Assegno Unico: le novità dell’INPS spiegate in breve!

A marzo potrai ricevere il doppio pagamento dell'assegno universale erogato dall'INPS. Non è neanche obbligatorio presentare l'ISEE per avere il bonus!

Benvenuto o benvenuta in questo nuovo articolo di Trend Online.

Nel giro di questi anni la nostra nazione, come del resto anche quasi tutti i Paesi del mondo, sta passando un periodo molto difficile sotto parecchi punti di vista.

Il fatto che la pandemia abbia messo il bastone tra le ruote allo sviluppo della nostra società è un fattore molto pesante, ma allo stesso tempo i problemi non sono partiti proprio da lì.

Già da prima del fatale 2020 le condizioni in cui noi italiani eravamo messi non erano poi così positive e di questo i nostri politici ne sono perfettamente consapevoli.

Purtroppo il sistema burocratico italiano è una macchina piena di partiarrugginite“, nel senso che c‘è bisogno di una profonda innovazione perché al momento l’efficienza è molto bassa.

Questo lo puoi capire benissimo dal malcontento che vedi intorno a te e che magari hai riscontrato anche tu stesso/a e, sfortunatamente, i politici nel corso degli anni hanno tutelato il proprio interesse rispetto a quello della loro comunità.

Nonostante ciò ci sono delle cose buone che i nostri governatori stanno facendo per sostenere i propri cittadini e queste azioni prendono il nome di bonus.

Oggigiorno esistono vari tipi di agevolazioni, a partire dal Reddito di Cittadinanza, alle detrazioni fiscali, i vari bonus come il bonus revisione e via dicendo.

Certamente questi aiuti non sono purtroppo sufficienti a risollevare del tutto la condizione di difficoltà economica di una famiglia o di un’azienda, ma possiamo dire che sono una sorta di salvagente in un mare in burrasca.

Al momento i bonus che ti ho presentato riguardano i privati, ma ovviamente esistono anche agevolazioni che riguardano le aziende, perché è grazie alla loro esistenza che una famiglia può avere del cibo in casa e vivere dignitosamente.

Non mi dilungo troppo sul versante delle aziende, perché oggi il focus lo voglio concentrare in particolar modo sul nucleo familiare.

Il motivo sta nel fatto che ti parlerò di alcune interessanti novità che riguardano la nuova importante misura introdotta dal governo Draghi. 

Sto parlando dell’assegno unico.

Assegno unico: i principali fattori che determinano la cifra del bonus

Si tratta, in pratica, della nuova misura che è stata introdotta dal Governo a partire dal 1° gennaio 2022.

Il principale target di riferimento di questo bonus è la famiglia con figli a carico, che abbiano un’età inferiore ai 21 anni.

Ma com’è strutturato questo bonus e come viene erogato?

Allora, innanzitutto devi considerare che ogni mese l’INPS versa una quota tramite bonifico bancario e tiene conto di un fattore fondamentale, cioè l’ISEE.

Ora, sul discorso dell’ISEE bisogna fare un pochino d’attenzione, perché prima dell’arrivo di marzo c’è stato un altro bonus chiamato appunto assegno unico.

Quello che è entrato in vigore dal 1° marzo si chiama assegno unico universale, e anche se il nome è quasi uguale, c’è una sostanziale differenza

Il solo assegno unico obbliga le famiglie a presentare l’ISEE e quelle che hanno un reddito che sia inferiore o pari a €40.000 ha diritto al bonus (o meglio, aveva).

L’assegno unico universale viene erogato anche alle famiglie con un reddito che supera i €40.000, quindi coinvolge tutti i nuclei e non è obbligatorio presentare l’ISEE.

assegno unico (1)

Ecco il motivo per cui gli è stato attribuito l’aggettivo “universale”.

L’importo dell’assegno unico oscilla tra i €50 e €175 mensili per ogni figlio incluso nel nucleo, ma ci sono una miriade di fattori che vanno ad alterare l’ammontare della cifra.

Il primo fra tutti è l’età dei figli.

Per non creare troppa confusione ti spiego in linea generale questi criteri senza necessariamente indicarti gli importi, a meno che non sia necessario farlo.

Il mio obbiettivo è quello di farti comprendere il meccanismo.

Se il tuo interesse principale è quello di capire effettivamente tutti gli importi disponibili, troverai la risposta alle tue domande in quest’approfondimento di Trend Online.

Ritorniamo a noi.

La cifra si abbassa se l’età del figlio a carico è tra i 18 e i 21 anni, ma se sono presenti delle eventuali disabilità il discorso cambia.

A prescindere dall’età, chi è portatore di disabilità ha diritto a un’importante maggiorazione dell’importo.

Anche il numero dei figli all’interno del nucleo gioca un ruolo decisivo per la valutazione della cifra dell’assegno unico.

Il concetto che sta alla base è: quanto più sono difficili le condizioni del nucleo familiare, tanto più dev’essere maggiore l’importo di cui bisogna beneficiare.

C’è un’altra categoria, che non è diffusissima, ma che è molto fragile e necessita di particolari aiuti, cioè le ragazze madri.

Anche questi soggetti, a condizione che abbiano sempre meno di 21 anni, hanno diritto a delle maggiorazioni.

Per quanto riguarda invece le mamme adulte, che comunque hanno creato una base solida per la costruzione della famiglia, il discorso cambia leggermente.

Questa volta non si tiene conto dell’età della madre, come nel caso delle ragazze, bensì dello stato di gravidanza.

