Bonus 200 euro in arrivo, a chi è senza partita Iva e specializzandi. Novità dal Governo

Il decreto ministeriale del 7 dicembre allarga la platea dei beneficiari, per il bonus 200 euro che ora spetta anche a chi non ha partita Iva.

Il decreto ministeriale del 7 dicembre allarga la platea dei beneficiari, per quanto concerne il bonus 200€ che ora spetta anche a chi non ha partita Iva.

Riassumendo brevemente, è il Decreto Aiuti ad aver messo a disposizione un bonus 200€ per i titolari di partita Iva, seppure tra vari ritardi e tentennamenti. In seguito, il decreto Aiuti Ter ha integrato la misura di ulteriori 150€.

Alla luce delle nuove e recenti disposizioni, ora anche chi non è titolare di partita Iva può richiedere il contributo previsto ovvero il bonus 200€ nonché l’integrazione di 150€ ulteriormente prevista.

Le informazioni sono ancora poche, dal momento che il comunicato è di poche ore fa, ma sembra che la misura riguarderà circa 80.000 lavoratori autonomi, tra cui ad esempio gli specializzandi in medicina e chirurgia che sono all’incirca 30.000 persone.

Bonus 200€ autonomi anche per chi è senza partita Iva: la novità dal Governo

Come riporta il sito lavoro.gov.it, ora la misura pensata per contrastare gli effetti dell’inflazione e della crisi energetica si estende anche a chi non è titolare di partita Iva.

Citando testualmente:

Esteso a lavoratori autonomi e professionisti non titolari di partita IVA l’accesso all’indennità una tantum di 200 euro prevista dal cosiddetto Decreto Aiuti, incrementata di altri 150 euro per i redditi sotto i 20mila euro dal decreto Aiuti-ter.

Tale nuovo provvedimento verrà pubblicato nei tempi in Gazzetta Ufficiale e va a interessare, come già abbiamo avuto occasione di sottolineare, una platea più allargata di beneficiari.

Un allargamento ulteriore anche rispetto alla categoria di lavoratori senza partita Iva ma occasionali, a cui invece è spettata la possibilità di richiedere l’indennizzo entro lo scorso 31 ottobre 2022.

D’altronde, la copertura economica inizialmente stabilita dal primo Decreto Aiuti di 500 milioni (poi diventati 600 milioni con il secondo provvedimento) non effettuava alcuna distinzione di sorta tra titolari di partita Iva e non titolari.

Ora si estende di ulteriori 28 milioni tale disponibilità di risorse, per consentire appunto l’erogazione del bonus 200€ ai nuovi beneficiari.

La firma dei ministri Calderone e Giorgetti per la registrazione alla Corte dei Conti sancisce dunque l’universalità della misura, intesa quale sostegno al reddito contro gli effetti economici negativi attualmente dilaganti, a seguito della crisi energetica.

L’aiuto spetta dunque a tutti e l’apertura o meno di una posizione fiscale tramite numero di partita Iva non deve rappresentare, di per sé, una discriminante per l’ottenimento del bonus.

Bonus 200€ senza partita Iva: in attesa delle istruzioni per l’accesso

Come abbiamo già sottolineato, sono state previste diverse finestre temporali per permettere agli aventi diritto di inviare la propria richiesta per ricevere il bonus 200€ previsto dal Governo.

Prima gli occasionali, poi tutti i titolari di partita Iva, per i quali il termine di scadenza per la presentazione della domanda scadeva il 30 novembre.

Ovviamente, c’erano requisiti e condizioni da rispettare per accedere all’agevolazione. Infatti, il libero professionista o lavoratore autonomo con partita Iva deve risultare iscritto all’Inps o ad altra cassa di previdenza sociale, aver versato almeno un pagamento contributivo entro il 18 maggio 2022 e avere un reddito 2021 non superiore a 35.000€.

Ora resta da vedere quali sono le specifiche fissate anche per la nuova platea di beneficiari, vale a dire coloro che pur lavorando in autonomia non hanno aperto una posizione fiscale con partita Iva.

Per quanto riguarda invece l’integrazione di 150€ spetta a chi ha diritto al bonus 200€ ma con reddito fino a un massimo di 20.000 euro annui.

Anche in questo caso però resta da vedere quali saranno i requisiti validi per i nuovi aventi diritto, nonché le istruzioni per poter accedere alla domanda da inviare e la nuova finestra temporale, con relativa data di scadenza da rispettare.

Sotto questo aspetto infatti il nuovo decreto ancora non si è pronunciato.

Bonus 200€ specializzandi e senza partita Iva

Buone notizie dunque per i quasi 30.000 specializzandi delle facoltà di medicina e chirurgia che ora hanno la possibilità di richiedere il bonus 200€ e quello da 150€ altrimenti ribattezzati anche bonus energia.

Infatti è proprio l’ENPAM, l’organismo di previdenza del personale medico, che ha sollecitato per l’erogazione del contributo anche agli specializzandi, che ora possono procedere con le domande attraverso l’ente stesso, a meno che non siano iscritti anche all’Inps, perché in tal caso si fa riferimento all’ente pubblico.

L’ultima finestra temporale che permetteva l’accesso all’agevolazione si è conclusa il 30 novembre. Si sa dunque che ora risulta prorogata, per quanto ancora le nuove date non siano ancora note.

Quindi, tutti gli specializzandi che presentano domanda direttamente all’Enpam, possono già predisporre la documentazione e inviarla.

Sarà la Fondazione a provvedere a raccogliere tutte le richieste con riserva, per poi inviarle al ministero, non appena i termini per la presentazione si apriranno.

Ricordiamo che i bonus energia sono esentasse e non vanno perciò inseriti in dichiarazione dei redditi.

Per il bonus 150€ per le bollette c’è tempo fino al 31 gennaio. Meglio affrettarsi!

Natalia Piemontese
Natalia Piemontese
Consulente lavoro online e professioni digitali, classe 1977. Sono Natalia, Piemontese di cognome, pugliese di nascita e calabrese d'adozione. Laureata in Scienze Politiche presso l'Università degli Studi di Bari, ho conseguito un Master in Selezione e Gestione delle risorse umane. Mamma bis, scrivo sul web dal 2008. Sono specializzata in tematiche del lavoro, business nel digitale e finanza personale. Responsabile del blog #mammachebrand, ho scritto un e-book "Mamme Online, come gestire casa, lavoro e figli".
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