Petrolio: chiusura praticamente invariata ieri per le quotazioni dell’oro nero che si sono fermate a 80,15 dollari, appena due centesimi sotto il valore del close della vigilia.
Wall Street: conclusione contrastata anche ieri per la piazza azionaria americana dove il Dow Jones è salito dello 0,03% e l’S&P500 è calato dello 0,02%, mentre il Nasdaq Composite ha terminato gli scambi a 11.313,36 punti, con un ribasso dello 0,18%.
I dati macro e societari negli Stati Uniti
Dati Macro ed Eventi Usa: le nuove richieste di sussidi di disoccupazione sono attese in rialzo da 190mila a 205mila unità.
Gli ordini di beni durevoli a dicembre sono attesi in rialzo del 2,6% dopo il calo del 2,1% precedente, mentre al netto della componente trasporti si stima un ribasso dello 0,1%.
La seconda lettura del PIL del quarto trimestre dovrebbe mostrare un rialzo del 2,8% dopo il 3,2% precedente, mentre l’indice Cfnai a dicembre è visto in miglioramento da -0,05 a -0,03 punti.
Le vendite di nuove case a dicembre sono viste in frenata da 640mila a 618mila unità.
Risultati trimestrali: prima dell’avvio degli scambi a Wall Street sono attesi i conti degli ultimi tre mesi di Mastercard con un eps previsto a 2,58 dollari, mentre a mercati si guarderà alle trimestrali di Visa e di Intel, per le quali la previsione è di un utile per azione di 2,01 e di 0,2 dollari.
Gli aggiornamenti macro e gli eventi in Europa
Dati Macro ed Eventi in Europa: si guarderà all’Italia dove l’indice relativo alla fiducia delle imprese manifatturiere a gennaio è atteso in aumento da 101,4 a 101,9 punti.
L’indice della fiducia dei consumatori a gennaio dovrebbe calare da 102,5 a 102,3 punti.
I titoli e i temi da seguire a Piazza Affari
Risultati societari a Piazza Affari: da seguire STM che presenterà i risultati del quarto trimestre e dell’intero 2022, e alla prova dei conti saranno chiamati anche De Longhi, Safilo Group, Salvatore Ferragamo, Aeffe e Labomar che alzeranno il velo sui ricavi dello scorso anno.
Asta titoli di Stato: in mattinata saranno offerti i BTP con scadenza giugno 2025 per un ammontare compreso tra 1 e 1,25 miliardi di euro, i BTP 2025 per un importo tra 1,5 e 2 miliardi e i BTP indicizzati all’inflazione con scadenza maggio 2033 per un ammontare compreso tra 1,25 e 1,75 miliardi di euro.