Lavoro: ecco le nuove competenze più richieste! Scoprile!

Il mondo del lavoro è cambiato! Così anche le competenze richieste dalle aziende! Ma quali sono le nuove competenze sul mercato del lavoro? Scoprile qui.

Il mondo del lavoro è cambiato? Beh, inutile anche chiederlo, ovviamente la risposta è affermativa. 

Come sappiamo, la pandemia da Covid-19 ha cambiato radicalmente la concezione stessa di lavoro. Siamo passati dal classico lavoro in ufficio allo smart-working, inizialmente forzato, ed abbiamo appreso un nuovo modo di svolgere le nostre mansioni quotidiane. 

Insomma, il settore del digitale è entrato in modo massiccio nelle nostre vite, tanto che molti hanno addirittura affermato di non voler più tornare indietro e continuare a lavorare da remoto

Tuttavia, come ha affermato anche la collega Sharon Zaffino nel suo articolo, questa tendenza non si può dire universale. 

Infatti, sono gli stessi studenti che hanno parlato di un maggior apprezzamento per i PCTO se in presenza, direttamente in un contesto lavorativo. 

Insomma, niente lavoro da remoto, ma in presenza, in modo da potersi immergere maggiormente nel mondo del lavoro. 

Tuttavia, non possiamo certo pensare che il Covid-19 non abbia apportato nessun cambiamento al mondo del lavoro. Infatti, questo passaggio al digitale ha portato ad un notevole cambiamento ed il Ministero del Lavoro lo sa bene. 

Ma quali sono le nuove competenze che vengono richieste per poter entrare nel mercato del lavoro? Quali sono le nuove professioni che vanno per la maggiore? andiamo a scoprirle insieme. 

Nuove competenze nel mondo del lavoro: la situazione attuale!

Già nel corso dell’anno passato, Gartner, società di consulenza strategica nel campo della tecnologia e dell’informazione, aveva riscontrato che il 58% della forza lavoro avrebbe avuto la necessità di sviluppare nuove competenze. 

Insomma, l’innovazione corre veloce e i lavoratori (sia in Italia che nel mondo) non devono farsi cogliere impreparati. 

Tutto questo assume una rilevanza maggiore quando si parla del settore dell’informatica e delle nuove tecnologie, che fanno passi da gigante ogni giorno e non sempre è semplice stare al passo. 

Dunque, è necessaria una formazione costante per poter sviluppare sempre meglio le competenze in questo settore. 

Ma cos’è accaduto a causa del Covid-19 che ha portato a dei cambiamenti così radicali? Beh, sicuramente dobbiamo considerare prima di tutto i mesi passati in lockdown che hanno inevitabilmente esasperato alcuni processi che erano già in atto nelle aziende, primo fra tutti la digitalizzazione. 

In questo modo ci siamo trovati davanti ad un’organizzazione del lavoro sempre più fluida.

Eppure, tutto questo è avvenuto in modo talmente repentino che non vi è stato il tempo necessario per attrezzarsi. 

Ovviamente, ora come sappiamo siamo ormai usciti dallo Stato di Emergenza e, di conseguenza, molti lavoratori sono tornati in presenza senza le restrizioni previste nel corso della pandemia. 

Tuttavia, questo non vuol dire che la situazione è tornata esattamente come prima. 

Insomma, dobbiamo tenere a mente che la pandemia ha portato a dei cambiamenti di notevole entità che, inevitabilmente, continuano (e continueranno) ad avere ripercussioni sul mercato del lavoro. 

Non tutti hanno le competenze adeguate sul mondo del lavoro: le ultime!

Eppure, uno degli ostacoli di maggiore rilevanza quando ci soffermiamo sul caso italiano è il cosiddetto skill mismatch. 

Prima di comprendere nel dettaglio a cosa facciamo riferimento, dobbiamo sottolineare che non stiamo prendendo in considerazione lo skill gap, ossia l’assenza di lavoratori idonei per svolgere una determinata mansione. 

Infatti, lo skill mismatch fa riferimento alla differenza tra le competenze necessarie per portare a termine una determinata mansione e le competenze possedute dal lavoratore che ha tale incarico. 

Insomma, secondo uno studio riportato da Boston Consulting Group, abbiamo scoperto che la pandemia ha aggravato ulteriormente questa problematica.

In che modo? Beh, devi sapere che, a causa dello skill mismatch, le perdite legate alla produttività sono peggiorate passando dal 6% all’11%. 

