Al via il riesame degli emendamenti al Decreto Lavoro: sul tavolo del Governo c’è l’ipotesi di estensione dei fringe benefits a 1.000 euro per tutti, la detassazione del bonus figli da 660 euro e la possibile proroga dello smart working per i lavoratori fragili della Pubblica Amministrazione.
Ecco quali sono le novità e cosa potrebbe cambiare nelle prossime settimane.
Busta paga, ipotesi bonus figli e fringe benefits per tutti
Il Governo è al lavoro sugli emendamenti presentati all’ultimo Decreto Lavoro: sul tavolo ci sono parecchie ipotesi di modifica del provvedimento, ma mancano le coperture per l’attuazione delle proposte.
Tra le ipotesi sul tavolo dell’esecutivo ci sono tre novità fondamentali:
- •
l’introduzione di un bonus figli detassato da 660 euro, per un massimo di 3 figli;
- •
l’estensione dei fringe benefits a tutti i lavoratori fino a 1.000 euro;
- •
la possibile proroga dello smart working per i lavoratori fragili.
Se dovessero essere approvate tutte queste misure, però, si andrebbero a spendere 250 milioni di euro, a fronte dei 142 milioni previsti dal decreto per l’innalzamento dei fringe benefits a 3.000 euro per i genitori con figli a carico. Scatta quindi il nodo delle coperture.
Il programma del Governo è quello di chiudere la partita degli emendamenti entro il 13 o 14 giugno prossimi, come ha confermato anche il presidente della commissione Francesco Zaffini, esprimendo la volontà di “contribuire a migliorare un po’ il provvedimento, che è importante e che noi vogliamo lavorare”.
Fringe benefits fino a 1.000 euro per tutti
L’idea del Governo è quella di modificare la norma sui fringe benefits contenuta nel Decreto Lavoro che attualmente prevede l’innalzamento della soglia da 258 euro fino a 3.000 euro per i genitori dipendenti con figli a carico. In questo modo si andrebbe a innalzare il beneficio, ma a ridurre la platea di beneficiari.
Stando alle ipotesi dei partiti, quindi, parrebbe possibile ampliare la platea di beneficiari dei finge benefits portando la soglia a 1.000 euro – anziché 3.000 – da elargire a tutti i lavoratori dipendenti a prescindere dalla presenza dei figli.
A questo si andrebbe poi ad aggiungere anche un bonus figli aggiuntivo e detassato pari a 660 euro per un massimo di tre figli.
Bonus figli detassato: che cosa significa
Il bonus figli al quale sta pensando il Governo andrebbe a beneficio delle famiglie e prevedrebbe l’erogazione di 660 euro per ciascun figlio in aggiunta ai fringe benefits, ma fino a un massimo di tre bambini. Che cosa significa?
In questo modo il tetto dei benefici salirebbe a 1.660 euro (1.000 di fringe benefits + 660 di bonus figli), che per le famiglie con 3 figli arriverebbe a 2.980 euro, sfiorando quindi la soglia di 3.000 euro originaria.
Smart working verso la proroga? Ecco cosa sappiamo
Un’altra decisione importante e attesa da parte del Governo riguarda la possibile proroga dello smart working ma solo per i lavoratori fragili e non per i genitori con figli a carico di età inferiore a 14 anni.
Nelle parole del Ministro per la Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo:
Ho sempre sostenuto che il lavoro agile rappresenti un importante strumento e non vedo perché non possa essere in grado di funzionare anche nella Pa.
Tuttavia, ha poi aggiunto Zangrillo, “non siamo più in pandemia, per cui non credo ci sia più l’urgenza di intervenire sui genitori con figli under 14“.
- •