sì gioia incontenibile, soddisfazione e pura beatitudine. Talvolta, è però carico mentale, sacrifici, solitudine e stanchezza.

Una sfida alle mamme patinate su Instagram

#motherhoodreality è solo l’ennesimo cambio di paradigma in ambito di social network. Nati per essere una vetrina dove condividere solo i propri momenti migliori e la propria vita apparentemente perfetta, oggi questi potenti medium si riappropriano della loro componente più importante: quella della condivisione.

Una condivisione reale e magari anche cruda, che ci parla di depressione post partum, ma anche di neurodivergenze, delle difficoltà quotidiane di una generazione che non ha più paura di mostrare la propria vulnerabilità. E da cui abbiamo molto da imparare.

Le giovani mamme di TikTok sfidano quelle patinate di Instagram, che con le loro foto perfette, le loro routine ben rodate e il loro sorriso stampato a trentadue denti in ogni post ci fanno sentire inadeguate. Dietro al velo, scopriamo che quella perfezione non esiste.

In video brevi, semplici e impattanti, in formato verticale su TikTok, vediamo noi stesse, le nostre lotte e le nostre vittorie, con un grado di realtà mai percepito dietro allo schermo.

E ricostruiamo un senso di comunità che i social, paradossalmente, hanno distrutto. Soddisfiamo il nostro bisogno di sentirci meno sole e torniamo, ancora una volta, meravigliosamente umane. Con pregi e difetti.

LEGGI ANCHE: Tiktok, 21enne in lacrime perché lavora 8 ore al giorno: “Come faccio ad avere una vita?

Francesca Di Feo
Francesca Di Feo
Copywriter SEO e Social Media Manager per piccole e medie imprese, classe 1994. Ho studiato Scienze Politiche e Sociali presso l'Istituto Federico Albert. Grazie al mio ruolo di Project Manager e Writer nell’ambito del programma Erasmus + ho sviluppato un forte interesse sui temi della Transizione Ecologica e Digitale. Appassionata da sempre di scrittura e tecnologia, ho continuato a formarmi autonomamente su come farne un lavoro attraverso il Marketing Digitale. Attualmente sono redattrice per Trend Online e Social Media Manager per due piccole aziende, e sto lavorando per costruire Valade D’Lans, Travel Blog sulle Valli di Lanzo, gioiello montano piemontese.
Seguici
161,688FansLike
5,188FollowersFollow
782FollowersFollow
10,800FollowersFollow

Mailing list

Registrati alla nostra newsletter

Leggi anche
News Correlate