Pensione invalidità, nuovi limiti di reddito per poterne usufruire. Ecco gli importi

Pensione di Invalidità, l’INPS ha comunicato nei mesi scorsi i nuovi limiti di reddito per poterne usufruire. Ecco le novità.

Ulteriori novità per la Pensione di invalidità. Dopo gli aumenti voluti dal Governo Meloni e l’introduzione della nuova procedura di domanda online, modificati anche i limiti di reddito per poter accedere alla prestazione.  Ecco le novità.

Nuovi limiti di reddito per accedere alla pensione di invalidità civile erogata dall’INPS.

A specificare i nuovi limiti di reddito la circolare n. 135 del 22 dicembre 2022. L’INPS in tale comunicazione ha reso noto i nuovi importi mensili delle prestazioni a cui hanno diritto gli invalidi civili per tutto il 2023 rivalutati al costo della vita.

Si tratta di un aumento percentuale del 5,1 che ha determinato anche la modifica dei limiti di reddito per accedere alla pensione.

 l’INPS ha reso noti gli importi per il 2023 delle pensioni e delle prestazioni a cui hanno diritto gli invalidi civili, rivalutati su parametri relativi al costo della vita. Vengono inoltre ritoccati anche i relativi limiti di reddito da rispettare, che sono aumentati del 5,1%.

Ad esempio, la pensione di invalidità civile nel 2023 sarà di 313,91 Euro al mese, rispetto ai 292,55 Euro del 2022, con limite di reddito salito a 17.920 Euro.

Si tratta dunque di piccoli aumenti rispetto al 2022.

Ma vediamo nel dettaglio i nuovi limiti reddituali e i nuovi importi.

Pensione invalidità, nuovi limiti di reddito per poterne usufruire. Ecco gli importi

Con la Circolare n. 135 del 22 dicembre 2022 l’INPS ha reso noti i nuovi importi per il 2023 delle pensioni e delle prestazioni a cui hanno diritto gli invalidi civili.

Si tratta di importi rivalutati al costo della vita che ha determinato anche aumenti sui limiti di reddito da rispettare per poter usufruire della prestazione.

Va ricordato che l’assegno mensile di assistenza viene riconosciuto agli invalidi civili con percentuale compresa tra il 74 e il 99%, a seguito di domanda presentata online a cui viene allegata l’intera certificazione attestante il proprio stato di salute.

Anche questa è una novità rispetto al passato. In precedenza l’accertamento veniva fatto tramite  controllo medico fatto dalla commissione incaricata dall’ASL insieme ad un medico incaricato dall’INPS.

Accertata l’invalidità con una percentuale tra il 74 e il 99%, il soggetto richiedente avrà l’assegno mensile di assistenza di 313,29 euro al mese.

Tale cifra è stata aumentata rispetto allo scorso anno, passando da 292 euro a i 313 euro.

Oltre a modificare gli importi mensili modificati anche i limiti di accesso reddituali per poter accedere alla pensione di invalidità.

Per gli invalidi totali, ciechi, sordi il limite reddituale annuo personale passa da 17.050,42 euro a 17.920 euro.

Per gli invalidi parziali e minori, invece, il limite sale da 5.025,02 euro a 5.391,88 euro.

Non previsti limiti di reddito per alcune prestazioni come l’indennità di comunicazione o accompagnamento.

Pensione di invalidità civile, questi gli importi mensili

Oltre ad essere modificati i limiti reddituali di accesso per  la pensione di invalidità, sono modificati anche gli importi mensili.

Per invalidi, ciechi parziali e sordi l’importo sale a 313,91 € rispetto a 292,55 € del 2022.

Per ciechi assoluti (non ricoverati), l’importo passa a 339,48 € (nel 2022 era 316,38 €).

L’indennità di accompagnamento subisce anche un leggero aumento passando a 527,16 € per gli invalidi totali rispetto ai 524,16 € del 2022 e a 959,21 € per i ciechi assoluti (nel 2022 era 946,80 €).

Pensione di invalidità, novità anche per la procedura di richiesta

Novità introdotte anche per la presentazione della domanda di invalidità. A renderlo noto l’INPS che fa sapere che tutta la documentazione sanitaria per accertare la situazione invalidante del soggetto potrà essere inviata online tramite trasmissione digitale.

Basterà allegare alla domanda di invalidità tutta la certificazione necessaria direttamente sul portale.  Tale procedura potrà essere posta in essere anche dal medico certificatore o dal proprio patronato.

 Così facendo la commissione sanitaria potrà accertare l’invalidità civile sulla base della documentazione inoltrata dal soggetto richiedente, evitando di chiamarlo a visita.

Solo quando i documenti presentati non permettono alla commissione un’attenta valutazione del quadro clinico, la stessa potrà convocare la persona a visita diretta.

Achiropita Cicala
Achiropita Cicala
Collaboratore giornalistico, classe 1985.Ho una laurea magistrale in Economia Applicata, conseguita presso l'Università degli Studi della Calabria. A percorso universitario ultimato, ho approfondito sul campo le competenze acquisite in Finanza e Statistica presso alcuni studi commerciali. Attualmente, collaboro con diverse testate giornalistiche online per le quali scrivo, con flessibilità, di argomenti che spaziano dall'economia alla politica, dal mondo della scuola a quello dell'amministrazione pubblica. Passioni? La scrittura in primis, la grafica in secundis!
Seguici
161,688FansLike
5,188FollowersFollow
785FollowersFollow
10,800FollowersFollow

Mailing list

Registrati alla nostra newsletter

Leggi anche
News Correlate