Banco BPM vola: rumor su deal con Unicredit. Quali scenari?

Banco BPM in orbita con forti volumi sulle ali delle indiscrezioni di una possibile offerta da Unicredit. Ecco cosa ne pensano gli analisti.

In quest’ultima seduta della settimana, a Piazza Affari i riflettori sono tutti puntati su Banco BPM che sta vivendo una giornata con i fuochi d’artificio.

Banco BPM schizza in alto sul Ftse Mib con forti volumi di scambio

Ieri il titolo si è fermato appena sotto la parità, con un frazionale calo dello 0,06%, tirando il fiato dopo tre sedute in forte rialzo nelle quali ha guadagnato oltre l’11%,

Quest’oggi Banco BPM non è riuscito a fare prezzo per diverso tempo e solo a metà mattinata è entrato in contrattazioni, allungando progressivamente il passo.

Negli ultimi minuti il titolo si presenta a ridosso dei top intraday, a 3,503 euro, con un rally dell’8,32% e volumi di scambio esplosivi, visto che fino a ora sono transitate sul mercato oltre 38 milioni di azioni quasi il triplo della media degli ultimi 30 giorni pari a circa 13 milioni.

Banco BPM: Unicredit pronta a lanciare un’offerta?

Banco BPM è schizzato in alto sulla scia di alcune indiscrezioni di stampa che hanno riportato in primo piano il tema del risiko bancario, rimasto sopito tra la fine del 2021 e gli inizi del 2022.  

Secondo il Messaggero, alla luce del rally dei giorni scorsi di Banco BPM, non ci sarebbe solo la sorpresa legata ai risultati del quarto trimestre e dell’intero 2021, ma la volontà di Unicredit di lanciare un’offerta.

Dalla banca per il momento è arrivato un lapidario no comment, ma un portavoce ha fatto sapere che nell’ambito della sua attività e in coerenza con il piano strategico 2022-2024, Unicredit continua a valutare tutte le opzioni strategiche disponibili e non mancherà di tenere informato il mercato di qualsiasi sviluppo concreto.

E’ stato altresì precisato che non è stata convocata alcuna riunione straordinaria del Cda.

Banco BPM-Unicredit: Equita commenta il potenziale deal

Secondo gli analisti di Equita SIM, l’ipotesi di aggregazione tra Unicredit e Banco BPM avrebbe un forte razionale industriale, in quanto rafforzerebbe in modo significativo il posizionamento competitivo di Unicredit in Italia in termini assoluti, con una quota di mercato che salirebbe dall’11% al 18%, specialmente al Nord, dove la market share raddoppierebbe dal 10% al 20%, riducendo il gap rispetto a Intesa Sanpaolo.

In base ai calcoli degli esperti di Equita SIM, l’entità che nascerebbe dalla fusione tra i due gruppi avrebbe un CET1 in area 13% e un buffer rispetto allo SREP di circa 400 punti base.

Banco BPM: la view di Equita SIM, Kepler Cheuvreux  JP Morgan

In attesa di novità relativamente ai rumor circolati nelle ultime ore, la SIM milanese mantiene una view bullish sia su Banco BPM che su Unicredit, con una raccomandazione “buy” per entrambi e un prezzo obiettivo pari rispettivamente a 3,7 e a 16 euro.

Anche per Kepler Cheuvreux un deal tra Unicredit e Banco BPM avrebbe senso, perchè permetterebbe al gruppo guidato da Orcel di rafforzare la sua posizione sul mercato italiano e aumentare il valore degli azionisti.

Il broker aggiunge inoltre che lo scorso autunno un deal di questo tipo non era interessante in quanto Banco BPM quotava sopra i 3 euro e Unicredit si trovava sotto i 10 euro, mentre oggi viaggia a poca distanza da area 16 euro.

In attesa di capire se i rumor di stampa sono fondati o meno, gli analisti di JP Morgan ricordano che Unicredit dispone di 4-6 miliardi di euro di capitale in eccesso nel piano industriale e non ha mai escluso l’M&A che deve però venire solo dopo ave remunerato i soci.   

Davide Pantaleo
Davide Pantaleo
Davide Pantaleo da quasi un ventennio si occupa di Borsa e Finanza. Dopo aver svolto per diversi anni l'attività di promotore finanziario in Italia e all'estero, nel 2005 entra nel team di Trend-online con l'incarico di redattore.
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