La regola dice che a partire dal settimo mese di gravidanza si ha diritto a ricevere il bonus.

Tuttavia, per fare la richiesta all’INPS è necessario attendere la nascita del figlio o della figlia, perché bisogna inserire nella domanda anche il codice fiscale del neonato.

In ogni caso non ci sono perdite, nel senso che il pagamento che farà l’INPS comprende anche il periodo che va dal settimo mese fino alla nascita.

Assegno unico: genitori separati, minori in affido e residenti all’estero

In questa sezione dell’articolo ti parlerò di tre categorie particolari, su cui c’è bisogno di dire un paio di cose in più.

Partiamo dalla situazione dei genitori separati.

Normalmente le pratiche le deve avviare uno dei due ex coniugi, che è legalmente obbligato a versare la metà della quota all’altro ex coniuge.

Fatta questa premessa, una volta che è stata avviata e presentata la domanda per l’assegno unico, c’è anche la possibilità che il pagamento venga diviso in due metà.

In questo modo si evita il doppio passaggio, secondo cui l’ex coniuge che ha avviato le pratiche debba sempre versare la quota all’altro.

Per fare ciò l’altro genitore deve entrare nella piattaforma e deve inserire i propri dati anagrafici e le coordinate del suo IBAN.

Passiamo alla questione dei minori in affido.

Le situazioni, in sostanza, sono due.

La prima riguarda il cosiddetto affidamento temporaneo

Si tratta dell’inclusione del minore in un ambiente nel quale non sarà presente sul lungo periodo, che non può certamente essere una famiglia, bensì strutture come orfanotrofi o comunità.

In questo caso è necessario l’ISEE minorenni.

La seconda situazione è quella dell’affidamento preadottivo, cioè nel momento in cui il figlio o la figlia viene adottato/a, viene subito considerato come parte integrante del nucleo.

L’ultima categoria è quella dei residenti all’estero, su cui ci sono ancora parecchi dubbi.

L’INPS non ha ancora fornito risposte esaustive in merito a questo caso, ma diciamo che la situazione riguarda principalmente cittadini italiani che per motivi lavorativi vivono al di fuori dell’Italia.

Il problema è che non si capisce ancora se è possibile ottenerlo o meno, anche se la probabilità che il cittadino non abbia diritto a beneficiarne sia abbastanza alta.

Questo, eventualmente, potrebbe riguardare anche i ragazzi giovani che vivono all’estero, nonostante siano a carico dei genitori, ma speriamo che non sia così.

Diciamo che questo è uno dei pochi, ma importanti, punti interrogativi in merito a questa faccenda.

assegno unico (2)

Assegno unico: la questione del doppio pagamento

Come ti ho annunciato prima, esistono l’assegno unico e l’assegno unico universale.

Il primo viene chiamato anche assegno temporaneo, proprio perché funge un compito di transizione verso il modello definitivo, che è quello universale.

Ti ripeto nuovamente ciò che li differenzia, perché è un fattore fondamentale.

L’assegno unico o temporaneo può essere sfruttato solo se si presenta l’ISEE e quest’ultimo dev’essere assolutamente pari o inferiore a €40.000.

Se l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente supera la soglia massima, non c’è diritto al beneficio.

L’assegno universale è disponibile per tutti, ma anche in questo caso l’ISEE gioca un ruolo fondamentale.

Nell’assegno universale l’ISEE non serve tanto a escludere, ma a stabilire la quota minima.

Se una famiglia non presenta l’ISEE o, presentandolo, risulta un importo superiore ai €40.000, avrà diritto alla quota di pagamento più bassa.

Dunque, se sai che il tuo ISEE non è così alto ti conviene presentarlo, così puoi avere diritto a un pagamento maggiore.

La buona notizia (e questo è il fulcro di quest’articolo) è che nel corso del mese di marzo, più o meno tra il 15 e il 21, saranno erogate sia le quote dell’assegno universale che è partito dal 1° marzo, sia quelle dell’assegno temporaneo di febbraio.

Ecco il motivo per cui si parla di doppio pagamento.

Coloro che non presentano l’ISEE o risulta essere maggiore di €40.000 avranno €50 mensili.

Assegno unico: le scadenze

Entro il 15 marzo, coloro che sono percettori del Reddito di Cittadinanza otterranno il pagamento dall’INPS.

Invece, tutti gli altri saranno pagati entro il giorno 21.

Ovviamente tutte queste condizioni sono valide solo per i cittadini che hanno presentato la domanda per l’assegno universale nel periodo che va dal 1° gennaio a fine febbraio sostanzialmente.

Se non hai ancora fatto la domanda stai sereno/a, perché hai tempo fino a giugno per presentare la tua domanda.

Sii consapevole del fatto che al termine del 30 giugno 2022 tutti i pagamenti saranno fatti a partire dal mese di marzo.

Dunque, purtroppo non avrai la possibilità di usufruire della quota di febbraio.

Antun Benvestito
Antun Benvestito
Redattore, classe 2001.Sono nato a Bari, ma ho origini croate da parte di mia madre. Sono uno studente di lingue straniere presso l'Università degli Studi di Bari Aldo Moro e ho sempre nutrito un certo interesse per il lavoro online. Le lingue che al momento sono alla mia portata sono l'inglese, il francese, lo spagnolo, il tedesco, il russo e il croato. Sono un ex giocatore di pallanuoto e non smetterò mai di amare il mondo acquatico. Il mio motto? Alzati dal letto con determinazione e vai a dormire con soddisfazione""
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