Naspi: ecco come cambia nella Legge di Bilancio 2022!

La nuova Legge di Bilancio del 2022, introduce modifiche alla Naspi, sui requisiti di accesso, la platea dei beneficiari e la decurtazione mensile applicata.

La nuova Legge di Bilancio ha introdotto significative modificazioni nell’universo degli ammortizzatori sociali. Sulla Naspi, le novità presenti sono tante, sia sul versante dei requisiti di accesso, sia sulla misura in sé.

La Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego (Naspi), in particolar modo, è l’ammortizzatore sociale che ci interessa analizzare. Infatti, andremo a vedere quali sono i nuovi requisiti che bisogna possedere per accedervi, chi sono le nuove categorie di lavoratori disoccupati che possono beneficiarne, qual è il nuovo calcolo dell’importo spettante e quando viene applicata la decurtazione.

L’Inps non ha tardato a fornire tutte le istruzioni operative, pubblicando la circolare n. 2, il 4 gennaio del 2022, spiegando molto chiaramente, tutto ciò che interessa e che bisogna sapere.

Legge di Bilancio 2022: novità sugli ammortizzatori sociali!

La nuova Legge di Bilancio del 2022 – Legge 234/2021 – ha introdotto novità molto importanti sugli ammortizzatori sociali, riordinando e innovando le disposizioni in merito.

In generale, riformando – non in toto – gli ammortizzatori sociali, si punta al raggiungimento di un modello di welfare inclusivo. Infatti, si spera sia di sostenere i lavoratori disoccupati, che hanno perso involontariamente il posto di lavoro, sia di fornire un adeguato supporto alle politiche industriali. Infatti, come si legge sulla circolare numero 1 della Direzione Generale degli Ammortizzatori sociali, pubblicata il 3 gennaio 2022:

“[…] garantire tutele adeguate non più attraverso misure meramente assistenziali ma atte a favorire maggiori garanzie del lavoro e politiche attive attraverso la ricollocazione e la mobilità professionale verso le reali domande e richieste del mercato del lavoro”.

In ogni caso, per quanto riguarda la Naspi, le novità previste dalla nuova Legge di Bilancio allargano la platea dei beneficiari dell’indennità e introducono modifiche anche ai requisiti di accesso, oltre che al valore della misura e al meccanismo di decurtazione.

Le novità sono entrate in vigore a partire dal 1° gennaio del 2022. In questo articolo, così come abbiamo detto prima, ci concentreremo sulla Naspi, andando ad analizzare quali sono le modificazioni apportate dalla nuova Legge di Bilancio 2022.

Nuova Naspi: ecco come cambia!

La Naspi, ovvero la Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego, è stata oggetto di modifiche da parte del comma 221 dell’art. 1 della Legge di Bilancio 2022. In particolar modo, sono stati modificati tre aspetti dell’indennità di disoccupazione:

  • L’ambito di applicazione;
  • I requisiti di accesso;
  • La misura e la sua durata.

Sul primo punto, possiamo anticipare che sono stati aggiunti ai beneficiari dell’indennità Naspi 2022, anche i lavoratori agricoli. Per il secondo aspetto, i requisiti di accesso sono stati modificati, in modo tale che la misura sia accessibile a molti più beneficiari rispetto a prima. In che modo? Molto semplicemente, i requisiti di accesso sono stati snelliti e semplificati.

Infine, per il terzo e ultimo punto, è stato modificato anche il meccanismo di decurtazione della Naspi, in modalità differenti in base all’età dei beneficiari. Ovviamente, ci concentreremo anche sulla modalità di calcolo.

Naturalmente, dedicheremo attenzione ad ognuno di questi aspetti, iniziando proprio dalla platea dei beneficiari.

Naspi 2022: chi sono i nuovi destinatari?

Come abbiamo appena anticipato, dal 1° gennaio del 2022, potranno presentare la domanda di accesso all’indennità di disoccupazione Naspi, anche gli operai agricoli, dipendenti a tempo indeterminato delle cooperative agricole e i loro relativi consorzi. 

