INPS, arriva bonus da 90 euro in più per tutti i pensionati: ecco come averlo

L'INPS garantisce fino a 90 euro in più nel proprio assegno mensile a tutti i pensionati che provvedono a seguire queste mosse.

Per chi ha la pensione INPS si parla di un nuovo bonus direttamente nel cedolino di fine mese.

Questo riguarderà la totalità dei pensionati, che potranno infatti beneficiare di un incremento sul proprio assegno mensile di ben 90 euro.

Ovviamente non si tratta di una misura immediata, in stile Bonus 150 euro. I pensionati dovranno fare richiesta all’INPS, seguendo una precisa procedura. Il tempo limite per fare richiesta è ormai vicino, per questo bisogna essere il più veloci possibile.

INPS, arriva bonus da 90 euro in più per tutti i pensionati

Da sempre l’INPS garantisce una serie di prestazioni integrative e di supporto, soprattutto per chi s’è ritrovato con bollette o spese quotidiane quasi raddoppiate a causa dell’inflazione.

Nel caso del bonus da 90 euro, i pensionati potranno avere accesso ad un’integrazione sul proprio cedolino di quasi un centinaio di euro se fanno richiesta all’INPS in tempo.

Come integrazione è molto conveniente, anche perché dal prossimo anno c’è il rischio concreto di ritrovarsi con un trattamento previdenziale completamente stravolto, a causa delle attuali politiche previdenziali, sempre meno espansive.

Ad esempio, i futuri pensionati potrebbero uscire con Quota 103, così come con Opzione Donna e Ape Sociale, ma non più con Quota 41, perché giudicata troppo onerosa per le casse previdenziali.

Infatti, con l’ultimo DEF tutto è cambiato e Quota 41 non sarà più implementata nel prossimo anno.

Come compensazione, quest’anno i pensionati potranno richiedere questo bonus da 90 euro.

Come avere il bonus 90 euro dall’INPS

Il pensionato richiedente dovrà presentare domanda all’INPS per avere diritto al bonus 90 euro.

Ma attenzione, questo bonus proviene dall’onere annuo previsto per il canone RAI. Si tratta del contributo obbligatorio che tutti i cittadini devono pagare per il mantenimento del servizio radiotelevisivo pubblico, a meno di non rientrare nella categoria degli esclusi.

Infatti, come già disposto dall’Agenzia delle Entrate, è possibile richiedere il rimborso per il canone RAI nel caso di soggetti:

  • con più 75 anni,

  • aventi un reddito annuo proprio e del coniuge non superiore complessivamente a 8.000 euro.

Nel caso di conviventi titolari di un reddito proprio, fanno eccezione collaboratori domestici, colf e badanti.

Tale bonus è in pratica il rimborso del canone previsto in bolletta, dal momento che dal 2015 il canone RAI viene conteggiato assieme ai costi della componente energetica e degli oneri di servizio e di sistema. Come abbiamo visto, sia gli over 75enni sia quelli a reddito basso potranno avere diritto a questo rimborso.

Si potrà ottenere il bonus 90 euro mediante una dichiarazione sostitutiva: successivamente le Autorità controlleranno l’effettiva situazione economica e/o anagrafica del richiedente.

Leggi anche: Pensionati 90 euro in più: c’è ancora poco tempo per fare domanda

Come avere soldi in più dall’INPS: l’incognita degli arretrati

Oltre a questo bonus, i pensionati potrebbero richiedere un ulteriore extra sulla propria pensione, ma questo dipende dalla propria età anagrafica.

Con il comunicato del 3 aprile 2023, l’INPS ha promesso l’erogazione dell’adeguamento previsto da gennaio nel prossimo cedolino della pensione, secondo queste percentuali:

  • 1,5% in più per le pensioni under 75,

  • 6,4% in più per le pensioni over 75.

Inoltre, essendo in ritardo da mesi, verranno disposti anche degli arretrati, sempre secondo la propria età anagrafica:

  • chi ha meno di 75 anni dovrebbe ricevere 50,76 euro di arretrati;

  • chi ha più di 75 anni dovrebbe ricevere 216,48 euro di arretrati.

Usiamo il condizionale perché queste cifre potrebbero non coincidere con quanto verrà erogato nel prossimo mese. O meglio in quello dopo, visto che nel cedolino del mese di giugno non è stato aggiunto nulla di quanto promesso.

Gli arretrati INPS sono una grande incognita, anche perché erano state promesse fin da inizio anno, e tutt’ora c’è molta incertezza sul loro arrivo.

Leggi anche: Pensioni minime, l’incognita degli arretrati di luglio: si teme riduzione degli importi

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