Enel giù, ma possibili buone news. Focus su caro bollette

Enel scende dopo il rimbalzo di ieri, frenato dal nuovo sell-off sui BTP. Rumor su nuovi interventi contro caro bollette: quali risvolti per il gruppo?

Il rimbalzo messo a segno ieri ha avuto vita breve per Enel che, a distanza di poche ore, è tornato a fare i conti con le vendite.

Enel cala dopo il rimbalzo di ieri

Dopo ben cinque sessioni consecutive in ribasso, che avevano spinto le quotazioni sui minimi da maggio 2020, ieri il titolo ha trovato la forza per reagire, mettendo a segno un progresso di quasi due punti e mezzo percentuali.

Un recupero che però non ha trovato un seguito oggi, o meglio Enel ha anche provato ad allungare il passo, salvo poi tornare indietro e chiudere gli scambi in rosso.

A fine giornata Enel si è fermato a 6,432 euro, con un rosso dello 0,69% e oltre 26 milioni di azioni scambiate sul mercato, contro la media degli ultimi 30 giorni pari a circa 28 milioni.

Enel zavorrato dal sell-off sui BTP. In rally lo Spread

A dispetto della conclusione positiva del Ftse Mib, Enel è tornato a perdere terreno oggi, confermando una debolezza di fondo che lo accompagna ormai da diverso tempo.

A scoraggiare gli acquisti sul titolo sono stati anche i pessimi segnali arrivati dal mercato obbligazionario. Lo Spread BTP-Bund ha continuato la sua corsa al rialzo e ha chiuso in rally del 3,04%, fermandosi a 159,4 punti base.  

Forti vendite sui BTP che hanno visto il rendimento del decennale volare del 6,01% all’1,888%.

Enel: Governo studia nuove misure contro caro bollette

Enel ha risentito di questa nuova impennata dei tassi, senza beneficiare di alcune indiscrezioni di stampa che potrebbero avere risvolti positivi per il colosso elettrico.

Secondo quanto riportato dal Sole 24 Ore, e già discusso nei giorni scorsi, il Governo starebbe lavorando alle ulteriori misure a favore della riduzione del costo energetico in bolletta.

L’intervento, che potrebbe essere nell’ordine di 5-7 miliardi di euro, conterrebbe oltre alle già anticipate misure sull’aumento della produzione gas, la fiscalità e gli oneri in bolletta, anche una ipotesi di “scambio” per gli industriali.

A fronte del beneficio di circa 25TWh di energia rinnovabile consegnata al GSE (Regolatore rinnovabili) e da questo trasferita agli industriali a prezzi calmierati, gli industriali si impegnerebbero a realizzare 12 GW di fotovoltaico e 5GW di eolico attraverso contratti di lungo termine (PPA), contribuendo alla decarbonizzazione e al raggiungimento dei target green.

Equita SIM evidenzia che il meccanismo non è ben delineato e va quindi esaminato nei dettagli.

Enel: possibili implicazioni positive da mosse Governo

L’ipotesi potrebbe essere un elemento positivo per gli operatori rinnovabili, come ad esempio Enel, ma anche Erg, Falck, Alerion, A2A e Iren, che potrebbero entrare in negoziazione con gli industriali per la realizzazione degli impianti a fronte dei contratti di lungo termine che saranno a notevole sconto rispetto ai prezzi di mercato.

Anche se va chiarito il nodo della cessione dei 25TWh di energia e dei contratti di lungo termine già siglati.

Il messaggero indica inoltre l’ipotesi di cessione di una parte della riserva gas a prezzi calmierati per le imprese in difficoltà, nonchè una corsia preferenziale con task force dedicata per rilasciare subito i permessi all’aumento delle produzioni nazionali.

Davide Pantaleo
Davide Pantaleo
Davide Pantaleo da quasi un ventennio si occupa di Borsa e Finanza. Dopo aver svolto per diversi anni l'attività di promotore finanziario in Italia e all'estero, nel 2005 entra nel team di Trend-online con l'incarico di redattore.
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