Ovviamente, come tutti i lavoratori disoccupati che intendono presentare domanda per ricevere i benefici della Naspi, devono aver perso il lavoro involontariamente.

Ma, in generale, chi sono i destinatari dell’indennità di disoccupazione Naspi? I lavoratori dipendenti, i lavoratori con contratto di apprendistato, i soci lavoratori di cooperativa e il personale artistico. 

Pertanto, non possono accedere alla misura i lavoratori con contratto a tempo indeterminato assunti presso le PA. In passato, restavano esclusi anche gli operai agricoli, assunti sia a tempo determinato che a tempo indeterminato.

Come abbiamo appena visto, però, la nuova Legge di Bilancio 2022 ha allargato l’accesso alla Naspi anche agli operai agricoli con contratto a tempo indeterminato, dipendenti dalle cooperative e dai consorzi che, come si legge all’interno della circolare numero 2, pubblicata dall’Inps, il 4 gennaio 2022:

“[…] trasformano, manipolano e commercializzano prodotti agricoli e zootecnici prevalentemente propri o conferiti dai loro soci […]”.

Pertanto, per poter beneficiare del sussidio mensile della Naspi, i lavoratori devono trovarsi in stato di disoccupazione per aver perso involontariamente il lavoro, dal 1° gennaio del 2022.

Quindi, a partire da quest’anno, i lavoratori agricoli sopra indicati che perdono il lavoro involontariamente nel 2022, non rientrano più nell’indennità di disoccupazione agricola.

Tuttavia, come viene sottolineato dalla circolare Inps, gli operai agricoli, possono comunque accedere alla disoccupazione agricola nel periodo di riferimento del 2021, se durante l’anno scorso hanno maturato tutti i requisiti previsti e ne facciano domanda entro il 31 marzo del 2022.

Chi non può accedere alla Naspi 2022?

Per rispondere a questa domanda basterebbe ragionare per esclusione. Tuttavia, per essere precisi è bene, comunque, elencare chi sono i lavoratori disoccupati che non possono richiedere e beneficiare dell’indennità mensile della Naspi.

Innanzitutto, i lavoratori delle PA con contratto di lavoro a tempo indeterminato; non possono beneficiare della Naspi neppure gli operari agricoli assunti a tempo determinato e i lavoratori agricoli, con contratto di lavoro a tempo indeterminato, che non lavorano presso cooperative o consorzi, che si occupano di quanto detto in precedenza.

Infine, non possono accedervi neppure i lavoratori extracomunitari, che hanno il permesso di soggiorno per il lavoro stagionale.

Naspi 2022: nuovi requisiti d’accesso!

Passiamo, adesso, ad analizzare il secondo punto: le novità in relazione ai requisiti richiesti per accedere alla Naspi. Infatti, in merito ai requisiti, all’interno della Legge di Bilancio del 2022, sono stati inserite novità degne di nota.

Quali sono? Il primo lo abbiamo già ripetuto diverse volte in precedenza: essere disoccupato involontariamente.

Il secondo requisito, invece, presuppone che il lavoratore disoccupato, durante i quattro anni precedenti, abbia maturato almeno tredici settimane di contribuzione.

Qual è stata, quindi, la modifica introdotta dalla Legge di Bilancio 2022? In passato, per poter presentare domanda e accedere alla Naspi, era necessario aver effettuato trenta giornate lavorative effettive, durante l’anno precedente.

Invece, adesso, per tutte le disoccupazioni avvenute a partire dal 1° gennaio del 2022, questo requisito è stato eliminato.

Naspi 2022: importo e durata della misura!

Infine, dobbiamo spendere qualche parola anche sull’importo spettante dell’indennità Naspi 2022 e sulla durata massima della misura, analizzando quali sono le novità introdotte dalla nuova Legge di Bilancio del 2022.

