Unicredit a picco sul Ftse Mib. I motivi del sell-off

Unicredit in fondo al Ftse Mib, colpito da forti vendite sulla scia dei rumor che hanno spaventato gli investitori. Cosa bolle in pentola?

Davvero una brutta giornata per Unicredit che ha perso terreno per la terza seduta di fila, con un movimento in netta controtendenza rispetto al Ftse Mib.

Unicredit sotto scacco: in fondo al Ftse Mib al close

Il titolo, dopo aver ceduto oltre un punto percentual ieri, ha imboccato da subito oggi la via delle vendite, accelerando progressivamente al ribasso.

A fine seduta Unicredit si è fermato a 13,61 euro, con un affondo del 3,23% alimentato da forti volumi di scambio, visto che sono transitate sul mercato oltre 40 milioni di azioni, più del doppio della media degli ultimi 30 giorni pari a circa 18,5 milioni.

Unicredit: rumor su interesse per la banca russa Otkritie

Sul titolo sono scattate le vendite sulla scia di alcune indiscrezioni di stampa che hanno fatto storcere il naso al mercato.

Secondo quanto riportato da Bloomberg, Unicredit potrebbe essere tra i soggetti interessati all’acquisizione della banca russa Otkritie e potrebbe entrare in data room nel corso della settimana.

Otkritie, una delle principali banche russe, è stata nazionalizzata nel 2017 a seguito di un bailout causato dall’eccessivo ammontare di crediti deteriorati.

La Banca Centrale Russa ha avviato in estate il processo di dismissione della propria partecipazione nella banca, pari al 100%.  L’uscita dal captale potrebbe avvenire attraverso la cessione a una controparte o attraverso IPO.

Unicredit: la fotografia di Otkritie

Sulla base dei dati dei primi nove mesi del 2021, Otkritie ha asset per 45 miliardi di euro, circa il 5% degli asset di Unicredit, e un patrimonio netto di 6,5 miliardi di euro.

La banca si caratterizza per una buona asset quality con un NPE Ratio del 6,1% e un elevato livello di coverage pari al 95%. Dal punto di vista del capitale, il Tier 1 Ratio risulta pari al 14.4%.

Gli analisti di Equita SIM ricordano che Otkritie ha chiuso i primi 9 mesi del 2021 con un utile operativo di 0,9 miliardi, in rialzo del 61%, e un utile netto di 700 milioni, con un incremento del 94%, riportando un ROE superiore al 15%.

Unicredit: quali effetti dal deal? Equita vede rischi elevati

L’operazione permetterebbe di incrementare in maniera significativa il peso della divisione Eastern Europe: gli analisti di Equita SIM stimano +80% a livello di bottom line divisionale.

Il deal inoltre avrebbe un peso considerevole sia sul fatturato che sugli utili di gruppo, nell’ordine rispettivamente del 13% e del 25%.

Per esprimere un giudizio sull’operazione, secondo Equita SIM rimarrebbero da valutare i tassi di crescita degli utili della banca in una prospettiva di medio periodo, i termini eventualmente concordati con la Banca Centrale Russa per l’acquisizione e la valutazione della banca target.

Gli analisti ritengono tuttavia che un’operazione di questo tipo si caratterizzi da un rischio di esecuzione non trascurabile, sebbene in parte mitigato dal fatto che Unicredit sia già presente nel paese, oltre ad aumentare in modo significativo l’esposizione ad una realtà con un elevato rischio geopolitico.

In attesa di novità sull’operazione, gli analisti di Equita SIM mantengono una view bullish sul titolo, con una raccomandazione “buy” e un prezzo obiettivo a 16 euro. 

Unicredit: Intesa Sanpaolo e Jefferies commentano gli ultimi rumor

A confermare un giudizio positivo su Unicredit è anche Intesa Sanpaolo che oggi ha reiterato il rating “buy” con un target price a 16,9 euro.

Gli analisti ricordano che il gruppo guidato da Orcel è già presente in Russia, ma l’acquisizione di cui parla la stampa va oltre quelle di piccole dimensioni indicate nel piano strategico.

Il pericolo è che con Otkritie si potrebbe modificare il profilo di rischio della divisione Eastern Europe, con un aumento rilevante del peso della Russia pari a 5 volte gli assert ponderati per il rischio.

Dubbi sono espressi anche dai colleghi di Jefferies, secondo cui un’eventuale acquisizione di Otkritie non convincerebbe gli investitori per via della difficile situazione politica e dell’entità del potenziale deal.

Davide Pantaleo
Davide Pantaleo
Davide Pantaleo da quasi un ventennio si occupa di Borsa e Finanza. Dopo aver svolto per diversi anni l'attività di promotore finanziario in Italia e all'estero, nel 2005 entra nel team di Trend-online con l'incarico di redattore.
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