Green Pass: il Governo controllerà il carrello della spesa!

Il Governo sta per emanare un Dpcm nel quale elencherà, con precisione, tutte le attività in cui sarà necessario esibire il Green Pass. Regole agghiaccianti.

Il Governo ha legiferato un green pass esteso a più attività commerciali e a più negozi, tramite un decreto legge emesso qualche giorno fa. Tra qualche giorno, invece, il Governo Draghi emetterà un Dpcm  (dei quali pensavamo di esserci liberati dopo Conte, e invece eccoli di nuovo qui) il Governo ha dettagliatamente previsto in quali attività bisognerà mostrare il green pass base o super, a seconda della situazione.

Il paradosso è che è vero che senza green pass si potrà accedere ai servizi essenziali come supermercati e farmacie, ma, per esempio nei supermercati o nei negozi alimentari, non sarà consentito acquistare beni non primari. Sì avete compreso bene! Ma chi stabilisce quali sono i beni non primari e quelli primari? Quindi se dovessi per caso acquistare una spazzola da un supermercato ed essa venga considerata bene non primario, arriverà la polizia, controllerà il mio carrello e mi sanzionerà? Mi arresterà? Mi manganellerà? Tutto sembra davvero distopico e assurdo.

È pazzesco! Ci ritroveremo i poliziotti che invece di impedire crimini, furti d’auto, furti in casa, spaccio, violenza sulle donne eccetera, andranno girando per i supermercati per controllare i carrelli! Solo a me tutto questo sembra folle e da sociopatici? 

Mentre l’Europa volta pagina, come spiega bene la nostra collega Imma Duni in questo articolo, l’Italia tira dritto verso misure talmente severe e liberticide, che nemmeno il Turkmenistan. 

Il Dpcm Draghi avrà effetto dal 1º febbraio, in alcune pochissime attività “essenziali”, non servirà alcun green pass in tutte le altre servirà almeno il green pass base. 

Dove si potrà andare senza Green Pass dopo il Dpcm?

Senza l’infame certificato verde, i cittadini di serie B potranno accedere agli ipermercati e supermercati per fare la spesa ma non sarà consentito acquistare beni non primari. Attenzione ad acquistare un maglione o una spazzola, o un mascara, potrebbero arrestarvi! Chissà quali beni saranno considerati non primari e quali saranno considerati essenziali. Chi deciderà discrezionalmente una cosa del genere?

Ma davvero siamo arrivati al punto di ritrovarci le forze dell’ordine che invece di proteggere i cittadini dai delinquenti e di garantire la sicurezza delle città, andranno in giro per supermercati e ipermercati a controllare carrelli della spesa? Non è umiliante per loro e liberticida per i cittadini? Davvero i poliziotti accetteranno un ennesimo ordine ingiusto dall’alto? E davvero tutto questo vi sembra “normale” in un paese sedicente democratico??

Questo andrà a complicare ancora di più un groviglio di norme già complicato, ingarbugliato, intricato. Davvero siamo ad un punto in cui non si capisce più niente. 

Il lasciapassare sarà richiesto anche nelle banche, negli istituti finanziari, alle poste (tranne alla cassa) e negli uffici pubblici. 

Per esempio ci si potrà recare in questura, ma solo per denunciare un reato e non per rinnovare il passaporto. Ma in questo modo non si blocca la libertà di movimento dei cittadini? Se io voglio partire, voglio trasferirmi e il Governo non mi permette di rinnovare il passaporto, non sta limitando la mia libertà di movimento, sacrosanta per ogni cittadino europeo?

Green pass: chi farà i controlli nelle attività?

Il Dpcm potrebbe, non è certo, dare ai titolari delle attività  la possibilità di fare controlli a campione. Ma davvero i titolari delle attività accetteranno ancora di fare i “kapò”?  

Le attività esentate dalla presentazione del green pass sono solo quelle di natura alimentare, prima necessità, sanitario, veterinario, di giustizia e di sicurezza personale.

