Ariston brilla a Piazza Affari. Per i broker è da comprare

Ariston catalizza numerosi acquisti dopo che diversi analisi hanno avviato la copertura con una raccomandazione "buy".

Brillante seduta ieri per Ariston che ha fatto il pieno di acquisti, mettendo a segno un deciso rialzo.

Ariston fa il pieno di acquisti

Il titolo, dopo aver chiuso la prima sessione del nuovo anno con un progresso dello 0,2%, è scattato in avanti ieri. A fine giornata Ariston si è fermato a 10,58 euro, con un rally del 4,13% e quasi 550mila azioni scambiate, contro la media degli ultimi 30 giorni pari a circa 600mila.

Il titolo ieri nell’intraday ha toccato a 10,7 euro un nuovo massimo di sempre da quando è stato quotato a Piazza Affari poco più di un mese fa.

Ariston: Equita lo inserisce nel portafoglio small cap

Ariston ieri ha fatto il pieno di acquisti dopo che Equita SIM lo ha inserito nel suo portafoglio small cap.

Una decisione presa dopo che gli analisti hanno avviato la copertura su Ariston con una raccomandazione “buy” e un prezzo obiettivo a 12,4 euro.

Ariston: l’analisi di Equita SIM

La SIM milanese evidenzia che Ariston Group è uno dei principali operatori al mondo nel settore del comfort termico (acqua calda e riscaldamento ambienti), con circa 2 miliardi di euro di vendite e 280 milioni di euro di EBITDA adjusted 2021.

Nel corso degli anni, Ariston ha mostrato un solido track-record sia sul fronte delle vendite che della marginalità e ha le carte in regola per continuare a crescere anche grazie all’accelerazione dei mercati sottostanti che beneficeranno della sempre maggior spinta per soluzioni rinnovabili e ad alta efficienza. La recente IPO agisce come ulteriore acceleratore della crescita.

Ariston: analisti bulish per diversi motivi

Gli analisti hanno una view positiva su Ariston anche alla luce dei solidi fondamentali, prevedendo che Ariston possa beneficiare della crescita dei mercati sottostanti e offrire vendite in crescita a un tasso medio annuo composto dl 7% per il periodo 2021-2024 e un EBIT adjusted in rialzo di circa il 10% per due principali ragioni.

La prima è rappresentata da un sostenuto trend di sostituzione in Europa dove Ariston è ben posizionata grazie a circa il 70% del portafoglio caratterizzato da soluzioni ad alta efficienza/rinnovabili, da crescenti investimenti in soluzioni fossil-free e da un forte presidio dei canali distributivi.

Il secondo motivo è dato dalla maggior penetrazione del mercato americano grazie soprattutto alla nuova piattaforma produttiva (basata in Messico) per l’acqua calda.

Da evidenziare per Ariston anche l’opzionalità da M&A: il track-record è forte, la struttura finanziaria solida e il management pronto a consolidare un mercato ancora fortemente frammentato e atteso consolidarsi.

L’M&A inoltre può ulteriormente rafforzare il portafoglio di soluzioni rinnovabili, come la recente acquisizione di Chromagen, attiva nel solare termico.

Ariston: anche Bank of America dice buy

A puntare su Ariston è anche Bank of America che ieri ha avviato la copertura con un rating “buy” e un target price a 13 euro.

La banca americana richiama l’attenzione sul portafoglio focalizzato sui prodotti ad alta efficienza energetica, evidenziando al contempo che l’M&A potrebbe tradursi in un ulteriore aumento della crescita.

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