Non hai ricevuto l’indennità una tantum 200 euro dall’INPS? Ecco perché e cosa devi fare

Non hai ricevuto l’indennità una tantum 200 euro dall’INPS ed eri tra le categorie che doveva percepirla entro settembre? Ecco perché e cosa devi fare.

L’Indennità una tantum 200 euro prevista dal decreto-legge aiuti è stata erogata a tutti i cittadini nei mesi di luglio, agosto e settembre. Dal 1° ottobre partirà la seconda fase dell’INPS, che sarà dedicata a tutti coloro che non hanno ancora percepito il bonus. Ma cosa fare se si appartiene alla prima categoria di beneficiari e non è arrivato l’accredito? Andiamo subito a scoprirlo insieme.

Non hai ricevuto l’indennità una tantum 200 euro dall’INPS? Ecco perché e cosa devi fare

Come dicevamo poc’anzi, l’indennità una tantum 200 euro è stata inserita nel primo dei tre decreti-legge Aiuti, il n. 50 ed era rivolta alle seguenti categorie di cittadini:

  • pensionati alla data del 30 giugno 2022;
  • lavoratori dipendenti del settore privato;
  • lavoratori dipendenti della Pubblica Amministrazione;
  • lavoratori autonomi e liberi professionisti con Partita Iva;
  • lavoratori domestici;
  • ex percettori di indennità covid-19 nel biennio 2020-2021;
  • percettori di indennità di disoccupazione;
  • percettori di Reddito di Cittadinanza e Pensione di Cittadinanza.

Nello specifico, l’indennità ha iniziato ad essere corrisposta il 1° luglio ai pensionati, mediante accredito INPS, poi a metà luglio sulle buste paga di lavoratori dipendenti del settore pubblico, attraverso un incrocio dati tra MEF e INPS, e del settore privato, previa autodichiarazione al datore di lavoro. 

A fine luglio, invece, l’accredito è iniziato ad arrivare ai lavoratori domestici che hanno inoltrato la domanda tra la fine di giugno di luglio e sono iniziati ad arrivare i primi accrediti per i percettori di Rdc e Pdc

INPS ha poi continuato ad effettuare i pagamenti a queste tre categorie (i lavoratori dipendenti ricevono l’indennità una tantum 200 euro in busta paga dal datore di lavoro) nei mesi di agosto e settembre

Premettiamo che i lavoratori domestici hanno tempo fino a domani per presentare la domanda per ottenere l’indennità una tantum 200 euro contro il caro energia, dunque, potranno continuare a percepire il sostegno INPS anche nel mese di ottobre, ma cosa accade se si rientra nelle categorie di pensionati, lavoratori dipendenti e percettori di Rdc e Pdc e il bonus non è stato corrisposto? Andiamo a scoprirlo.

Pensionati, Lavoratori Dipendenti e Percettori Rdc senza bonus 200 euro INPS, perché

Se rientrate nelle categorie di percettori di reddito e pensione di cittadinanza, oppure di pensionati o lavoratori dipendenti e non avete ricevuto il bonus 200 euro dall’INPS è possibile che nel vostro nucleo familiare ISEE sia presente un altro percettore dell’indennità ad altro titolo. 

L’indennità una tantum 200 euro, come stesso ci suggerisce il nome, può essere percepita una sola volta per nucleo ISEE, pertanto, chiunque appartenga a una delle tre categorie sopracitate e abbia all’interno della famiglia un altro membro che appartiene alle medesime categorie e che ha già ricevuto il bonus, non riceverà il sostegno. 

Facciamo un esempio: se un percettore di Rdc ha all’interno del nucleo familiare un pensionato che ha ricevuto a luglio l’indennità una tantum 200 euro dall’INPS, non riceverà il bonus

Andiamo a vedere, ora, cosa deve fare chi, pur avendo diritto al sostegno, non ha percepito l’indennità una tantum 200 euro. 

Niente indennità una tantum 200 euro, ecco cosa devi fare

Se non hai ricevuto l’indennità una tantum 200 euro, ma ne hai diritto perché:

  • non hai altri membri del nucleo ISEE che l’hanno già ricevuta;
  • hai redditi entro i 35 mila euro nel 2021;
  • hai usufruito dello sgravio contributivo dello 0.8% nel primo semestre 2022 (se lavoratore)

allora ti consigliamo di contattare subito INPS. Come? Semplice:

  • potrai inviare una mail semplice, oppure una PEC;
  • potrai chiamare il numero 803 164 da fisso gratuitamente, oppure lo 06 164 164 a pagamento da cellulare, dalle 8 alle 20 dal lunedì al venerdì e dalle 8 alle 14 il sabato;
  • potrai contattare INPS per la Famiglia sui social;
  • potrai recarti, previo appuntamento, presso una delle sedi territoriali. 

INPS, in questo modo, vi fornirà tutte le spiegazioni necessarie e, in caso di errore, provvederà a corrispondervi la vostra indennità una tantum 200 euro.

Leggi anche: Indennità INPS per Partita Iva fino a 815,20€ per 6 mesi. Come fare domanda scade il 31/10

Chi riceve il bonus 200 euro a ottobre

Riceveranno il bonus 200 euro dall’INPS nel mese di ottobre le seguenti categorie di percettori (DL Aiuti uno e Aiuti -bis):

  • disoccupati con Naspi, Dis-coll o disoccupazione agricola
  • ex indennità Covid-19
  • lavoratori autonomi e liberi professionisti (anche se c’è l’ipotesi che arrivi a novembre, con il bonus 150 euro del decreto aiuti -Ter)
  • pensionati al 1° luglio 2022 (esclusi dal DL n.50). 

I dottorandi e gli assegnisti di ricerca (categorie appartenenti alla platea del bonus 200 euro -bis) riceveranno l’indennità una tantum 200 euro nella busta paga di ottobre, mentre i collaboratori sportivi percepiranno il sostegno grazie all’accredito della società Sport e Salute S.p.A.

Leggi anche: Lavoro, 22 nuove posizioni INPS per amministrativi: presentare le domande entro il 21/10

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