Quali sono le nuove competenze che le aziende cercano? Ecco come stare al passo!

Ebbene, devi sapere che non basterà incrementare le proprie competenze e “volgerle al servizio del digitale”. Infatti, sarà necessario sviluppare delle nuove competenze da portare in azienda al fine di colmare il famoso digital skill gap.

Devi anche sapere che l’Italia non brilla particolarmente quando si parla di competenze digitali. Ad affermarlo è il DESI Index, ossia un indice che si basa su 5 parametri per decretare la digitalizzazione di un Paese. 

Infatti, l’Italia si posiziona al 20esimo posto sui 27 Stati dell’Unione Europea. Un numero in crescita se consideriamo che nel 2020 l’Italia si posizionava al 25esimo posto. 

Ma quali sono le richieste di competenze che arrivano dal mercato del lavoro? Quali sono le decisioni delle aziende per poter migliorare ancora di più nel digitale?

Sicuramente dobbiamo considerare che, stando ai dati, è aumentata in maniera esponenziale la richiesta di professionisti qualificati nell’ambito informatico.

Attenzione: non facciamo riferimento al solo settore tecnologico, ma a tutti gli ambiti aziendali. 

Secondo quanto si evince dallo studio condotto dal World Economic Forum, entro il 2025 circa 85milioni di posti di lavoro saranno sostituiti dalle macchine. Di conseguenza, è necessario comprendere al meglio quali saranno le figure ricercate. 

Infatti, al tempo stesso, potrebbero nascere circa 97milioni di nuovi lavori. Ovviamente serviranno delle competenze adeguate. 

Ma quali sono? Andiamo a scoprirle nel dettaglio.

Nuove competenze nel mercato del lavoro: ecco le 10 più importanti!

Vuoi conoscere le 10 competenze che verranno maggiormente richieste nel mondo del lavoro? Beh, allora andiamo a vederle subito. 

Al primo posto abbiamo il Data Analyst (o Data Scientist), ossia colui che raccoglie, analizza ed interpreta i dati. Infatti, solo comprendendo i dati sarà possibile attuare delle azioni ottimali di business. 

La seconda tra le competenze ricercate dalle aziende è quella legata all’Intelligenza Artificiale, in modo da poter realizzare prodotti e servizi maggiormente efficaci ed efficienti per i clienti. 

Non dimentichiamo poi gli esperti di Big Data o coloro che lavorano nel settore del Marketing Digitale, dove la SEO e la SEM avranno un’importanza sempre maggiore. 

Ne mancano 5 giusto? Beh, scopriamo anche queste ultime competenze che danno vita ai lavori che potranno andare per la maggiore nel prossimo futuro. 

Abbiamo il Process Automation Specialist, ossia colui che deve attentamente valutare l’impiego di nuove tecnologie da integrare nei processi aziendali. 

Avremo una grande richiesta di Business development professional e Digital transformation specialist che, come suggeriscono i nomi stessi, guideranno la transizione digitale dell’impresa. 

Infine, non ci resta che citare gli ultimi tre lavori che andranno per la maggiore:

  • Esperto di sicurezza informatica;
  • Sviluppatori;
  • Specialisti dell’internet delle cose, anche detto specialista IoT o Internet of things specialist.

Fondo nuove competenze: come il Governo si sta muovendo per il mercato del lavoro?

Ebbene, come avremo capito saranno necessarie sempre un numero crescente di competenze per poter restare nel mondo del lavoro. 

Lo sa bene anche il Governo e, nello specifico il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Infatti, è stato istituito fin dal Governo Conte II un fondo, chiamato Fondo Nuove Competenze, con lo scopo di rilanciare le politiche attive del lavoro.

L’obiettivo del Fondo è chiaro ed è quello di innalzare il livello del capitale umano all’interno delle imprese in modo, da un lato, di accelerare il cambiamento a livello nazionale e, dall’altro, di fornire ai lavoratori le competenze necessarie nel mondo del lavoro. 

Francesca Ciani
Francesca Ciani
Copywriter, classe 1998. Appassionata di marketing, digital e pubblicità fin da bambina, dopo un percorso di ragioneria, ho ottenuto una laurea in Comunicazione, Media e Pubblicità presso l’Università IULM di Milano e, successivamente, ho conseguito un master in Marketing Management. Troppo creativa per essere ragioniera, troppo analitica per essere un’artista: sono diventata social media manager e seo copywriter. Parlo tanto, scrivo ancora di più e ho sempre miliardi di idee.
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