Ci sarà mai un momento in questo paese o qualcuno in questo governo in cui prevarrà il buonsenso? Qualcuno a Palazzo Chigi comprenderà che queste misure sono folli, impraticabili, illogiche, liberticide e da stato di polizia? Staremo a vedere, solo il tempo potrà dirlo.

Green Pass anche dal tabaccaio

E in tabaccheria? Ci vorrà il green pass! Se fumi e non hai il green pass, dovrai accontentarti dei distributori automatici.

Diciamo che questa decisione è stata presa perché il governo, già accusato di aver preso misure assurde, non voleva essere tacciato di lasciare free le tabaccherie per favorire il monopolio di Stato.

Ci si potrà recare senza lasciapassare nei negozi per “esigenze alimentari e di prima necessità” e anche dal benzinaio. Grazie Draghi che ai cittadini di serie B, dai quali però preleva indistintamente tasse e imposte, permetti di mangiare, di fare benzina e di comprare farmaci. Grazie, davvero per la sua magnanimità.

Green pass per gli uffici pubblici

Senza l’obbligo di presentare il green pass sarà possibile recarsi negli uffici delle forze dell’ordine, solo per denunciare un reato. Confermata anche la possibilità di andare in banca o alle poste, ma solo alle casse, senza poter accedere agli uffici dei servizi finanziari. Ma chi controllerà? Chi farà il ruolo di sceriffo? Non si sa.

Ricordiamo che da ieri il green pass base è obbligatorio per entrare in saloni di parrucchieri, centri estetici e tatuatori. 

Queste folli norme saranno in vigore dal primo febbraio, e da quella data anche il green pass  passerà da 9 a 6 mesi.

Ma dal primo febbraio ci saranno alcuni leggeri “allentamenti”, ovvero la mascherina non sarà di nuovo più obbligatoria all’aperto in zona bianca, si potranno organizzare feste e “dovrebbero” riaprire anche le martoriate discoteche. Perché i limiti imposti per queste attività scadono il 31 gennaio. 

Green Pass: ancora colori tra le regioni

Nonostante il Ministro Speranza avesse dichiarato che non ci sarebbe stato più il sistema dei colori (ma tanto alle fake news del governo siamo abituati) cinque regioni sono in zona arancione, ovvero: Sicilia, Piemonte, Friuli Venezia-Giulia, Abruzzo e Val d’Aosta. Nella zona arancione chi non ha il Super Pass non potrà spostarsi dal Comune se non per motivi eccezionali, per lavoro e necessità. 

Se le zone arancioni dovessero diventare rosse? Inutile dirlo, si ritornerebbe in un salto al 2020. Terribile solo pensarci.

Da lunedì, quindi, in zona arancione ci saranno 12 milioni di italiano e in zona gialla ci saranno anche Sardegna e Puglia. Le sole zone bianche resteranno Umbria, Molise e Basilicata. 

L’unica speranza è superare a breve il picco di Omicron. E dovremmo esserci vicini.

Il Governo ci tiene talmente tanto alla salute dei cittadini italiani che ha fatto saltare il bonus mentale!

Come scrive e spiega dettagliatamente il nostro collega Andrea Tebaldi, dopo due anni di pandemia, lockdown, dad, smart working, regole e regolette, i casi di problemi psicologici e psichiatrici sono aumentati in modo esponenziale. 

Per questa ragione un gruppo di parlamentari bipartisan aveva stilato un emendamento alla Legge di Bilancio per destinare alcuni fondi alle persone che hanno necessità di avere un supporto psicologico ma che non possono permetterselo.

L’emendamento  parlava di uno stanziamento governativo di circa 50 milioni di euro. Il Governo, però, non ha approvato tale emendamento, fregandosene totalmente della salute mentale di milioni di italiani, non lo ha inserito nella Legge di Bilancio 2022.

Secondo l’emendamento, il Governo avrebbe dovuto consegnare un contributo di 150 euro alle persone maggiorenni con una diagnosi di disturbo mentale. Ma inutile parlarne, questa proposta non è passata. Peccato. 

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