Lavori a rischio per il grande caldo: nel vademecum indicati i settori coinvolti

Sul sito del Ministero del Lavoro è stato pubblicato il vademecum sui rischi lavorativi per l'esposizione alle alte temperature.

Queste lunghe, calde e afose giornate di luglio stanno mettendo a dura prova un po’ tutti, ma soprattutto i lavoratori. I rischi legati alle alte temperature richiedono azioni mirate da parte dai datori di lavoro, al fine di tutelare la salute dei lavoratori e la sicurezza sui luoghi di lavoro.

L’Ispettorato nazionale del lavoro, con la nota 5056, lo scorso 13 luglio 2013, ha fornito tutte le indicazioni necessarie sia ai lavoratori dipendenti che ai datori di lavoro per prevenire i rischi dovuti al caldo eccessivo.

Elementi cardine sono l’informazione e la prevenzione, indispensabili per limitare le conseguenze del caldo sui lavoratori.

Andiamo subito a spiegare nel testo quali sono tutti gli interventi previsti, le informazioni e tutti i punti su precauzione e sicurezza, indicati; soffermiamoci, con particolare attenzione, su quali sono i settori a rischio e le istruzioni su quando chiedere la Cassa integrazione, a causa del grande caldo.

Lavoratori a rischio per il caldo: quali sono le azioni preventive

A causa del gran caldo che sta colpendo l’Italia, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha reso pubblico un vademecum con tutte le raccomandazioni per consentire ai datori di lavoro e ai lavoratori di fronteggiare l’ondata di caldo e prevenire tutti i possibili rischi nei luoghi di lavoro.

L’aumento delle temperature, l’afa e il caldo torrido rendono necessarie ulteriori azioni per garantire la sicurezza dei lavoratori. L’Ispettorato del Lavoro, il 13 luglio 2023, ha fornito tutte le indicazioni sia ai datori di lavoro che ai lavoratori, a tutela dei rischi legati ai possibili ed eventuali danni causati dal calore.

Sono molto importanti sia in fase di vigilanza ispettiva che per le attività di informazione, oltre che di prevenzione.

Il documento rimanda anche:

  • Alla documentazione consultabile sul Portale Agenti Fisici;

  • Alla sezione del portale dell’Inail dedicata allo stress termico.

Le valutazioni di rischio devono tenere conto dei seguenti fattori:

  • Gli orari di lavoro che comprendono le ore più calde, tra le 14:00 e le 17:00;

  • Le mansioni di lavoro, in modo particolare quelle che richiedono un intenso sforzo fisico e l’utilizzo di dispositivi di protezione individuale;

  • Il luogo di lavoro;

  • La dimensione dell’azienda;

  • Le caratteristiche del singolo lavoratore come l’età, il genere, la salute e lo status socioeconomico.

Quali sono i settori che richiedono maggiori tutele?

Nel vademecum pubblicato sul sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali sono riportati, a titolo esemplificativo, ma non esecutivo, i settori di attività a maggior rischio, in accordo anche con le indicazioni fornite dall’European Climate and Healt Observatory.

Ecco l’elenco dei settori più a rischio e che richiedono maggiori tutele:

  • Lavoratori all’aperto;

  • Agricoltura e silvicoltura;

  • Industria di costruzioni;

  • Operatori di emergenza;

  • Lavoratori interni,

  • Operatori sanitari.

Cassa integrazione quando le temperature superano i 35°

Il documento rimanda ad una guida dell’Inail che sintetizza i contenuti del progetto Worklimate, dal titolo: “Esposizione a temperature estreme ed impatti sulla salute e sicurezza sul lavoro. Il progetto worklimate e la piattaforma previsionale di allerta”.

Ciò che è importante è che nella guida sono elencate anche le azioni che si devono adottare per ridurre i rischi causati dal caldo. In modo particolare, oltre a tutte le informazioni che si devono considerare per tutelare i lavoratori, l’Ispettorato Nazionale del Lavoro richiama anche la possibilità per le aziende di ricorrere alla cassa integrazione ordinaria.

In quali casi? Quando le temperature registrate dai bollettini meteo sono elevate o quando sono percepite alte in particolare del tipo di attività svolta, si può richiedere la cassa integrazione ordinaria indicando nella causale “eventi meteo-temperature elevate”.

In particolar modo, si può effettuare la richiesta quando le temperature registrate superano i 35°. Nella domanda, il datore di lavoro deve indicare le giornate di sospensione oppure di riduzione dell’attività lavorativa. Inoltre, si dovrà specificare il tipo di attività in atto durante le giornate in questione.

Tuttavia, la cassa integrazione può essere richiesta anche quando le temperature non superano i 35°. La precisazione arriva dall’Inps, con la pubblicazione del messaggio n. 2729, del 20 luglio scorso.

Nel dettaglio si deve considerare la temperatura percepita, sulla quale incidono due fattori:

  • La temperatura;

  • Il tasso di umidità.

Si deve tenere conto della tipologia di attività lavorativa in atto e delle modalità con cui la stessa attività viene svolta. Infine, si deve valutare l’incidenza del calore sulle attività lavorative. Se non sono presenti impianti di ventilazione oppure di raffreddamento, si devono effettuare analoghe valutazioni.

Sempre nel messaggio, l’Inps precisa che nel caso del settore agricolo si devono seguire le regole in materia della CISOA.

Leggi anche: Caldo record, il Governo valuta un decreto d’emergenza su smart working e cig

Sara Bellanza
Sara Bellanza
Aspirante storica contemporaneista, classe 1995.Amante della lettura e della scrittura sin dalla tenera età, ho una laurea triennale in Filosofia e Storia e una laurea magistrale in Scienze Storiche, conseguite entrambe presso l’Università della Calabria. Sono autrice di alcune pubblicazioni scientifiche inerenti alla storia contemporanea e alla filosofia: "L'insostenibile leggerezza della storia" e "L’insufficienza del linguaggio metafisico" per la rivista "Filosofi(e)Semiotiche", e "Il movimento comunista nel cosentino" per la "Rivista Calabrese di Storia del '900".Nonostante la formazione prettamente umanistica, la mia curiosità mi ha spinto a conoscere e a informarmi sugli ambiti più disparati. Leggo, scrivo e fotografo, nella speranza di riuscire a raccontare il mondo così come lo vedo io.
Seguici
161,688FansLike
5,188FollowersFollow
782FollowersFollow
10,800FollowersFollow

Mailing list

Registrati alla nostra newsletter

Leggi anche
News Correlate