Iniziamo proprio ad analizzare come deve avvenire il calcolo che va determinare l’importo spettante della Naspi. 

Se lo stipendio mensile è pari oppure inferiore all’importo di 1227,55 euro, durante il 2021, la Naspi deve essere del 75% di quanto il lavoratore ha percepito mensilmente.

Se, al contrario, lo stipendio mensile supera la somma di 1227,55 euro, l’indennità Naspi spettante è pari al 75% di 1227,55 euro, a cui viene aggiunto il 25% della differenza tra lo stipendio di riferimento e la somma indicata sopra.

In ogni caso, così come si legge sul sito informazionefiscale.it:

“L’importo mensile massimo dell’assegno di disoccupazione è pari a 1.335,40 euro”.

Per quanto tempo viene corrisposta la Naspi? Prima di tutto, ricordiamo che si tratta di una indennità mensile. Inoltre, viene erogata ai beneficiari per un massimo di settimane pari alla metà di quelle retribuite durante gli ultimi quattro anni.

Un ultimo punto che è necessario evidenziare è il meccanismo di décalage, cioè la decurtazione applicata all’assegno mensile della Naspi. A partire dal 1° gennaio del 2022, il meccanismo ha subito alcuni cambiamenti. Vediamo di quali si tratta.

Se prima, il meccanismo di decurtazione del 3% sull’assegno avveniva a partire dal quarto mese, con la nuova Legge di Bilancio del 2022, verrà applicato a partire dal sesto mese di fruizione dell’indennità Naspi, per la disoccupazione avvenuta dal 1° gennaio del 2022 ( dal duecentoundicesimo giorno in poi).

Inoltre, in base all’età anagrafica, per tutti coloro che hanno più di cinquantacinque anni, la decurtazione del 3% sarà applicata dall’ottavo mese in poi, per la disoccupazione avvenuta dal 1° gennaio 2022 (dal cento cinquantunesimo giorno in poi).

Infine, per la disoccupazione avvenuta fino al 31 dicembre del 2021, per tutti, al di là dell’età anagrafica, viene decurtato il 3% dell’assegno mensile, a partire dal quarto mese in poi di fruizione (dal novantunesimo giorno in poi).

Naspi 2022: come si deve presentare la domanda?

È bene ricordare, infine, come si deve presentare la domanda per richiedere e accedere al trattamento di disoccupazione della Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego. Le domande devono essere obbligatoriamente inoltrate telematicamente all’Inps, attraverso i canali messi a disposizione dall’Istituto.

Come si accede ai servizi sul sito dell’Inps? Si ricorda che bisogna essere in possesso di una identità digitale, tra Spid, Cie oppure Cns.

Tuttavia, per chi non fosse pratico nell’utilizzo dei dispositivi telematici oppure sprovvisto, è possibile presentare la domanda per richiedere la Naspi, anche attraverso il servizio di Contact Center. I numeri ai quali si può telefonare sono due: il primo, è gratuito da rete fissa, al numero verde 803 164; il secondo, invece, è a pagamento da rete mobile, al numero 06 164164.

Sara Bellanza
Sara Bellanza
Aspirante storica contemporaneista, classe 1995.Amante della lettura e della scrittura sin dalla tenera età, ho una laurea triennale in Filosofia e Storia e una laurea magistrale in Scienze Storiche, conseguite entrambe presso l’Università della Calabria. Sono autrice di alcune pubblicazioni scientifiche inerenti alla storia contemporanea e alla filosofia: "L'insostenibile leggerezza della storia" e "L’insufficienza del linguaggio metafisico" per la rivista "Filosofi(e)Semiotiche", e "Il movimento comunista nel cosentino" per la "Rivista Calabrese di Storia del '900".Nonostante la formazione prettamente umanistica, la mia curiosità mi ha spinto a conoscere e a informarmi sugli ambiti più disparati. Leggo, scrivo e fotografo, nella speranza di riuscire a raccontare il mondo così come lo vedo io.
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