Snam: cosa aspettarsi dal nuovo piano industriale

Snam sarà chiamata tra due giorni a svelare il piano industriale 2023-2027.

Anche la seduta odierna si è conclusa con il segno meno per Snam che ha perso terreno per la sesta giornata consecutiva.

Snam in calo per la sesta seduta di fila

Dopo aver ceduto quasi due punti percentuali ieri, il titolo oggi si è fermato a 4,607 euro, con un ribasso dello 0,99% e volumi di scambio intensi, visto che sono state trattate quasi 7,4 milioni di azioni, contro la media degli ultimi 30 giorni pari a circa 5,9 milioni.

Snam è sceso in controtendenza rispetto al Ftse Mib, al pari di altre utility, appesantito anche dalle negative indicazioni arrivate dal mercato obbligazionario.

Snam penalizzato dal rialzo dei tassi BTP

Lo Spread BTP-Bund si è fermato a 156,72 punti base, con un rialzo dell’1,44%, mentre le vendite sui BTP hanno portato a una salita dei tassi, con il rendimento del titolo a 10 anni in rialzo del 2,48% al 3,916%.

Snam: giovedì 25 gennaio il nuovo piano. Le attese di Equita SIM

Snam oggi è finito sotto i riflettori di Equita SIM, in cui analisti hanno diffuso una nota in vista della presentazione del business plan 2023-2027 che sarà svelato tra due giorni, il 25 gennaio.

Gli analisti della SIM milanese stimano investimenti per 10,3 miliardi di euro, dei quali 9,3 miliardi regolari, in rialzo del 3% rispetto al piano 2022-2026, e 0,8 miliardi per la transizione energetica.

L’utile netto adjusted nel 2027 è atteso a 1,23 miliardi di euro e la cedola è prevista in crescita annua del 2,5% nel periodo 2023-2026, mentre l’Ebitda adjusted dovrebbe mostrare un incremento del 5% a 2,96 miliardi di euro.

Gli analisti di Equita SIM si attendono un’accelerazione degli investimenti nella rete per i lavori legati all’Adriatic Backbone, sottolineando che Snam dovrebbe quindi mantenere capex annui attorno ai 2 miliardi di euro.

Un potenziale upside potrebbe arrivare dal progetto di storage per la CO2 al largo di Ravenna in joint-venture con Eni (Callisto Mediterranean C02 Network).

Il progetto ha ottenuto un “fast-track permitting process” dall’Unione Europea e può accedere a finanziamenti europei.

La costruzione della pipeline dedicata all’idrogeno di 3300 km tra Italia, Austria e Germania (SoutH2 Corridor), Equita SIM non si attende rientri nell’orizzonte di Piano, ma secondo gli analisti rimane un’opzione di lungo termine.

Il trasporto del gas è un facilitatore della transizione energetica per la “security of supply”, il trasporto del biometano e potenzialmente la conversione al trasporto dell’idrogeno verde nel lungo termine.

Snam: la strategia di Equita SIM

Equita SIM evidenzia che le prospettive di lungo termine sono meno attraenti rispetto alla trasmissione elettrica, ma Snam ha un significativo piano di investimenti nei prossimi anni per la “security of supply” e progetti allo studio per investire nel CCS e convertire parte della propria rete per il trasporto dell’idrogeno.

Snam infine tratta su multipli ragionevoli e soprattutto ha un interessante dividend yield del 6% che salirà al 6,4% nel 2026, principale driver della performance del titolo.

In attesa del piano industriale, gli analisti di Equita SIM mantengono una view cauta su Snam, con una raccomandazione “hold” e un prezzo obiettivo a 5,4 euro.

Davide Pantaleo
Davide Pantaleo
Davide Pantaleo da quasi un ventennio si occupa di Borsa e Finanza. Dopo aver svolto per diversi anni l'attività di promotore finanziario in Italia e all'estero, nel 2005 entra nel team di Trend-online con l'incarico di redattore.
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